Corriere del Mezzogiorno (Puglia)
Chiusure, il giorno della rabbia
Il prefetto Bellomo: la violenza danneggia quanti stanno vivendo un disagio reale
Sono tre le manifestazioni organizzate oggi a Bari per protestare contro le chiusure disposte dal governo. Scenderanno in piazza ristoratori, partite Iva, gestori di palestre e quanti hanno subito un danno dalle restrizioni varate con l’ultimo Dpcm per arginare il dilagare del virus. Il prefetto di Bari, Antonella Bellomo, è convinta che tutto si svolgerà in modo pacifico e spiega: «La violenza danneggia chi protesta per un disagio reale». Rafforzati comunque i controlli, disposti pattugliamenti nelle zone a rischio, isolata piazza Libertà.
BARI È tutto pronto in città per la manifestazione dei ristoratori e titolari di pub che questa mattina scendono in piazza per protestare contro le chiusure legate alla stretta del governo per contenere il contagio da coronavirus. Sono pronte anche le forze di polizia che, in numero massiccio, saranno presenti per scongiurare eventuali disordini o guerriglie urbane come è accaduto in altre città italiane nei giorni scorsi. Ma su questo arriva la rassicurazione del Prefetto di Bari, Antonia Bellomo. «La manifestazione è indetta dalla Confcommercio che saprà essere rispettosa dell’ultimo Dpcm e si terrà in forma statica. Ovviamente le attenzioni saranno elevate come è giusto che sia, ma sono certa che sarà contenuta nei limiti di una protesta che vuole fare sentire la voce di una categoria che si sente penalizzata. Credo e spero che non accadrà nulla - ha aggiunto ancora il prefetto - ho visto che un po’ in tutta Italia c’è una forte presa di posizione delle categorie a fare dei distinguo e a non consentire la strumentalizzazione di una protesta che ha le sue motivazioni, ma che non può essere giustificata in manifestazioni di violenza che peraltro hanno danneggiato gli stessi commercianti».
Le misure di sicurezza che saranno messe in campo questa mattina sono il frutto dei comitati per la sicurezza che si sono tenuti nei giorni scorsi in prefettura quando tutti i sindaci dell’area metropolitana di Bari avevano chiesto un maggiore rigore. Per questa ragione è stato previsto un potenziamento delle forze in campo affinché le norme anti Covid siano rispettate da tutti i cittadini. «Sono state elevate diverse contravvenzioni per il mancato uso della mascherina - aggiunge ancora il prefetto Bellomo - quindi stiamo attuando un certo rigore nei controlli ma mi sembra di percepire una adesione al nuovo Dpcm abbastanza generalizzata. Nei comitati ci hanno anche indicato quelli che sono i luoghi più sensibili e stiamo tenendo conto anche di quanto ci è stato suggerito. Naturalmente è una situazione che va continuamente monitorata. Non si può mollare neppure per un attimo perché la situazione è delicata e il comportamento di ciascuno di noi influenza quello dell’altro. Allo stesso tempo comprendiamo che il disagio delle persone è reale, non è pretestuoso. Abbiamo intanto rafforzato la sinergia con enti locali e, nelle ultime riunioni, abbiamo potenziato questo meccanismo chiedendo ai sindaci di fare capo ai commissariati di zona o alle compagnie dei carabinieri per tarare i controlli laddove loro ritengano che siano più necessari. Oltre ai controlli ci sono naturalmente anche le attività di carattere info investigativo che gli organi preposti stanno attuando».
Ma su una possibile recrudescenza del fenomeno criminale in questo particolare periodo il prefetto frena. «Non si può parlare di un aumento del fenomeno criminale in linea generale, piuttosto di alcuni reati. Nell’ultima settimana, per esempio, ci sono stati alcuni furti o rapine di piccole somme di denaro e qualche scippo, anche se non ne vedevamo più da tempo. Questo è il sintomo di un abbassamento del livello criminale».
Sul fenomeno dell’usura che ha caratterizzato il periodo del lockdown, la scorsa primavera, il prefetto svela che ci sono «casi seri e significativi all’attenzione dell’autorità giudiziaria» e sottolinea, ancora una volta, «l’importanza della denuncia». Infine l’appello ad essere «rigorosi nel rispetto delle indicazioni del governo che ci possono consentire di superare questa fase molto critica e di guardare con speranza al prossimo futuro» ha concluso il prefetto Bellomo.
❞ Antonella Bellomo Abbiamo rafforzato i controlli, ma credo che qui non accadrà nulla La categorie fanno bene a isolare quanti strumentalizzano