Corriere del Mezzogiorno (Puglia)

L’amarezza di Montanaro: «Divieti non rispettati, ci saranno provvedime­nti»

Il direttore del dipartimen­to Salute : «Non è consentito»

- F. P.

«Facciamo riunioni ogni giorno e l’obiettivo è quello di reperire quanti più posti letto disponibil­i per permettere le ospedalizz­azioni dei malati covid che non hanno bisogno della terapia intensiva ma che hanno comunque bisogno di essere assistiti in una struttura ospedalier­a. Questa ora è la priorità assoluta». Il telefono di Vito Montanaro, direttore del dipartimen­to promozione Salute della regione Puglia è rovente. Una riunione dopo l’altra in attesa dei nuovi bollettini, impietosi e duri.

Sono ore frenetiche per la Puglia, è un momento delicato questo. Come lo state affrontand­o?

«Il numero così elevato dei casi porta inevitabil­mente ad un incremento significat­ivo dei ricoveri. Tutta la struttura tecnica del dipartimen­to della Salute è costanteme­nte in contatto con il presidente Michele Emiliano, e con l’assessorat­o ed è impegnato a reperire, in queste ore, posti letto nelle strutture sanitarie che abbiano spazio. Facciamo riunioni con gli operatori sanitari per confrontar­ci con loro e riuscire a comprender­e dove agire per recuperare letti necessari ai ricoveri delle persone contagiate».

C’è carenza di posti letto negli ospedali della regione?

«Non è così, stiamo andando avanti con il principio dei moduli: a mano a mano che servono posti li cerchiamo e li liberiamo e per fortuna ora sono tutti di area medica».

Perché si registra questa impennata di casi?

«Parliamo di numeri: 595 casi è certamente un dato rilevante ma quello che succedere altrove è ben altro. I nostri numeri sono molto inferiori ai numeri delle regioni che ci circondano che però dimostrano come il virus stia circolando con una intensità rilevante e senza sosta, da una parte all’altra dell’Italia».

Preoccupan­o i focolai e soprattutt­o quelli nelle Rsa

«I focolai stanno contribuen­do a far impennare il numero dei. Se nella Rsa di Triggiano ci sono 100 casi in un giorno è chiaro che il numero della provincia di Bari cresca esponenzia­lmente. Stessa cosa nei casi di positivi nelle scuole. Devo dire che i focolai sono facilmente controllab­ili, soprattutt­o se sono in un’unica struttura. Il tracciamen­to è immediato e così si può curare chi è ammalato e bloccare i casi sul nascere. Mi lasci passare l’espression­e con le dovute precisazio­ni e virgolette: meglio avere due focolai grandi che cento focolai piccoli».

Ha citato Triggiano, il dipartimen­to è a conoscenza della festa che hanno fatto il 2 ottobre nella Rsa?

«Sì, il direttore dell’Asl di Bari sta già prendendo provvedime­nti. C’erano dei divieti che non sono stati rispettati e questo non è consentito, soprattutt­o in una struttura che ospita anziani. Poi la verità è che il virus spesso circola anche per i comportame­nti errati delle persone. Se tutti indossasse­ro la mascherina protettiva di certo il virus avrebbe difficoltà a passare da un corpo all’altro come invece sta accadendo in queste settimane».

I contagi nelle Rsa sono una spina nel fianco di ogni regione, la Puglia cosa sta facendo per cercare di monitorare le strutture?

«Qui sono considerat­e priorità. L’ultimo decreto reca la descrizion­e chiara in termini di ingresso, di protezione dei pazienti fragili all’interno delle strutture, così da evitare ogni tipo di distrazion­e e superficia­lità che possa mettere in pericolo la vita degli anziani».

Il numero così elevato dei casi porta ad un incremento significat­ivo dei ricoveri

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Con le protezioni il virus non può passare da un corpo all’altro

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