Corriere del Mezzogiorno (Puglia)
Cento milioni e 400 posti Philip Morris a Taranto sfida la crisi
TARANTO «Taranto per me è stata una grande sorpresa, una città bellissima, in trasformazione, con tantissime possibilità di sviluppo. Sono convintissimo che può gestire nuovi business e nuove forme di sviluppo economico come quella che presentiamo oggi: Philip Morris Disc che completa quella che è un po’ la nostra filiera integrata in Italia: in agricoltura, in industria e in servizi, sia fisici che digitali». Con queste parole Marco Hannappel (foto), presidente e amministratore delegato di Philip Morris Italia, introdotto da Ferruccio de Bortoli, editorialista del Corriere della Sera, ha presentato l’apertura, unico in Italia, del nuovo Centro di servizi digitali al quartiere Paolo sesto di Taranto. Si tratta di un investimento di 100 milioni in cinque anni che darà lavoro subito a 300 persone e, a regime nel 2021, a 400.
Il Digital information service center (Disc) rappresenterà il punto di riferimento dell’azienda per tutte le attività di assistenza ai consumatori italiani dei prodotti senza combustione e sarà dotato dei più avanzati e innovativi sistemi di customer relationship management (Crm), basati su una completa digitalizzazione dei processi e sull’uso delle migliori tecnologie cloud. «L’apertura del Philip Morris Disc a Taranto – ha detto ancora Hannappel - conferma il nostro impegno per sostenere l’occupazione nel nostro Paese». Dal canto suo il sindaco Rinaldo Melucci, ha sottolineato come l’iniziativa Philip Morris «sia coerente con il nuovo modello di sviluppo di Taranto. Siamo contenti non solo per le prospettive per centinaia di giovani ma anche per l’investimento in economia buona che darà ricadute notevoli. Ci consentirà di invertire la tendenza e trattenere giovani qualificati e professionalizzati». La presentazione del progetto è avvenuta all’interno dell’incontro «Le filiere integrate per il rilancio del Paese», organizzato in collaborazione con The European House-Ambrosetti. Proprio riferendosi all’importanza delle filiere sono stati forniti questi numeri. In Italia Philip Morris ha 2.460 occupati diretti ma si serve di 7.000 fornitori e arriva a 22.500 con la filiera agricola delle forniture di tabacco.