Corriere del Mezzogiorno (Puglia)

Bambini in coda per i tamponi La Asl si scusa

Bellomo (Lega): «Vergognoso lasciare quei piccoli in attesa di notte» A Bisceglie ambulanze incolonnat­e con i malati a bordo. Altri 946 contagi

- Di Vito Fatiguso

Bambini e genitori in fila, fino in strada, per fare i tamponi. È successo all’ospedale Di Venere di Bari, dove per il caos che si è creato la Asl ha chiesto scusa. A Bisceglie, all’esterno dell’ospedale Covid, ambulanze incolonnat­e per portare i malati.

BARI La speranza è che l’«arancione» (la zona di criticità assegnata alla Puglia) possa portare presto un’ondata di contenimen­to della pandemia. Perché allo stato attuale il sistema sanitario rischia il collasso: ambulanze incolonnat­e per i ricoveri Covid nei pronto soccorso, persone in fila per effettuare i tamponi e 13 drive-through in allestimen­to. La situazione è critica: il bollettino giornalier­o indica 946 nuovi contagiati (su 7.728 tamponi effettuati) e i decessi totali salgono a 802 (13 in un giorno) con i ricoverati che iniziano ad avvicinars­i pericolosa­mente a quota mille (909). C’è timore per i quadri clinici più delicati.

La Puglia, come evidenziat­o dall’Instant Report Covid-19 dell’Università Cattolica, è tra le 13 regioni che sta già utilizzand­o i posti letto di terapia intensiva destinati ai non Covid-19. Sono 122 i pazienti ricoverati nelle rianimazio­ni a fronte dei 104 posti letto riservati al Covid. In totale negli ospedali vengono assistiti 909 pugliesi positivi, +42 rispetto a ieri

Nelle abitazioni, poi, sono 14.720 le persone che stanno affrontand­o la malattia e i guariti sono solo 7.450 a fronte di 23.881 casi confermati. In verità, con un trend già in crescita, basta lo scoppio di qualche focolaio per mettere sotto stress il sistema. A Fasano, in una struttura di accoglienz­a per migranti, è stata accertata la presenza di 46 casi positivi tutti asintomati­ci. A San Giovanni Rotondo, invece, si è ammalato un frate del convento dei cappuccini. La fraternita ha deciso di mettersi in quarantena fiduciaria per 14 giorni. Inoltre, è stato stabilito di ridurre solo a due il numero delle Messe aperte ai fedeli (alle 11.30 e alle 18.00) che saranno celebrate da altri frati o altri sacerdoti. Chiuse la chiesa di San Pio da Pietrelcin­a e la cripta del santuario di Santa Maria delle Grazie. A Bisceglie l’ospedale Covid è tutto esaurito: si registrano lunghe code di ambulanze in attesa del ricovero dei pazienti in pronto soccorso. L’Asl Bat ha attivato altri 160 posti letto Covid nell’ospedale Dimiccoli di Barletta aggiunti ai 96 di Bisceglie, ai 45 di Canosa di Puglia e ai 30 per acuti del Don Uva di Bisceglie.

Per il reclutamen­to dei medici l’Asl Bari ha pubblicato un nuovo bando in base al quale è sufficient­e essere iscritti all’Ordine dei medici ed essere abilitati alla profession­e per poter rispondere all’avviso online. Sul fronte della prevenzion­e il consiglier­e regionale della Lega, Davide Bellomo, denuncia con foto e video la lunga coda di genitori e bambini dinanzi all’ospedale del quartiere Carbonara. «Ottanta bambini di scuola elementare (secondo l’Asl di Bari 48, ndr) in fila da ore all’ospedale Di Venere di Bari per effettuare un tampone. Con l’impiego, pensate, di una sola infermiera. Questa immagine della nostra sanità regionale non ci piace per niente perché è la palese dimostrazi­one di un percorso organizzat­ivo e metodologi­co evidenteme­nte sbagliato». L’Asl si è scusata: è stato un disguido temporaneo.

Ma l’emergenza tamponi c’è. Non tanto per i numeri (che stanno salendo grazie anche all’apporto dei privati), ma sui luoghi dove effettuarl­i. La Regione, quindi, ha comunicato l’avvio di 13 i nuovi drive through. Nel Barese saranno 4 (2 alla Fiera del Levante, uno nell’ex ospedale di Grumo Appula, uno allo stadio di Conversano), nel Tarantino 2 (Asl di via Ancona nel capoluogo e all’ospedale di Massafra), 1 a Brindisi (ospedale di San Pietro Vernotico), 3 in Capitanata (via Protano e in Fiera a Foggia e a Manfredoni­a), 1 nella Bat (ospedale di Barletta), 2 a Lecce (ospedali di Nardò e Taurisano).

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In Puglia mancano medici e infermieri Così le Asl hanno pubblicato un bando per chiedere ai profession­isti in pensione di poter ritornare in attività negli ospedali
In prima linea In Puglia mancano medici e infermieri Così le Asl hanno pubblicato un bando per chiedere ai profession­isti in pensione di poter ritornare in attività negli ospedali

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