Corriere del Mezzogiorno (Puglia)
«Sì» all’ospedale All’insaputa di Fiera e Comune
Stamane via libera alla struttura nell’area dove si svolge la Campionaria Maxi-appalto da 10 milioni, entro metà gennaio pronti 160 posti letto
Una procedura lampo. Non comunicata (per il momento) nè all’ente direttamente interessato, né al Comune di Bari e al suo sindaco Antonio Decaro. La Regione Puglia sta procedendo a passi spediti per attrezzare un ospedale da campo all’interno della Fiera del Levante (nella foto il drive trough per i tamponi presente in campionaria). Due le proposte giunte per un appalto da 10 milioni: quelle della Rti Cobar e della Rti Operamed. Entro metà gennaio dovrebbero essere pronti 160 posti letto. Intanto è polemica su 133 mancate assunzioni nella Protezione civile.
BARI Una procedura lampo. Tanto lampo da lasciare all’oscuro anche i proprietari dell’area su cui sorgerà l’ospedale da campo: ovvero i proprietari della Fiera del Levante. L’iniziativa della Regione, impostata dalla Protezione Civile regionale, è ancora tutta da definire (tranne il prezzo). L’idea è di creare un ospedale da 160 posti letto dedicati a terapie intensive e subintensive. Un maxi appalto da 10 milioni il cui bando si è chiuso con l’invito diretto a sei aziende: di queste due hanno effettivamente partecipato. Si tratta della Rti Cobar (dell’imprenditore di Altamura Vito Barozzi)-Item Oxygen e della Rti Operamed (ha partecipato alla costruzione dell’ospedale nella Fiera di Milano)-Prodon Impianti-Gedi.
La commissione esaminatrice ha aperto le buste e la decisione su chi si aggiudicherà l’appalto verrà presa questa mattina. Il bando (pubblicato lo scorso 14 novembre e scaduto due giorni fa) è gestito dalla centrale unica di acquisti Empulia di Innovapuglia e prevede la realizzazione di tre aree attraverso l’impiego di strutture prefabbricate. Dalla consegna delle aree l’ospedale dovrà essere realizzato entro 45 giorni per vedere la luce a metà di gennaio.
Ma come si sono realizzate le trattative? La particolarità (alquanto singolare) è che la Protezione Civile regionale, si è seduta al tavolo con il consiglio d’amministrazione della Nuova Fiera del Levante srl. Eppure, si tratta della società che gestisce la parte della Fiera dedicata alle attività espositive. Quindi esiste un contratto di cessione delle aree finalizzato
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al solo uso di manifestazioni fieristiche (non certo la subconcessione per ospedali) e come tale dovrebbe essere prima essere autorizzata. È bene ricordare che la Fiera del Levante è di proprietà della Città Metropolitana, del Comune e della Camera di Commercio di Bari. Dall’Ente Fiera fanno sapere che non hanno ricevuto alcuna indicazione. Stessa cosa per Area Metropolitana e Comune di Bari, rappresentati da Antonio Decaro. «Allo stato attuale non abbiamo avuto comunicazioni ufficiali - afferma Decaro - aspettiamo di conoscere la situazione». Il progetto - negoziato con la Srl a fronte di un canone annuale - prevede l’assegnazione di tre padiglioni: quello dell’Agricoltura, lo Spazio 7 e il 9. Il tutto per una superficie coperta da 14 mila metri quadrati. Evidentemente il governatore della Puglia, Michele Emiliano, ha preso spunto dal suo collega leghista Attilio Fontana che a Milano in tempi di default ospedaliero aveva ripiegato sulla struttura in Fiera (e per questo è stato inondato di critiche soprattutto dalle formazioni politiche di centrosinistra).
Intanto, monta la polemica tra il deputato di FdI, Marcello
Gemmato, e l’assessore alla Sanità, Pier Luigi Lopalco. «Nonostante Emiliano avesse dichiarato (16 ottobre 2020) che le strutture sanitarie pugliesi a causa del forte incremento di contagi non erano più in grado di tracciare i soggetti positivi nei processi di contact tracing - attacca Gemmato -, la Regione non ha provveduto a formalizzare nessun contratto dei 133 previsti dall’ordinanza del Capo del Dipartimento della Protezione civile». La replica di Lopalco: «Sono stati assunti 61 sanitari (di cui 38 medici) e 21 amministrativi».
Marcello Gemmato Nessun contratto per i 133 annunciati dalla Regione