Corriere del Mezzogiorno (Puglia)
Diciotto giocatori positivi «Il Bisceglie senza calcio»
BISCEGLIE Meno di tredici calciatori disponibili, portiere compreso. Gran parte della squadra è ferma ai box per la positività al Covid 19. Dopo il rinvio della gara contro l’Avellino, il Bisceglie Calcio rischia di dover rinunciare anche al match contro la Paganese a causa del focolaio di contagi da Covid-19 sviluppatosi tra i tesserati. Attualmente sono diciotto i calciatori contagiati, prevalentemente asintomatici. La rosa dei disponibili è ridotta a sette: domenica prossima le porte dello stadio «Marcello Torre» di Pagani potrebbero rimanere chiuse, portando a cinque il numero delle gare consecutive rinviate per insufficienza di calciatori in condizioni di scendere in campo.
Quella sul Bisceglie, però, è la fotografia di un campionato che deve fare i conti con una incognita costante: se è vero che i giocatori agli ordini di mister Giovanni Bucaro potrebbero negativizzarsi nel giro di pochi giorni di distanza l’uno dall’altro, è anche vero che ciò che è accaduto ai nerazzurri potrebbe accadere all’avversario di turno, costringendo la Lega Pro ad ulteriori rinvii.
Si attende, dunque, il responso degli esami clinici per sapere se la società avrà a disposizione un numero di calciatori sufficienti ad affrontare la partita. Il sogno del Bisceglie, che aveva galvanizzato i tifosi con le sue eccellenti prestazioni ad inizio campionato, potrebbe essere sbiadito da una condizione che nulla ha a che vedere con la preparazione della squadra o con i risultati ottenuti sul campo.
Il presidente della società sportiva, Vincenzo Racanati, però, pensa positivo. Certo, non nasconde le difficoltà di una situazione tanto inedita quanto complessa, ma da buon tifoso ripone fiducia e speranza in quei ragazzi che
hanno fatto sognare gli appassionati dei colori nerazzurri. «I miei giocatori adesso stanno meglio - spiega il presidente -. Diversi si sono negativizzati e, dopo il via libera della Azienda sanitaria locale, saranno abili e arruolabili per domenica».
Certo, con quattro partite da recuperare e una quinta in forse, la situazione non appare certo ottimale. «Lo sappiamo - commenta Racanati -. Ma oramai siamo abituati, dal momento che siamo partiti in ritardo. Non sarà facile perché i giocatori negativizzati, dopo diversi giorni inattivi e isolati, non saranno in condizione. Ma sono certo che faranno del loro meglio».
Infine, c’è anche il problema degli allenamenti. «Si tornerà a giocare una gara ufficiale dopo quattro settimane di lontananza dai campi di gioco. Purtroppo è una situazione molto particolare da gestire. All’inizio non sarà facile per i motivi già evidenziati, ma piano piano ci rimetteremo in condizione», assicura il presidente.
❞ Certo, non sarà facile dopo 4 settimane senza giocare. Ma piano piano torneremo in condizione