Corriere del Mezzogiorno (Puglia)

Genietto con il dieci Così Marras lancia la sfida alla Ternana

Alla scoperta del genietto che ha trascinato il Bari a Potenza Breda, suo ex tecnico a Livorno: «In serie C fa la differenza»

- di Pasquale Caputi

BARI Il genietto del Bari è salito in cattedra e si è preso la scena. Manuel Marras, contro il Potenza, è stato protagonis­ta assoluto: due gol, un assist, qualità. Defilato sulla fascia destra, assieme alla sua “dieci”, si è messo sulle spalle le responsabi­lità di una squadra che doveva vincere a tutti i costi. E quelle responsabi­lità, anche consideran­do il valore del match e l’assenza di big come Antenucci, Montalto e Di Cesare, hanno avuto il peso di una piuma per lui.

Correva leggero, Marras, e gli avversari sembravano fargli il solletico. Una risposta con i fatti a quanti cominciava­no a dubitare delle sue virtù tecniche. Non a caso, dopo ogni gol, ha messo le mani sulle orecchie, quasi a volerle sentire, quelle critiche. Si sono perse, non solo nel silenzio del Viviani, ma anche nell’euforia dei tifosi biancoross­i. A distanza, l’hanno eletto migliore in campo. «Lo conosco bene – racconta Roberto Breda, che l’ha allenato a Livorno nella passata stagione – è un ragazzo che ha la capacità di esaltarsi, se trova l’ambiente giusto. In questo momento manca il pubblico, ma sono certo che in una piazza come Bari avrebbe tutte le carte in regola per fare la differenza e conquistar­e i tifosi». Con Breda, seppur nel contesto di una stagione dannata, conclusa con la retrocessi­one, Marras ha messo a segno 8 reti in 25 presenze. Niente male, consideran­do che parliamo di B. Bottino più che sufficient­e, peraltro, per meritare una conferma in cadetteria. Lui invece ha scelto la Puglia. «Per certi versi – prosegue Breda – mi stupisce perché è uno che giocherebb­e in B a occhi chiusi. Se l’ha fatto, credo sia successo solo perché parliamo del Bari. È un ragazzo di grande personalit­à, capace di lanciare la carica. A Livorno, anche in una stagione complicata, è stato sempre tra quelli che hanno provato a tenere alta l’asticella». Sarà per questa leadership naturale e spiccata, che Auteri raramente decide di rinunciare a lui. È successo solo una volta, a Monopoli, ma anche in quel caso, entrato a partita in corso, dal suo piede partì l’unica vera occasione della gara.

Nel 3-4-3 del tecnico siciliano, Marras si trova a meraviglia. E tutto lascia pensare che potrà trovarsi sempre meglio, visto che ha accanto un giocatore del calibro di Antenucci. I due parlano la stessa lingua e vorranno dimostrarl­o. Anche domenica, contro la Ternana, in quello che è un autentico big match. Prima contro seconda, in palio c’è tantissimo. «Sono le squadre più forti del girone», conclude Breda, che ha allenato la Ternana nella stagione 2015/16. «Al di là dei punti in palio, una vittoria può rappresent­are un grande messaggio di autostima per chi vince e un segnale importante all’avversario. Sarà sicurament­e presto per trarre conclusion­i, ma vincere gli scontri diretti ha un peso specifico notevole». Soprattutt­o in una stagione come questa, piena di insidie e di incertezze. Il Bari di Marras vuole scalare le montagne e raggiunger­e la vetta. La serie B manca da troppo tempo, sul palcosceni­co del San Nicola, per accontenta­rsi di vederla solo a distanza.

Roberto Breda È un ragazzo che se trova l’ambiente giusto ha la capacità di esaltarsi al massimo

Domenica tra i biancoross­i e gli umbri sarà una sfida tra le formazioni nettamente più forti del girone

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In maglia nera Emanuele Marras nella partita di campionato giocata a Francavill­a Fontana (foto LaPresse)
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