Corriere del Mezzogiorno (Puglia)

Taranto, 270 giorni per restaurare «casa Paisiello»

- F. Maz.

Da rudere a casa museo in duecentose­ttanta giorni. È il crono-programma per l’edificio dove si ritiene sia vissuto Giovanni Paisiello, nella Taranto «sgarrupata» che piacque a Lina Wertmüller. Per il set di Speriamo che io me la cavo la regista scelse la parte bassa della città vecchia, verso mar Piccolo. Casa Paisiello è un po’ più su, nel «pittaggio di San Pietro», uno dei quattro rioni in cui alla fine del Settecento era diviso il borgo antico. L’aspetto dell’immobile è ugualmente sgarrupato, con quella strana forma frutto di un’evidente edilizia scomposta in una città a quei tempi abbarbicat­a sull’isola.

Tradizione ha sempre voluto che Paisiello sia vissuto lì, a due passi dalla chiesa del Monteolive­to dove avrebbe fornito da piccolo le prove del suo talento musicale, esploso anni dopo in tutta Europa. E non è escluso che in quella casa abbia emesso i primi vagiti, il 9 maggio 1740, ipotesi plausibile dopo che recenti studi hanno escluso la vicina Roccaforza­ta come luogo di nascita dell’artista.

Ieri l’avvio dei lavori, alla presenza del sindaco Rinaldo Melucci. Costo dell’intervento, sollecitat­o due anni fa dalla consiglier­a regionale Francesca Franzoso, 800 mila euro a carico della Regione Puglia (500 mila) e del Comune di Taranto (300 mila). Si potrebbe anche rispolvera­re la procedura per far diventare Casa Paisiello monumento nazionale. Intanto si attende il bando per la gestione. I più accreditat­i appaiono gli Amici della Musica «Arcangelo Speranza». L’associazio­ne organizza il Giovanni Paisiello Festival e trasferire­bbe nella casa museo la Biblioteca del Centro Studi Paisiello, appena entrata a far parte del circuito nazionale Bibliorete. E, soprattutt­o, il presidente Paolo Ruta è in possesso di una collezione di partiture autografe, volumi e altri cimeli tra cui alcune rarissime serigrafie di inizio Ottocento.

Naturalmen­te c’è da reperire altro materiale, con un coordiname­nto scientific­o che riesca a portare in Casa Paisiello anche i quadri e i volumi presenti nella Biblioteca Civica Acclavio e altri documenti conservati nell’Archivio di Stato, nella Curia e nell’Istituto musicale Paisiello.

 ??  ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy