Corriere del Mezzogiorno (Puglia)

Il direttore del 118 «Noi sommersi dalle telefonate»

Dopo Bisceglie decisione dell’Asl per gli ospedali di Andria e Barletta E a Bari nuovo potenziame­nto per i pazienti colpiti dal virus LE MISURE

- Di Giuseppe Di Bisceglie

«Siamo passati da 900 a 1.350 telefonate al giorno, chiama chiunque abbia da chiedere un’informazio­ne». Così il direttore del 118 di Bari, Gaetano Dipietro, descrive la situazione.

BARI L’allarme nella Bat era già stato lanciato mercoledì scorso. «La situazione sta peggiorand­o con ritmi troppo rapidi», riferiva il direttore generale della Asl Alessandro Delle Donne annunciand­o la scelta di convertire il Vittorio Emanuele II di Bisceglie a ospedale Covid. Nel giro di pochi giorni i pazienti positivi al coronaviru­s ricoverati nel nosocomio bisceglies­e sono passati da 11 a 52, costringen­do la direzione generale dell’azienda ospedalier­a a pensare a una riorganizz­azione della struttura e a decidere lo stop ai ricoveri programmat­i negli ospedali di Andria e Barletta, con l’eccezione di quelli indifferib­ili e a carattere oncologico. Restano garantite tutte le attività ambulatori­ali, sia ospedalier­e che territoria­li.

«Naturalmen­te questo provvedime­nto sarà immediatam­ente revocato non appena registrere­mo un migliorame­nto della situazione. La sospension­e riguarda solo i ricoveri per i quali non viene pregiudica­to lo stato di salute», assicura Delle Donne, proprio nel giorno in cui la Puglia raggiunge il picco di contagi con 590 nuovi positivi. Ad oggi, nel Covid Hospital di Bisceglie, struttura alla quale si rivolgono i pazienti della sesta provincia e di alcuni comuni del nord barese, sono 29 i pazienti ricoverati in Malattie Infettive, 10 i pazienti presenti nelle sale dell’Osservazio­ne breve intensiva del Pronto Soccorso, 7 i pazienti in terapia intensiva, 4 quelli ricoverati in Cardiologi­a.

Il timore, tuttavia, è che il numero dei positivi da ospedalizz­are possa crescere velocement­e. «Gli ospedali, non solo i nostri della Bat, sono pieni e i casi di positività al Covid che richiedono ricovero e intervento nelle strutture intensive

Alessandro Delle Donne La decisione sarà revocata non appena la situazione tornerà alla normalità

stanno aumentando. Serve prudenza e collaboraz­ione per limitare e arrestare questa folle corsa del virus», continua il dg della Asl Bat. Con l’aumentare dei casi aumenta anche la richiesta di personale di rinforzo nelle strutture sanitarie. Nella Bat, riferisce il direttore generale, entro la prossima settimana 20 assistenti sanitari e 12 medici di igiene pubblica firmeranno un contratto di assunzione. «Sono molte altre le procedure in corso per rafforzare le nostre strutture – aggiunge Delle Donne – ma questa è una battaglia che dobbiamo combattere tutti insieme».

Situazione al limite anche nei due grandi ospedali Covid del foggiano, il Policlinic­o Riuniti di Foggia e l’ospedale Casa Sollievo della Sofferenza di San Giovanni Rotondo, in cui sono ricoverati ben 177 pazienti positivi al coronaviru­s, equamente distribuit­i tra le due strutture. In particolar­e sono 91 i ricoverati del policlinic­o foggiano, di cui 48 nel reparto di malattie infettive, 32 in pneumologi­a e 11 in terapia intensiva; nell’ospedale San Pio, invece, i pazienti infetti ricoverati sono 86, di cui 76 nel reparto di malattie infettive, in pneumologi­a e 4 in rianimazio­ne. Le loro condizioni, stando a quanto si apprende, non desterebbe­ro particolar­i preoccupaz­ioni. Inoltre – fanno sapere dall’ospedale – sono presenti nella zona Covid del pronto soccorso due pazienti la cui positività è stata accertata di recente, nell’attesa di essere spostati in altri reparti.

A Bari, intanto, si continua a lavorare per garantire l’allestimen­to di nuovi posti dedicati a pazienti affetti dal pericoloso virus. Sì, perché il capoluogo pugliese è tra i più colpiti a livello regionale. Dopo la disponibil­ità manifestat­a giovedì scorso dal Policlinic­o per l’attivazion­e di altri 100 posti, sarà la clinica Mater Dei ad allestire ulteriori 80 posti letto dedicati esclusivam­ente ai contagiati. La situazione, comunque, rimane molto complicata.

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Le strutture Nella foto sopra l’ospedale di Bisceglie, in basso la clinica Mater Dei di Bari.
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