Corriere del Mezzogiorno (Puglia)
«I nostri figli ormai sono privati di tutto Le aule sono sicure»
«In tanti hanno accumulato lacune»
BARI «Potete togliere tutto a noi adulti. Ma ai bambini no. A loro è rimasto solo quello: andare a scuola e costruire il loro futuro». Giorgia Mirizzi, madre di due bambine di 9 e 7 anni, ha convintamente deciso il ritorno in classe alla elementare Piccinni di Bari. «Senza alcun dubbio. E le mie figlie sono felici. La più grande si sveglia persino alle 6 e 30 per paura di fare tardi».
Cosa l’ha convinta a far rientrare le sue bimbe a scuola?
«A mio avviso è un posto sicuro. Abbiamo fatto tanto su ingressi scaglionati, igienizzazione, aereazione degli ambienti e distanziamento. Le dirò di più: alla scuola delle mie figlie le mascherine si usano ben prima dell’ultimo Dpcm. E se lo Stato consente alle scuole primarie la didattica in presenza finanche nelle zone rosse, perché qui in Puglia dovremmo fare diversamente?».
Il ritorno in classe è un salFunziona vagente per i genitori lavoratori?
«In alcuni casi sì, ma nel mio no. Io sono una privilegiata. E sa perché? Perché mi occupo della casa e delle mie figlie. Avrei anche potuto tenerle con me e farle studiare in Dad ma non è la stessa cosa. I nostri bambini hanno bisogno di socializzare, di stare con i compagni. Questa pandemia li ha privati di tutto finanche dei sorrisi (per un attimo si commuove, ndr)».
la didattica a distanza?
«Alle elementari no. È impossibile per i bambini, specie delle prime tre classi. Molti di loro in questi mesi hanno accumulato lacune. Io nel primo lockdown ho potuto seguire le mie figlie diventando una seconda maestra. E loro si sono comportate benissimo. Ma pensiamo per un attimo a tutti quei genitori che non hanno strumenti e possibilità».
Cosa vuole dire a quei genitori che hanno deciso di non mandare i figli a scuola?
«Devono agire in coscienza e per il loro bene, non facendosi spaventare da ciò che si dice in giro. Certo, ogni famiglia conosce la propria situazione. Ma chi può si fidi della scuola. Come dico sempre alle mie figlie: anche nelle difficoltà c’è sempre qualcosa di buono. Basta saperla trovare».