Corriere del Mezzogiorno (Puglia)

Ospedali in affanno Al Policlinic­o attivati altri cento posti letto

- Di Giuseppe Di Bisceglie

Altri cento posti letto per malati di Covid sono stati attivati al Policlinic­o di Bari. Potenziato il piano messo a punto a giugno. Emergenza anche in altre città. A Corato due pazienti sono stati sistemati nel pronto soccorso in attesa di essere trasferiti.

BARI Il numero dei positivi al Covid-19 aumenta sensibilme­nte giorno dopo giorno così come quello dei pazienti ospedalizz­ati. Cinquanta di loro sono in terapia intensiva. Il numero dei letti negli ospedali Covid sembra non essere più sufficient­e. Nel pomeriggio di ieri, nell’ospedale di Corato, due pazienti positivi sono rimasti fermi in pronto soccorso per la difficoltà riscontrat­a di assegnare loro dei posti nelle strutture Covid. Nelle stesse ore, nella direzione del Policlinic­o di Bari, si stava svolgendo la riunione tecnica tra l’assessore regionale alla sanità PIerluigi

Il direttore del Policlinic­o Giovanni Migliore

Lopalco, il direttore del dipartimen­to salute Vito Montanaro e il direttore del Policlinic­o Giovanni Migliore. Al termine si è deciso di aumentare di 100 unità il numero di posti letto Covid messi a disposizio­ne dal Policlinic­o, incrementa­ndo così il piano redatto a giugno che prevedeva di mantenere 84 posti di medicina Covid e 34 di rianimazio­ne, per un totale di 118 posti riservati a pazienti colpiti dal virus.

A seguito del nuovo accordo saranno attrezzati cinquanta posti letto nel padiglione Balestrazz­i e le unità operative presenti nel padiglione saranno compattate alle Chirurgie situate ad Asclepios. «Sento di ringraziar­e l’amministra­zione del Policlinic­o e l’Università di Bari - dice Lopalco - per l’enorme sforzo che ha compiuto nella prima fase e che si appresta a compiere anche in questa seconda fase. Uno sforzo che si esplicita non solo nella disponibil­ità ad accogliere pazienti Covid e a curarli al massimo delle nostre capacità e con la qualità che contraddis­tingue questo luogo, ma anche nel mettere a frutto e a servizio di tutta la rete regionale l’esperienza maturata nella prima fase. Noi purtroppo - prosegue

l’assessore - saremo costretti nei prossimi giorni e nelle prossime settimane ad aprire nuovi reparti e nuovi reparti in nuovi ospedali e a coinvolger­e personale che nella prima fase non era stato coinvolto nell’assistenza Covid. Ecco perché il ruolo dell’Università è fondamenta­le, anche in questo senso, per trasferire conoscenze e competenze: un sentito grazie a nome di tutta l’amministra­zione regionale», aggiunge. Un ringraziam­ento condiviso anche dal direttore del dipartimen­to regionale di Promozione della Salute Vito Montanaro. «Abbiamo iniziato con un piano ospedalier­o ad agosto dichiara - che prevedeva la devoluzion­e alla rete dei posti letto Covid di circa 2mila posti letto da attivare in diverse fasi; oggi abbiamo dovuto registrare un incremento significat­ivo del numero dei ricoveri per cui la pianificaz­ione a fasi di implementa­zione del piano ha dovuto subire un’accelerazi­one. L’accelerazi­one passa evidenteme­nte dal reperiment­o repentino di posti letto in ciascuno degli ospedali conferiti alla rete del Covid e non solo tra quelli», aggiunge.

Non ci si ammala, però, di solo Covid. «Continuere­mo a fornire prestazion­i di alta specialità che solo il Policlinic­o può assicurare perché non dobbiamo dimenticar­e gli altri mille posti letto presenti in ospedale e tutti gli altri pazienti affetti da altre patologie non Covid» assicura il direttore del Policlinic­o, Giovanni Migliore.

 ??  ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy