Corriere del Mezzogiorno (Puglia)
Accordo dal notaio Palazzo Mincuzzi ceduto per 18 milioni
Dal notaio già sottoscritto il preliminare L’edificio rilevato da un gruppo di Monopoli
Il preliminare di vendita è stato già sottoscritto nello studio di un notaio. Palazzo Mincuzzi, storico edificio situato nel cuore di via Sparano a Bari, passa di proprietà. Esattamente nelle mani di un gruppo di imprenditori di Monopoli che l’hanno acquistato al prezzo di 18 milioni di euro. All’interno il marchio Benetton non andrà via.
Sul piatto ben diciotto milioni di euro per acquistare uno degli edifici più belli e prestigiosi di Bari. Sono ore di trattative serrate sulla futura proprietà dello storico Palazzo Mincuzzi, l’edificio più apprezzato nel capoluogo e incastonato tra via Sparano e via Putignani.
Nei giorni scorsi in un noto studio notarile del quartiere Umbertino, nelle vicinanze di corso Cavour, è stato siglato il preliminare di vendita tra gli eredi della storia famiglia di commercianti, i Mincuzzi appunto, e un gruppo imprenditoriale del Sud Est barese, nell’area di Monopoli, molto attivo nel mercato immobiliare e con interessi diversificati.
Secondo l’accordo il palazzo non dovrebbe perdere la sua vocazione commerciale – all’interno resterebbe il marchio Benetton che lo occupa stabilmente da oltre vent’anni con un sostanzioso contratto d’affitto – e manterrebbe la parte di via Putignani adibita ad abitazioni (l’obiettivo dei probabili acquirenti potrebbe essere quello di monetizzare sul mercato i metri quadri affacciati su uno dei punti più eleganti del centro murattiano).
La trattativa procede in gran segreto e con il massimo riserbo, per portare a termine un’operazione che ancora una volta cambierebbe il registro anagrafico delle note famiglie baresi che per anni hanno dominato la scena immobiliare e commerciale della principale via dello shopping barese. Come non dimenticare ad esempio l’operazione Laterza che da alcuni anni ha deciso di restringere gli spazi della storica libreria per cedere le vetrine più prestigiose al marchio dell’alta moda Prada.
Palazzo Mincuzzi, edificiomonumento immortalato sulle riviste di architettura e tappa gettonatissima per turisti e amanti della fotografia, fu inaugurato nel 1928 come prestigioso atelier dell’omonima famiglia di commercianti, diventando subito un punto di riferimento per la città e per un certo tipo di clientela grazie alla vendita di tessuti preziosi e merci esclusive.
Poi nei primi anni 2000 la decisione cedere il testimone aprendo le porte a un nuovo inquilino, i Benetton, primo marchio internazionale ad approdare in quegli anni nel Murattiano.
Come riportato da diverse riviste specializzate in beni culturali «la facciata dell’edificio è costituita da una successione fitta di colonne, lesene bugnate, capitelli ionici e mascheroni; in alto la monumentale insegna della famiglia.
L’interno, uno dei più suggestivi esempi dello Style Liberty del Sud Italia, prevede un monumentale scalone ed è illuminato dalla cupola vetrata che sovrasta l’edificio». Quella cupola che sovrasta il quadrilatero murattiano tenendo testa al «rivale» Palazzo Rinascente. Insomma, Mincuzzi non è non un semplice e imponente edificio, ma un vero monumento. Esattamente tre anni fa riaprì i battenti dopo un laborioso restyling esterno e sui 670 metri quadri interni, con il recupero dell’antica pavimentazione in cementine decorate e conservando e valorizzando, di concerto con la Soprintendenza (trattandosi di un immobile vincolato) gli aspetti architettonici e stilistici.
I lavori si conclusero nella stessa fase in cui iniziavano quelli del Comune sull’intera via Sparano con la creazione di sei salotti tematici. E non a caso ai piedi di Mincuzzi sorge il salotto dedicato al Liberty.
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