Corriere del Mezzogiorno (Puglia)

Teatro in Puglia, il sipario è sospeso «Recitiamo in streaming? Non è il caso»

Il Comune di Taranto lancia la proposta, Bari non gradisce: «È’ roba vecchia, le compagnie non ci credono»

- Di Francesco Mazzotta

Teatro in streaming? No grazie. Con il mondo dello spettacolo fermo, Taranto avanza l’ipotesi di rappresent­azioni online nei principali teatri della regione per dare ossigeno alle compagnie pugliesi. Il Teatro pubblico pugliese, chiamato in causa, risponde con molte riserve. Bari declina garbatamen­te l’invito, ritenendo lo streaming una modalità superata. «Con Roma, Milano, Firenze, Bologna e altri grandi capoluoghi puntiamo su un progetto più ambizioso al vaglio del Mibact: le dirette online avevano senso nella fase uno, ora non più», dice l’assessora Ines Pierucci, che boccia la proposta del collega tarantino, Fabiano Marti, dal quale è partita l’idea (in accordo con la direzione del Teatro Fusco di Taranto) «di organizzar­e nei teatri comunali rassegne in streaming composte da spettacoli con cadenza settimanal­e, da inizio novembre fino al termine previsto dal Dpcm. Ciò - aggiunge Marti - permettere­bbe agli spazi comunali di continuare a ricoprire il loro ruolo di luoghi di diffusione della cultura senza mai far calare l’attenzione nei confronti degli operatori del territorio. Nello stesso tempo, si permettere­bbe agli appassiona­ti del settore di non perdere il contatto con il mondo teatrale, anche restando a casa».

La copertura dei cachet, fanno sapere dal Comune di Taranto, dovrebbe essere sostenuta dalla Regione Puglia, mentre il Teatro pubblico pugliese si farebbe carico dell’organizzaz­ione e l’allestimen­to degli spazi. «Prendiamo atto della proposta, ma dobbiamo naturalmen­te verificarl­a all’interno del Cda del consorzio e con l’assessore regionale alla Cultura, la cui nomina è imminente», dice il direttore del Teatro pubblico pugliese, Sante Levante. «Penso anche che un’iniziativa del genere - prosegue il responsabi­le del Tpp - debba nascere dal basso, e tra le compagnie pugliesi ci sono molte posizioni contrarie sul teatro in streaming dopo quest’altro stop. L’esperienza dei concerti online del Petruzzell­i si è rivelata positiva, ma il teatro richiede un impegno diverso sul piano tecnico e delle riprese: una regia, dei profession­isti.

Insomma, ci vogliono mezzi e risorse, se si vuole offrire un prodotto di qualità. Siamo pronti a confrontar­ci con la Regione Puglia, le amministra­zioni comunali e le varie compagnie, ma al momento ci mancano riferiment­i certi».

Tra i tanti operatori che si erano detti contrari ad andare avanti con lo streaming c’erano i Cantieri Teatrali Koreja di Lecce, che solo in via straordina­ria domani e domenica, al termine del ciclo di iniziative dedicate ad Eugenio Barba, manderanno in diretta sui propri canali lo spettacolo «La casa del sordo» dell’Odin Teatret.

Intanto questa mattina i lavoratori del settore scendono per strada in tutta Italia, in Puglia a Bari, in piazza Prefettura (ore 10). E nella sfida per la rinascita culturale, nuovamente bloccata dall’ultimo Dpcm con la chiusura di teatri, cinema e sale da concerto, l’assessore Pierucci - che proprio poco prima dell’ultimo decreto aveva presentato la stagione di prosa del Teatro Piccinni - si dice comunque fiduciosa alla luce del confronto avviato col Mibact insieme ai colleghi di altre undici grandi città italiane. «Con il capo di gabinetto del ministero, Lorenzo Casini, abbiamo avviato un dialogo su due fronti, sia per lo stanziamen­to di alcuni fondi a sostegno del comparto che per il recupero della programmaz­ione. La formula è innovativa, perché prevede spettacoli live con una particolar­e modalità di fruizione, senza streaming. Sono ottimista. Speriamo di poterla presentare al più presto».

L’idea I teatri comunali organizzin­o rassegne in streaming composte da spettacoli con cadenza settimanal­e

L’alternativ­a Con Roma, Milano, Firenze, Bologna e altri grandi capoluoghi puntiamo su un progetto più ambizioso al vaglio del Mibact

 ??  ?? Giuseppe Scoditti, attore barese cresciuto artisticam­ente all’accademia Paolo Grassi di Milano. Il suo spettacolo «1e 95» è stato una delle ultime produzioni dei Teatri di Bari, il sistema che comprende Kismet di Bari, Cittadella degli artisti di Molfetta e Radar di Monopoli
Giuseppe Scoditti, attore barese cresciuto artisticam­ente all’accademia Paolo Grassi di Milano. Il suo spettacolo «1e 95» è stato una delle ultime produzioni dei Teatri di Bari, il sistema che comprende Kismet di Bari, Cittadella degli artisti di Molfetta e Radar di Monopoli
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Fabiano Marti assessore Taranto
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Ines Pierucci assessore Bari

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