Corriere del Mezzogiorno (Puglia)
Scatta l’allarme ricoveri Allestita una rete per tremila posti Covid
Messa a punto la nuova rete. Reparti allestiti nelle strutture pubbliche e private. Ma non tutto sarà pronto immediatamente
I contagi aumentano, la Puglia si attrezza. Con il provve- dimento assunto ieri dal pre- sidente Emiliano (con i poteri della giunta ancora non no- minata) sono stati destinati alla cura dei pazienti Covid 3.062 posti letto, distribuiti in 28 strutture pubbliche e 6 private. Sono compresi anche i posti di terapia intensiva che vengono più che raddoppiati (dagli attuali 106 ai previsti 263). Nello stesso tempo saranno però ristretti i posti per curare altre patologie.
BARI È pronta la rete ospedaliera per affrontare la seconda ondata in corso della pandemia da covid. Dopo la rimodulazione di agosto ora arriva un potenziamento e una nuova riorganizzazione. Con il provvedimento assunto ieri dal presidente Emiliano (con i poteri della giunta ancora non nominata) vengono destinati al covid 3.062 posti letto, distribuiti in 28 strutture pubbliche e 6 private. Negli oltre tremila letti vengono compresi anche i posti di terapia intensiva che vengono più che raddoppiati (dagli attuali 106 ai previsti 263).
La nuova rete è stata allestita per far fronte ad uno scenario che prevede 2.600 ricoveri contemporanei entro la fine di novembre: ieri i ricoverati erano 1.087 e di questi 125 erano in terapia intensiva.
Ricapitoliamo con altri dettagli e qualche annotazione. I letti destinati al Covid salgono dai 1.650 che erano in area pubblica ai previsti 2.338. A questi ultimi si aggiungono 724 nelle strutture private accreditate. Il totale sale perciò a 3.062.
Si tratta, come spiega il direttore del dipartimento salute Vito Montanaro, di 2.663 per malati acuti e 399 per la postacuzie (chi è stato curato, è sostanzialmente guarito ma deve aspettare qualche giorno prima di tornare a casa). I posti per acuti riguardano specialità come Pneumologia, Medicina interna, Malattie infettive: quelli già presenti negli ospedali vengono così moltiplicati. Ovvio che lo spazio (i letti e l’assistenza) vengono sottratti ad altre specialità per attività che sono «differibili» o di «elezione», dunque rinviabili. È la ragione per cui tutti i ricoveri sono sospesi, salvo quelli per patologie oncologiche, emergenze-urgenze e tempodipendenti.
Veniamo alle terapie intensive. Erano 106 i letti destinati fin qui al Covid. Vengono aumentati fino al numero di 263 (di cui 219 nella rete pubblica e 44 nelle strutture private): una crescita cospicua.
Ovvio che non tutto è pronto da oggi. Giacché, come sempre sostiene la Regione, l’organizzazione è modulare. «Progressivamente – sottolinea il professor Pier Luigi Lopalco – questo piano consentirà di aprire reparti nella rete pubblica e privata». Cioè man mano che serve. Lo si farà restringendo l’offerta ospedaliera per altre patologie: un tema doloroso emerso nel corso della IV conferenza di Oncologia polmonare organizzato dall’istituto Tumori di Bari. «Il Covid – ha detto il direttore generale dell’Oncologico Antonio Delvino – ci obbliga a ridurre gli spazi della nostra ordinaria attività. Temo che il rinvio delle operazioni di screening, nei prossimi anni porterà un carico di sofferenza, patologie e morte». «Ogni letto dato al trattamento del Covid – ha fatto eco il presidente nazionale dell’ordine dei medici, Filippo Anelli – è un posto sottratto alla cura di patologie normali».
La rete covid, come detto, si appoggia a 28 strutture pubbliche. A Bari sono il Policlinico, il pediatrico Giovanni XXIII, San Paolo, Di Venere, ospedale di Altamura, Putignano (questo potrebbe diventare completamente covid). Poi Triggiano e Terlizzi per la post acuzie. A Foggia sono attivi il Policlinico Riuniti, Cerignola, San Severo. Post acuzie a Torremaggiore. A Brindisi ci sono il Perrino e Ostuni. Post acuzie a Ceglie, Mesagne, San Pietro Vernotico. Taranto: ospedale Moscati, Manduria, Castellaneta, Martina. A Grottaglie, Mottola e Massafra la post acuzie.
A Lecce ci sono il Fazzi e Galatina (che potrebbe diventare totalmente Covid). Post acuzie a San Cesario. Infine la Bat: ospedale di Barletta e Bisceglie (questo totalmente Covid). A Canosa post acuzie. Il contributo dei privati è offerto da Miulli e Casa Sollievo (ecclesiastici). Poi Villa Lucia a Conversano, Mater Dei a Bari, Universo salute (Bisceglie e Foggia), Casa di cura San Michele (Foggia), Monte imperatore (Noci).
Lo scenario
Il nuovo piano può far fronte a 2.600 ricoveri contemporanei entro la fine di novembre