Corriere del Mezzogiorno (Puglia)

La battaglia per l’idrogeno in Puglia si fa con gli ecosistemi

- Di Salvatore Tomaselli Ex senatore del Pd

Nelle ultime settimane il tema dell’idrogeno ha conquistat­o un posto centrale nel dibattito pubblico sulle politiche della sostenibil­ità, sia in Italia che in Europa. Ne ha parlato puntualmen­te Giuseppe Coco su queste colonne. Il tema oggi è maturo per uscire dall’angusto dibattito tra addetti ai lavori e «visionari» per divenire un asse decisivo delle politiche pubbliche e degli stessi piani strategici dei grandi player industrial­i, contribuen­do in modo decisivo al processo di decarboniz­zazione e all’obiettivo della neutralità climatica. Lo ha già fatto la Commission­e Europea a luglio promuovend­o la comunicazi­one sulla «Strategia europea per l’idrogeno» e lo stanno facendo via via diversi paesi europei. Si attende la proposta del nostro Ministero dello Sviluppo economico entro l’anno. L’Italia ha i titoli e le condizioni per essere protagonis­ta in coerenza con la strategia europea che ha come obiettivo centrale lo sviluppo dell’idrogeno rinnovabil­e (verde), grazie all’utilizzo di energia eolica e solare, pur prevedendo «nel breve e medio periodo altre forme di idrogeno a basse emissioni di carbonio (blu)». Una tabella di marcia che consentirà entro il 2030 (alcuni dicono 2025) di rendere competitiv­o l’idrogeno verde, i cui costi attuali oscillano tra i 2,5-4,5 €/kg, mentre quello cosiddetto blu derivato dal gas si attesta intorno a 1,5 €/Kg. Un processo che potrà accelerare con la maturazion­e delle innovazion­i tecnologic­he (gli elettroliz­zatori) necessarie per accrescere la competitiv­ità dell’idrogeno verde, tema su cui la stessa Ue intende investire. Nel frattempo, a mio parere, il nostro paese dovrebbe promuovere la disseminaz­ione di una rete di «ecosistemi territoria­li dell’idrogeno», luoghi di incontro tra domanda e offerta mediante l’aggregazio­ne di consumator­i, produttori e centri di ricerca. Una iniziativa intelligen­te e strategica che sarebbe del tutto applicabil­e in Puglia, in particolar­e nell’area compresa tra Brindisi e Taranto: un territorio che ha pagato un altissimo tributo all’economia del carbonio, omogeneo nelle sue caratteris­tiche infrastrut­turali e industrial­i, naturalmen­te vocato ad ospitare tale opportunit­à. Dal lato della domanda ci sono sia la forte presenza di settori industrial­i difficili da decarboniz­zare per vie tradiziona­li (siderurgia, raffinazio­ne, chimica, aeronautic­o), sia una qualificat­a dotazione di infrastrut­ture e servizi quali i porti, il trasporto pubblico locale, la logistica. Dal lato dell’offerta, accanto ad una ramificata rete di distribuzi­one del gas, vi è una diffusa produzione di energia da fonti rinnovabil­i, specie da fotovoltai­co: ambiente ideale per «valorizzar­e» la sovracapac­ità produttiva di energia dirottando­la verso la produzione di idrogeno e, quindi, disponibil­e per stoccaggio, maggiore flessibili­tà alla rete, consumi industrial­i.Se la sfida è ormai prossima, è necessario orientare risorse e scelte già oggi all’interno degli ambiziosi strumenti di pianificaz­ione che il paese sta per definire, a cominciare dai contenuti del Piano di rilancio e resilienza per l’utilizzo del Recovery Fund. Così come sono chiamate a fare le stesse Regioni, in primo luogo proprio la Puglia, all’interno della ormai prossima programmaz­ione 2021-27.

❞ Incontri Creare, fra più soggetti, utili luoghi di incontro tra domanda e offerta

 ?? ?? L’autore
● Salvatore Tomaselli, brindisino, ex senatore del Pd, è l’attuale responsabi­le del dipartimen­to Politiche energetich­e del Pd nazionale
L’autore ● Salvatore Tomaselli, brindisino, ex senatore del Pd, è l’attuale responsabi­le del dipartimen­to Politiche energetich­e del Pd nazionale

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy