Corriere del Mezzogiorno (Puglia)
Musei, meno biglietti venduti ora si punta sulla tecnologia
Unici a restare aperti, provano a mantenere alta l’offerta. Da Castel del Monte che scommette sul virtuale, alla pinacoteca De Nittis che punta sulla tradizione
Ci sono luoghi della cultura che sono riusciti a resistere all’ultimo decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri che ha spento la musica e oscurato cinema e teatri. Sono i musei, siano essi al chiuso o all’aperto. Realtà cui è affidato il complesso compito di far sì che non si abbassino le luci sulle attività culturali in un paese che ha fatto della bellezza, dell’arte e della cultura il suo punto di forza. Strutture che, oltre ad essere luoghi di esposizione, spesso ospitano manifestazioni culturali di varia natura come convegni o concerti. Attività che, adesso, non potranno più essere svolte.
Uno dei luoghi simbolo dell’ampia attività culturale che può gravitare attorno ad un museo è Castel del Monte, il monumento più visitato in Puglia. «Alla luce del nuovo decreto non sarà più possibile organizzare convegni, conferenze, presentazioni di libri e tutto ciò che presuppone la presenza di un pubblico e non di un fruitore», spiega la direttrice di Castel del Monte, Elena Saponaro. «Dovremo continuare a mantenere viva l’attenzione con i virtuosismi del digitale e, appunto, del virtuale, incentivando la visita online e invitando il pubblico ad interagire con i nostri luoghi della cultura attraverso questionari online ed attività intriganti come possono ad esempio essere i contest fotografici» suggerisce.
Verso questa direzione si sono già mosse le attività relative all’antica città dauna di Salapia, nel territorio tra Cerignola, Trinitapoli e Margherita di Savoia, con l’avvio del «Progetto Salapia». Si tratta di una attività online che mira a coinvolgere i cittadini non soltanto nel momento della divulgazione dei risultati degli scavi, ma anche nel momento di studio e di ricerca.
In tutti i luoghi della cultura vi è sempre e comunque una grande attenzione al rispetto delle norme anti contagio. A Barletta, nel Palazzo della Marra, che ospita la Pinacoteca Giuseppe De Nittis, con l’esposizione permanente di alcune delle opere del grande maestro, le attività continuano regolarmente. «Il dpcm ci consente di continuare nelle nostre attività nel rispetto delle norme anti contagio e così stiamo facendo» spiegano i responsabili della struttura.
Ingressi contingentati anche nel Museo Archeologico Nazionale di Manfredonia, nel foggiano. L’ala non interessata da lavori di ristrutturazione è aperta alla fruizione del pubblico. «Possono entrare al massimo 10 visitatori per ogni ora» ci spiegano, ma le attività non si sono mai fermate.
Situazione diversa nel Polo Museale di Trani, che racchiude il museo diocesano, il museo della macchina da scrivere e la Sinagoga Museo Sant’Anna. «La chiusura delle attività alle 18 limita molto anche gli ingressi al museo», spiega il direttore Graziano Antonio Urbano. «In questo periodo c’è stato un netto calo di visitatori rispetto ai mesi estivi. Si sono fermate le attività laboratoriali e la didattica che sono la linfa vitale del polo museale. Il turismo in città è un po’ fermo e riceviamo solo le visite di turisti delle provincie limitrofe. Adesso, però, speriamo che la condizione torni nella norma» lamenta.
A Lecce, a seguito di un accordo di promozione e valorizzazione del patrimonio archeologico tra Comune, Soprintendenza Archeologica, Belle Arti e Paesaggio per le province di Brindisi, Lecce e Taranto e ARVa Srl continueranno le visite guidate nel Parco Archeologico di Rudiae per tutto il mese di novembre. Sino al dicembre 2021, inoltre, sarà possibile visitare anche l’Anfiteatro, risalente al II secolo d.C.