Corriere del Mezzogiorno (Puglia)

Dalla mobilità al lavoro agile da casa Le otto proposte dei sindacati pugliesi

Cgil, Cisl e Uil chiedono un incontro urgente al governator­e Emiliano «Ci ascolti, solo l’arma della concertazi­one è vincente in questa fase» LE RICHIESTE

- Vito Fatiguso

BARI L’esplosione dei nuovi casi di Covid-19 preoccupa anche i sindacati che chiedono un incontro urgente al governator­e della Puglia, Michele Emiliano, affinché utilizzi l’arma della concertazi­one. Sul piatto non c’è solamente la disputa sul blocco delle lezioni in presenza in tutte le scuole secondarie di secondo grado (limitatame­nte all’ultimo triennio da lunedì 26 ottobre fino al 13 novembre), ma una serie di criticità riscontrat­e sui luoghi di lavoro. «La ripresa esponenzia­le dei contagi da coronaviru­s nel Paese e anche in Puglia - affermano in una nota i segretari generali della Puglia Giuseppe Gesmundo (Cgil), Franco Busto (Uil) e Antonio Castellucc­i (Cisl) - richiede una diffusa azione di sensibiliz­zazione verso cittadini, imprese e lavoratori al rispetto di tutte le misure di prevenzion­e e sicurezza, ma crediamo sia necessaria la riconvocaz­ione della task force regionale affinché i soggetti istituzion­ali e della rappresent­anza sociale tornino a confrontar­si sulle misure da mettere in campo».

In campo i sindacati mettono una piattaform­a per affrontare otto criticità. Si apre con l’attività scolastica per la quale «non ci convince - scrivono i segretari la decisione adottata dalla Regione di obbligo di didattica a distanza per gli ultimi tre gradi di istruzione superiore che deve invece al più presto affrontare il tema dello scaglionam­ento degli ingressi negli istituti, per meglio regolare gli interventi sul trasporto pubblico locale». Proprio il tema della mobilità è un altro nodo da sciogliere. «Occorre individuar­e - proseguono i leader sindacali - le possibili misure di limitazion­e della capienza di autobus e treni regionali in maniera più pesante dell’attuale 80%, nonché di quelle legate al potenziame­nto delle corse per evitare il sovraffoll­amento, soprattutt­o nelle ore di punta coincident­i con gli orari di ingresso e di uscita dalle scuole».

Stesso discorso per lo smart working potenziato al 75%. Ancora: va implementa­ta «l’attività di verifica e controllo sulle misure anti contagio nei luoghi di lavoro ed il potenziame­nto “interforze” degli interventi ispettivi, rivolti a prevenire l’insorgere di “focolai” che possono essere favoriti da comportame­nti omissivi o di sottovalut­azione rispetto al corretto uso dei Dpi e all’attuazione dei piani aziendali di sicurezza». Non secondaria è la «risposta del piano ospedalier­o su tutto il territorio pugliese e del piano operativo regionale per il recupero delle prestazion­i ambulatori­ali, screening e ricoveri ospedalier­i non erogati a causa dell’emergenza Covid 19 e il conseguent­e abbattimen­to delle liste d’attesa nonché l’attività di controllo sanitario e tecnico da parte delle Asl e della Regione sulle attività delle Rsa ed Rssa, dei laboratori di analisi Privati per l’effettuazi­one dei “tamponi”, al fine di potenziare le azioni per il tracciamen­to dei contagi». Infine l’ultimo passaggio è dedicato «alla campagna per le vaccinazio­ni antinfluen­zali finalizzat­a a garantire le persone ad alto rischio di tutte le fasce d’età».

Eppure, in questi momenti difficili è dialogo con le componenti sociali è vitale. «È la seconda volta che chiediamo un confronto a Emiliano - chiarisce Gesmundo -, ma notiamo che non arrivano risposte. Eppure, il governator­e in campagna elettorale aveva evidenziat­o la necessità di cambiare gli aspetti negativi dei primi cinque anni di amministra­zione di centrosini­stra. Per noi la mancata concertazi­one è uno dei punti da migliorare. Perché i lavoratori ora più che mai sono spaventati e noi siamo un filtro rispetto a risposte mai arrivate».

Sui contrasti maturati nella scuola Emiliano, durante una visita nell’ex deposito carburanti di Monopoli, ha spiegato le motivazion­i alla base della decisione di chiusura: «La mia ordinanza stimola la scuola a fare proposte. È una ordinanza pedagogica, non impone nulla. In questi giorni abbiamo più volte detto alla scuola pugliese di provare ad alleggerir­e il carico in classe o sui trasporti in modo tale da rallentare la diffusione del virus». L’esito? «Se le scuole mi presentera­nno dei piani di alleggerim­ento sia del carico sui mezzi di trasporto sia del carico in classe ha concluso Emiliano - noi man mano possiamo autorizzar­e la ripresa delle lezioni in presenza, in modo da realizzare finalmente quella intesa tra i vettori di trasporto, le scuole e la Regione Puglia che evidenteme­nte fino ad oggi non si è pienamente realizzata. Non vediamo l’ora che la scuola ci faccia delle proposte». «Prendiamo atto, non senza soddisfazi­one, che il presidente Emiliano abbia comunicato che è in attesa di proposte per alleggerir­e il carico in classe o sui trasporti - ribatte Claudio Menga, segretario generale Flc Cgil Puglia - e ci impegniamo a soddisfare, per parte nostra, tale richiesta purché, beninteso, sortisca l’effetto di una rettifica della preannunci­ata sospension­e contenuta nell’ordinanza». Menga ricorda che «sino alla data del 17 ottobre tra gli studenti si sono verificati 256 casi di positività al Covid su una popolazion­e scolastica regionale di 562.276 unità con una percentual­e pari allo 0,045%. È il segno che il contagio è pervenuto dall’esterno, e non si è diffuso nelle classi e le misure del distanziam­ento sociale nelle scuole hanno retto e funzionato più che bene».

❞ Giuseppe Gesmundo È la seconda volta che chiediamo un confronto al presidente della Regione, ma notiamo che le risposte non arrivano

Michele Emiliano Attendo idee in modo da realizzare quella intesa tra i vettori di trasporto, le scuole e la Regione che fino ad oggi non si è realizzata appieno

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● In una nota i segretari generali della Puglia Giuseppe Gesmundo (Cgil), Franco Busto (Uil) e Antonio Castellucc­i (Cisl) chiedono la riconvocaz­ione della task force regionale affinché «i soggetti istituzion­ali e della rappresent­anz a sociale» tornino a confrontar­si sulle misure da mettere in campo per fronteggia­re l’emergenza e individuan­o otto punti critici
Il fatto ● In una nota i segretari generali della Puglia Giuseppe Gesmundo (Cgil), Franco Busto (Uil) e Antonio Castellucc­i (Cisl) chiedono la riconvocaz­ione della task force regionale affinché «i soggetti istituzion­ali e della rappresent­anz a sociale» tornino a confrontar­si sulle misure da mettere in campo per fronteggia­re l’emergenza e individuan­o otto punti critici
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