Corriere del Mezzogiorno (Puglia)
Una crisi virale di umanità
La pandemia sta segnando il nostro futuro e non solo sotto il profilo (drammatico) della salute e dell’incolumità fisica. L’emergenza ha accorciato il nostro respiro e prosciugato la nostra umanità. Non solo un’emergenza sanitaria, con i medici in prima linea ed il caos negli ospedali.
Non nascondiamolo: siamo più propensi ad ingannare gli altri, ad aggirarli, a vendicarci delle nostre paure e dell’incertezza sul futuro.
Basta osservare gli atteggiamenti, mutati e peggiorati, dall’inizio di questo Duemilaventi. Da una parte abbiamo riscoperto la “grande resilienza” di una fetta del popolo italiano, la generosità ed il coraggio di tanti (medici ed infermieri su tutti, gli eroi dei nostri giorni), e dall’altra un’anima aggressiva, senza scrupoli e pericolosamente irresponsabile.
Insomma, non siamo messi bene. Confermiamo che in emergenza c’è chi da il meglio di sé stesso e chi, purtroppo, il peggio.
Anche la politica fa la sua parte, tra chi ci governa ed amministra a livello locale, Puglia compresa naturalmente. Diffusa è la sensazione del caos, con in sindaci e i presidenti di Regione che sembrano pressoché costretti a sopperire alle incapacità del governo nazionale.
Lo scenario ci inquieta, la preoccupazione per i più fragili (bambini ed anziani) è talmente grande che ci accorcia il respiro. Stiamo resistendo, è vero, e probabilmente contro il virus riusciremo a spuntarla. Ma la crisi di umanità, quella, sembra stia vincendo senza che nessuno se ne accorga.