Corriere del Mezzogiorno (Puglia)
«Dopo l’odissea per i tamponi restano con me»
«I rischi sono troppo elevati»
BARI «Certo, anche noi avremmo voluto un anno scolastico normale. Con le maestre, i compagni di classe, le prove per le recite di Natale. Ma la salute dei miei figli viene al primo posto. E per questo restano con me». Patrizia De Gennaro, madre di due bambini, uno di 7 e all’altro di 11 anni, ha deciso convintamente di tenerli a casa, in Dad. Per il più piccolo quindi niente presenza alla elementare Collodi del Libertà; per il più grande niente lezioni tra i banchi della media Carducci. Assenze pienamente giustificate come da ordinanza regionale.
Perché questa scelta? «Vengo da un’esperienza traumatica. Ai primi di ottobre la classe elementare di mio figlio è stata messa in quarantena. E abbiamo dovuto aspettare ben otto giorni, e dico otto, per ottenere un tampone. Con tutta l’ansia del caso. Il rischio è troppo alto. Se dovesse succeBergamo dere qualcosa di chi è la responsabilità? Forse della scuola? Ovviamente sempre e solo di noi genitori. Allora meglio tenermeli a casa».
D’accordo quindi con l’ordinanza del presidente Emiliano?
«Assolutamente sì perché lui ha lasciato a noi famiglie la grande possibilità di poter decidere. Non possiamo vivere nel terrore. Qui in Puglia e a Bari i casi aumentano ogni giorno. Vogliamo fare una seconda con le salme sui camion dell’Esercito?».
Ma i suoi bambini non sentono la mancanza dei compagni?
«Sicuramente, ma nella classe elementare di mio figlio solo in dieci vanno in presenza, gli altri nove tutti a casa. Ogni giorno sono comunque in contatto, tramite i giochi, le chiamate, i messaggi».
E come va con la didattica a distanza?
«Abbastanza bene anche se tra connessioni, audio e scadenze per l’invio dei compiti i disagi non mancano. Ma pazienza. Qualcuno potrebbe dirmi che ho fatto la scelta più comoda per me? Non è così. Non è semplice tenere tutto il giorno due bambini a casa, ma per la loro salute ho deciso di occuparmene a tempo pieno, mettendo da parte il resto. Mi vesto da maestra e da professoressa per aiutarli nei compiti».