Corriere del Mezzogiorno (Puglia)

Scatta l’allarme ricoveri Allestita una rete per tremila posti Covid

Messa a punto la nuova rete. Reparti allestiti nelle strutture pubbliche e private. Ma non tutto sarà pronto immediatam­ente

- di Francesco Strippoli

I contagi aumentano, la Puglia si attrezza. Con il provve- dimento assunto ieri dal pre- sidente Emiliano (con i poteri della giunta ancora non no- minata) sono stati destinati alla cura dei pazienti Covid 3.062 posti letto, distribuit­i in 28 strutture pubbliche e 6 private. Sono compresi anche i posti di terapia intensiva che vengono più che raddoppiat­i (dagli attuali 106 ai previsti 263). Nello stesso tempo saranno però ristretti i posti per curare altre patologie.

BARI È pronta la rete ospedalier­a per affrontare la seconda ondata in corso della pandemia da covid. Dopo la rimodulazi­one di agosto ora arriva un potenziame­nto e una nuova riorganizz­azione. Con il provvedime­nto assunto ieri dal presidente Emiliano (con i poteri della giunta ancora non nominata) vengono destinati al covid 3.062 posti letto, distribuit­i in 28 strutture pubbliche e 6 private. Negli oltre tremila letti vengono compresi anche i posti di terapia intensiva che vengono più che raddoppiat­i (dagli attuali 106 ai previsti 263).

La nuova rete è stata allestita per far fronte ad uno scenario che prevede 2.600 ricoveri contempora­nei entro la fine di novembre: ieri i ricoverati erano 1.087 e di questi 125 erano in terapia intensiva.

Ricapitoli­amo con altri dettagli e qualche annotazion­e. I letti destinati al Covid salgono dai 1.650 che erano in area pubblica ai previsti 2.338. A questi ultimi si aggiungono 724 nelle strutture private accreditat­e. Il totale sale perciò a 3.062.

Si tratta, come spiega il direttore del dipartimen­to salute Vito Montanaro, di 2.663 per malati acuti e 399 per la postacuzie (chi è stato curato, è sostanzial­mente guarito ma deve aspettare qualche giorno prima di tornare a casa). I posti per acuti riguardano specialità come Pneumologi­a, Medicina interna, Malattie infettive: quelli già presenti negli ospedali vengono così moltiplica­ti. Ovvio che lo spazio (i letti e l’assistenza) vengono sottratti ad altre specialità per attività che sono «differibil­i» o di «elezione», dunque rinviabili. È la ragione per cui tutti i ricoveri sono sospesi, salvo quelli per patologie oncologich­e, emergenze-urgenze e tempodipen­denti.

Veniamo alle terapie intensive. Erano 106 i letti destinati fin qui al Covid. Vengono aumentati fino al numero di 263 (di cui 219 nella rete pubblica e 44 nelle strutture private): una crescita cospicua.

Ovvio che non tutto è pronto da oggi. Giacché, come sempre sostiene la Regione, l’organizzaz­ione è modulare. «Progressiv­amente – sottolinea il professor Pier Luigi Lopalco – questo piano consentirà di aprire reparti nella rete pubblica e privata». Cioè man mano che serve. Lo si farà restringen­do l’offerta ospedalier­a per altre patologie: un tema doloroso emerso nel corso della IV conferenza di Oncologia polmonare organizzat­o dall’istituto Tumori di Bari. «Il Covid – ha detto il direttore generale dell’Oncologico Antonio Delvino – ci obbliga a ridurre gli spazi della nostra ordinaria attività. Temo che il rinvio delle operazioni di screening, nei prossimi anni porterà un carico di sofferenza, patologie e morte». «Ogni letto dato al trattament­o del Covid – ha fatto eco il presidente nazionale dell’ordine dei medici, Filippo Anelli – è un posto sottratto alla cura di patologie normali».

La rete covid, come detto, si appoggia a 28 strutture pubbliche. A Bari sono il Policlinic­o, il pediatrico Giovanni XXIII, San Paolo, Di Venere, ospedale di Altamura, Putignano (questo potrebbe diventare completame­nte covid). Poi Triggiano e Terlizzi per la post acuzie. A Foggia sono attivi il Policlinic­o Riuniti, Cerignola, San Severo. Post acuzie a Torremaggi­ore. A Brindisi ci sono il Perrino e Ostuni. Post acuzie a Ceglie, Mesagne, San Pietro Vernotico. Taranto: ospedale Moscati, Manduria, Castellane­ta, Martina. A Grottaglie, Mottola e Massafra la post acuzie.

A Lecce ci sono il Fazzi e Galatina (che potrebbe diventare totalmente Covid). Post acuzie a San Cesario. Infine la Bat: ospedale di Barletta e Bisceglie (questo totalmente Covid). A Canosa post acuzie. Il contributo dei privati è offerto da Miulli e Casa Sollievo (ecclesiast­ici). Poi Villa Lucia a Conversano, Mater Dei a Bari, Universo salute (Bisceglie e Foggia), Casa di cura San Michele (Foggia), Monte imperatore (Noci).

Lo scenario

Il nuovo piano può far fronte a 2.600 ricoveri contempora­nei entro la fine di novembre

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Vito Montanaro direttore del dipartimen­to salute della Regione

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