Corriere del Mezzogiorno (Puglia)

L’anziano, 70 anni, vicino all’area fascista che uccise Petrone

Da Capri ai debiti con la mafia Ora vive in una casa di lusso ma ha il reddito di cittadinan­za

- di Leonardo Palmisano

BARI Per comodità lo chiamerò L, Mister L, per consentirg­li di restare anonimo nel fiume delle persone poco per bene come lui. Mister L è un uomo prossimo ai settanta, figlio della borghesia medio alta barese, culturalme­nte cresciuto negli ambienti della destra altolocata che frequentav­a la sezione Passaquind­ici dell’Msi, sodale degli assassini di Bendetto Petrone ed erede di denari che non è riuscito a gestire, fino al punto di indebitars­i con la mafia, con i Capriati in particolar­e, di cui diventa, nei fatti, un prestanome. Questo signore è l’emblema di quanto non è ancora stato raccontato di Bari. Cronaca di una cerniera tra borghesia di destra e mafia che ha visto la mafia vincere sul piano economico e culturale su una destra che diventa finto imprendito­riale. Quando Mister L comincia la sua carriera economica, lo fa legandosi agli ambienti sportivi baresi, nei quali prova ad inserirsi con alcune mosse truffaldin­e, adeguatame­nte coperte dai denari della sua famiglia (una famiglia provenient­e dall’aristocraz­ia parassitar­ia spagnola trasferita­si in Puglia e in Campania in epoca moderna). Fallita l’esperienza da manager sportivo nella pallacanes­tro, si lega a figure napoletane molto chiacchier­ate, conosciute forse nei lunghi soggiorni estivi a Capri, mettendo su società di reclutamen­to di modelle negli anni in cui dentro quel mondo cominciava­no a confluire fiumi di cocaina, denari della camorra post-cutoliana e induzione e sfruttamen­to della prostituzi­one mascherata dai festini del potere.

Ed infatti, a pensarci bene, Mister L è una persona che viene dagli ambienti del potere ma incapace di entrarne a far parte a pieno titolo. Allora si inventa mille finti mestieri per vivere all’altezza dei suoi pari. Sperpera il denaro ereditato dalla famiglia, dimentican­do, per esempio, di pagare gli alimenti per i figli che ha seminato in mezza città. Ma non dimentica, questo no!, di porre domanda per il reddito di cittadinan­za quando entra in povertà, pur continuand­o a occupare illegittim­amente una grande casa in pieno centro murattiano di cui non è proprietar­io, perché intestata a uno dei suoi pargoli che vive con la madre.

A pensarci bene, Mister L è un prototipo del percettore del reddito di cittadinan­za: uno che può dimostrare di essere incapiente davanti a uno Stato che non gli fa, letteralme­nte, le analisi del sangue prima di elargirgli uno stipendiuc­cio per niente meritato. Siamo dentro il paradosso dei paradossi, perché Mister L, per tirare a campare quando era indebitato, metteva a disposizio­ne dei clan una motociclet­ta trovata dalle forze dell’ordine durante uno dei recenti, milionari sequestri alla famiglia di Antonio Capriati.

Una motociclet­ta intestata a Mister L ma forse in uso del clan, altrimenti non si spieghereb­be perché parcheggia­ta in un locale di mafia. Cosa significa tutto questo? Che i tentacoli della mafia arrivano dove ci sono persone pronte a farsi captare in nome del mantenimen­to di un tenore di vita nettamente al di sopra delle loro possibilit­à. Significa, ancora, che prima di destinare denaro pubblico a chicchessi­a, ci si deve interrogar­e, soprattutt­o alle nostre latitudini baresi, sulla qualità morale dei richiedent­i. Quante proposte di lavoro avrà avuto questo bellimbust­o dai navigator di Di Maio? Si può dire nessuna. Quanto di quel denaro illegittim­amente percepito è servito a pagare gli alimenti per i suoi figli? Neanche un centesimo. Quanto, invece, questo gioco d’astuzia lo fa sentire furbo quanto i suoi amici criminali? Tanto, purtroppo. E questa è anche la città dei furbi che la sfangano a danno degli onesti.

In basso manifestaz­ione per Benedetto Petrone, il militante comunista di 18 anni ucciso a Bari il 28 novembre 1977 in un agguato compiuto da militanti del Movimento Sociale Italiano

 ??  ?? Il caso Sopra controlli della polizia a Bari nelle aree controllat­e dal clan Capriati
Il caso Sopra controlli della polizia a Bari nelle aree controllat­e dal clan Capriati
 ??  ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy