Corriere del Mezzogiorno (Puglia)
Buone notizie dal «Dab Festival» La danza pugliese gode ottima salute
Apprezzati i lavori di Roberta Ferrara e di Iannone. Oggi e domani all’Abeliano la conclusione
«DaB», il festival di danza contemporanea della Città di Bari a cura del Teatro Pubblico Pugliese, giunge alle ultime battute e conferma la scelta – che ha sempre caratterizzato la manifestazione - di dare la massima visibilità alle compagnie che operano sul territorio. Infatti in questi anni proprio DaB, grazie anche all’ottimo lavoro svolto da Gemma Di Tullio per il Tpp, ha costituito una specie di volano per contribuire a creare maggior interesse verso la danza guardando anche alla formazione del pubblico che, al pari di una proliferazione di compagnie, è diventato sempre più numeroso.
E proprio una compagnia pugliese come Equilibrio Dinamico, diretta da Roberta Ferrara, può essere presa come esempio virtuoso di un lavoro rigoroso e intelligente, tutto rivolto alla qualificazione dei danzatori e alla ricerca di qualità nella messa in scena. La Ferrara ha portato al festival due sue creazioni, Kick Start e Simple Love mentre ha affidato coreografia e regia di Continuum, il pezzo che stasera si vedrà al teatro Abeliano, a Matthias Kass e Clément Bugnon, fondatori della company Idem, formazione che opera in Svizzera da quasi un decennio mescolando diversi stili e sperimentando le diverse possibilità dei corpi.
Kick Start è una creazione pensata per il giovanissimo ensemble della compagnia, un pezzo breve e intenso nato per
Corriere del Mezzogiorno analizzare corpi in caduta che sembrano opporre resistenza, spezzarsi, subire sconfitte e risalite. I giovani danzatori offrono una prestazione di rigore professionale, compatta e priva di sbavature. In una manciata di minuti sanno come calamitare l’attenzione del pubblico creando una tensione che non cede mai.
Simple Love è un singolare
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perduts op. eNtto ai covi lo abmbuis ai mc a o leve iss te onus norcia re lepu scolare incontro tra due esseri consapevoli che l’ amore possa anche essere in qui et udi nE leis dir i. cMoargpioa eD oanl ci em ama, asreanètimentl io becr ha mentr da at top diù ab re cdh’ a emi on relu dci e G. a Se otarp nor eDn od neiz le’ itnt ii, zio con lei che quasi accartocciata su se stessa sembra quasi voler al’ indneuazl lia orn sei rFoaslas so cofnia ime è v Ne ast ti iptaerblaruMciua sii cl agpreig rii oc od net lel’ nuuo t-i ms poe. ci Satlir.uL’ tatmur baite ont ca oznionceu ra non solo nella coreografia ma anche in una messa in scena che è parte necessaria al fluire dei mforomviemeemnutis,icSaimpeprllea Love è un est sie mm op laizoiodni ed sa enz sa ori anlecu dei vari mbaommbeinnot,ipcoinchcéo,rdroansoema are un’unità in perfetta sintonia,
crediamo, con l’ipotesi creativa dell’autrice.
Pioniere assoluto della danza pugliese, Domenico Iannone rivela anche nel contemporaneo ascendenze spiccatamente classiche. Questa volta presenta per «DaB», a cui da sempre collabora, due lavori con la sua compagnia AltraDanza, Jeune homme et la Vie e
La7. Il primo è un omaggio – ad oltre settant’anni dalla sua creazione – al celebre Le jeune homme et la Mort di Roland Petit. Un passo a due maschile in cui si inserisce una risolutiva presenza femminile, una ricerca del doppio che può risolversi con il confronto vivificante con il femminile e che termina con una scena bella – e inquietante – in cui la donna quasi crea un uomo nuovo con due teste. Il secondo lavoro è un’ambiziosa creazione sulla note della Settima sinfonia di Beethoven, giudicata tra le più «danzanti nel panorama musicale di ogni tempo». Iannone – e i suoi ballerini tanto precisi quanto strenuamente impegnati con successo - crea una coreografia prevalentemente corale, sembra immergersi nel flusso sonoro con movimenti che prediligono l’ascensione delle braccia, elabora un fiume continuo, inarrestabile di movimento che realmente si fa tutt’uno con la partitura musicale, un unico magma in cui i corpi riescono a tener testa alla musica.
Questa sera all’Abeliano (dalle ore 21) con Continuum di Equilibrio Dinamico anche
Lasciti di Riccardo Fusiello e Agostino Riola. Domani, a conclusione del festival e sempre alle 21, la Compagnia Menhir di Giulio De Leo presenterà Genesi.