Corriere del Mezzogiorno (Puglia)
Teatro in Puglia, il sipario è sospeso «Recitiamo in streaming? Non è il caso»
Il Comune di Taranto lancia la proposta, Bari non gradisce: «È’ roba vecchia, le compagnie non ci credono»
Teatro in streaming? No grazie. Con il mondo dello spettacolo fermo, Taranto avanza l’ipotesi di rappresentazioni online nei principali teatri della regione per dare ossigeno alle compagnie pugliesi. Il Teatro pubblico pugliese, chiamato in causa, risponde con molte riserve. Bari declina garbatamente l’invito, ritenendo lo streaming una modalità superata. «Con Roma, Milano, Firenze, Bologna e altri grandi capoluoghi puntiamo su un progetto più ambizioso al vaglio del Mibact: le dirette online avevano senso nella fase uno, ora non più», dice l’assessora Ines Pierucci, che boccia la proposta del collega tarantino, Fabiano Marti, dal quale è partita l’idea (in accordo con la direzione del Teatro Fusco di Taranto) «di organizzare nei teatri comunali rassegne in streaming composte da spettacoli con cadenza settimanale, da inizio novembre fino al termine previsto dal Dpcm. Ciò - aggiunge Marti - permetterebbe agli spazi comunali di continuare a ricoprire il loro ruolo di luoghi di diffusione della cultura senza mai far calare l’attenzione nei confronti degli operatori del territorio. Nello stesso tempo, si permetterebbe agli appassionati del settore di non perdere il contatto con il mondo teatrale, anche restando a casa».
La copertura dei cachet, fanno sapere dal Comune di Taranto, dovrebbe essere sostenuta dalla Regione Puglia, mentre il Teatro pubblico pugliese si farebbe carico dell’organizzazione e l’allestimento degli spazi. «Prendiamo atto della proposta, ma dobbiamo naturalmente verificarla all’interno del Cda del consorzio e con l’assessore regionale alla Cultura, la cui nomina è imminente», dice il direttore del Teatro pubblico pugliese, Sante Levante. «Penso anche che un’iniziativa del genere - prosegue il responsabile del Tpp - debba nascere dal basso, e tra le compagnie pugliesi ci sono molte posizioni contrarie sul teatro in streaming dopo quest’altro stop. L’esperienza dei concerti online del Petruzzelli si è rivelata positiva, ma il teatro richiede un impegno diverso sul piano tecnico e delle riprese: una regia, dei professionisti.
Insomma, ci vogliono mezzi e risorse, se si vuole offrire un prodotto di qualità. Siamo pronti a confrontarci con la Regione Puglia, le amministrazioni comunali e le varie compagnie, ma al momento ci mancano riferimenti certi».
Tra i tanti operatori che si erano detti contrari ad andare avanti con lo streaming c’erano i Cantieri Teatrali Koreja di Lecce, che solo in via straordinaria domani e domenica, al termine del ciclo di iniziative dedicate ad Eugenio Barba, manderanno in diretta sui propri canali lo spettacolo «La casa del sordo» dell’Odin Teatret.
Intanto questa mattina i lavoratori del settore scendono per strada in tutta Italia, in Puglia a Bari, in piazza Prefettura (ore 10). E nella sfida per la rinascita culturale, nuovamente bloccata dall’ultimo Dpcm con la chiusura di teatri, cinema e sale da concerto, l’assessore Pierucci - che proprio poco prima dell’ultimo decreto aveva presentato la stagione di prosa del Teatro Piccinni - si dice comunque fiduciosa alla luce del confronto avviato col Mibact insieme ai colleghi di altre undici grandi città italiane. «Con il capo di gabinetto del ministero, Lorenzo Casini, abbiamo avviato un dialogo su due fronti, sia per lo stanziamento di alcuni fondi a sostegno del comparto che per il recupero della programmazione. La formula è innovativa, perché prevede spettacoli live con una particolare modalità di fruizione, senza streaming. Sono ottimista. Speriamo di poterla presentare al più presto».
L’idea I teatri comunali organizzino rassegne in streaming composte da spettacoli con cadenza settimanale
L’alternativa Con Roma, Milano, Firenze, Bologna e altri grandi capoluoghi puntiamo su un progetto più ambizioso al vaglio del Mibact