Corriere del Mezzogiorno (Puglia)
Le consulenze in famiglia che fanno tremare l’Ager
Nel mirino la moglie di Grandaliano e la sua collega di studio
Dopo la richiesta di chiarimenti della presidenza del Consiglio, riflettori accesi sulla consulente da 2.500 euro al mese, collega di studio della moglie di Gianfranco Grandaliano (foto), commissario dell’Ager.
BARI Non si placano le polemiche intorno ai contratti e consulenze esterne dell’Ager, l’agenzia regionale per la gestione dei rifiuti guidata da Gianfranco Grandaliano, dopo i rilievi mossi dall’Ispettorato della Funzione pubblica. Tra le consulenze finite sotto la lente di ingrandimento della presidenza del Consiglio dei Ministri, c’è quella di Alessandra Signorile, presidente della squadra di calcio femminile Pink Bari. Squadra che ha come club manager Isabella Rita Cardone, moglie di Grandaliano. La dottoressa Signorile è iscritta all’Ordine dei consulenti del lavoro. La dottoressa Cardone a quello dei dottori commercialisti. Entrambe colleghe di studio. «Mi sembra una cosa quantomeno inopportuna, per usare un eufemismo», sottolinea l’ex consigliere regionale Gianni Liviano che nel 2019 ha presentato alla Corte dei Conti una denuncia sul tema «consulenze allegre» . Nella lettera inviata nei giorni scorsi al Collegio dei revisori dell’Ager, la viceprefetta Luciana Coretto, nello specifico, scrive che la consulente del lavoro «percepirebbe 2500 euro al mese per elaborare soltanto due buste paga».
Secondo Ignazio Zullo, rieletto consigliere regionale con Fratelli d’Italia, la cosa «non può essere liquidata come mero pettegolezzo politico. L’anomalia riscontrata – sostiene Zullo - è sostanziale e pertanto ho ritenuto opportuno sottoporla al responsabile della prevenzione della corruzione e della trasparenza, affinché verifichi a sua volta, nell’esercizio dei propri obblighi istituzionali, se il rapporto che lega Alessandra Signorile (consulente AGER) e Isabella Cardone (moglie del direttore dell’Ager, Gianfranco Grandaliano) comporta o meno la violazione delle regole sul conflitto di interessi dettate dalle norme Severino».
Entro la prossima settimana l’Ager dovrà fornire all’Ispettorato i chiarimenti richiesti. Grandaliano ha già rivendicato «l’assoluta legittimità» dell’operato.
E se Atene piange, Sparta non ride. Nella bufera anche un’altra agenzia regionale, quella per le politiche attive del Lavoro. La scadenza per la partecipazione al bando lampo affidato dall’Arpal all’agenzia interinale Job Italia per 236 posti di lavoro a tempo determinato, programmata per ieri, slitta al 27 novembre.
Intanto, il commissario straordinario dell’Arpal, l’ex forzista Massimo Cassano, pensa anche a trovare una sede agli uffici del centro per l’impiego di Bari. Allo scopo ha emanato un avviso pubblico esplorativo pubblicato il 22 ottobre e scaduto il 31 scorso - per la ricerca di un immobile dai requisiti precisi: mille metri quadrati, in un’area servita da mezzi e parcheggi pubblici, spazi adeguati ad accogliere utenza e attività istituzionali, accessibile e dotato di certificato di agibilità alla destinazione d’uso prevista. Sarebbero state presentate cinque offerte.
Grandaliano Rivendico con forza l’assoluta legittimità dell’operato della nostra Agenzia