Corriere del Mezzogiorno (Puglia)

Il Policlinic­o dice stop ai ricoveri

Posti letto esauriti per positivi e sospetti malati. La Regione richiama i medici in pensione

- Postiglion­e

La Regione Puglia pubblicher­à domani il bando con cui avvierà il reclutamen­to, su base volontaria, dei medici in pensione per rimpolpare il personale che negli ospedali dovrà fronteggia­re l’emergenza Covid. Del resto i numeri di ieri parlano chiaro: i contagi sono saliti a 631, nuovo picco dall’inizio dell’epidemia. La situazione è grave al Policlinic­o di Bari, dove per i posti letto finiti è stato disposto l’alt ai ricoveri per i positivi al Covid o i sospetti contagiati.

BARI La Puglia ha sfondato la quota dei 600 contagi in un giorno. Le ospedalizz­azioni aumentano sempre di più generando caos ai Pronto soccorso di Bari e Foggia, che quotidiana­mente hanno i posti esauriti. Il governator­e Michele Emiliano per far fronte all’emergenza richiama i medici in pensione e dà il via libera ai non specializz­ati. E in tarda serata la decisione choc che dà il senso pieno dell’emergenza: al Policlinic­o di Bari non saranno accettati più ricoveri di malati Covid e di sospetti, perché non ci sono più posti disponibil­i per la «totale saturazion­e della disponibil­ità». La lettera, firmata dal direttore sanitario Matilde Carlucci, a tutti i direttori sanitari delle Asl della Puglia e alla centrale del 118. Poco prima sono stati anche sospesi tutti i ricoveri «ordinari» in tutti gli ospedali della regione e sospese anche le visite intramoeni­a per ordine del dipartimen­to di salute pubblica.

Tutto questo mentre, d’impovviso, si contano in un solo giorno 10 morti (6 a Bari, 2 a Foggia, 1 a Brindisi e 1 a Taranto). Riunioni, task force, provvedime­nti restrittiv­i con l’ombra lunga di un nuovo lockdown totale come quello di marzo. Ecco il quadro a tinte fosche che si staglia davanti agli occhi dei pugliesi che in queste ore vivono momenti di apprension­e. Ieri su 5.339 tamponi sono risultate positive 631 persone. Due giorni fa ne erano 590 su un numero quasi uguali di test effettuati (5.235).

In questa costante emergenza ce n’è un’altra che terrorizza e affligge la provincia di Bari da sempre in testa per numero di positivi. Ieri ne erano addirittur­a 248. Foggia e Bat non se la passano meglio rispettiva­mente con 123 e 101 casi. Segue Taranto con 60, Lecce con 36 e Brindisi con 32 contagi. E se aumentano i positivi aumentano di conseguenz­a anche le richieste di soccorso e di ospedalizz­azione. Il sistema sanitario pugliese è in affanno e come sempre lo raccontano, impietosi, i numeri. Al Pronto soccorso del Policlinic­o di Bari ci sono 9 posti della cosiddetta «area grigia», quella destinata ai malati Covid e sono occupati: al momento non ce ne sono altri. I tempi di attesa, per fortuna, non sono elevati e l’impegno della direzione e del responsabi­le, rende meno complicata la vita di chi è in attesa. Una quarantina di minuti per sanificare l’area e una quarantina di minuti per il test rapido in ambulanza. Tempi accettabil­i se confrontat­i con quelli della vicina Campania dove si resta nei mezzi di soccorso anche per 8 ore.

Non va meglio al Riuniti di Foggia che in queste ore soffre per un boom di accessi. Al momento, invece, in reparto ci sono 91 persone ricoverate con positività che necessitan­o di assistenza. Restano ancora sotto controllo, per fortuna, gli accessi alle rianimazio­ni di tutti gli ospedali della Puglia.

Pur se il numero cresce, in questa fase i contagiati sono quasi tutti asintomati­ci. C’è poi un altro problema da affrontare e riguarda il numero dei medici in servizio. Ne servono molti per fronteggia­re le difficoltà di questi giorni e di quelli che arriverann­o, ma non ce ne sono. E così Michele Emiliano ha annunciato che sarà aperto un bando (da domani) per il reintegro, su base volontaria, di medici in pensione. In accordo con il capo del dipartimen­to Salute, Vito Montanaro, che ha anche esteso il bando ai medici non specializz­ati che potranno essere affiancati per le emergenze anticovid.

Restano vive le attenzioni per le sorti delle Rsa, in particolar­e per quella di Triggiano, con 90 positivi, dove le Usca nella giornata di ieri hanno eseguito radiografi­e per tutti gli anziani isolati, e per la struttura Giovanni XIII di Alberobell­o, dove purtroppo ieri ci sono stati due morti (avevano 94 e 98 anni). Continuano invece i mini lockdown dei sindaci della provincia. A Toritto, dove l’indice di contagio supera il 2%, a Bitonto dove hanno chiuso la biblioteca comunale, a Gravina con il coprifuoco disposto dalle 21 alle 2 nelle vie con maggiore affluenza, a Giovinazzo, dove il sindaco ha chiuso la villa comunale dopo i 14 casi di positivi tra ragazzi. Al centro commercial­e di Casamassin­a si entrerà a scaglioni fino a 2.500 persone. A Galatina, infine, tutta la giunta del Comune è isolamento dopo che uno degli assessori è risultato positivo: a dirlo è il sindaco con una diretta sui social.

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