Corriere del Mezzogiorno (Puglia)
I sindaci stremati «Ospedali in tilt, chiudiamo tutto»
La notizia della permanenza della Puglia in zona arancione non è stata accolta positivamente dai sindaci delle province di Foggia e della Bat. «Nei nostri ospedali la situazione è al collasso», dicono in coro. «L’ordinanza del ministro Speranza - sottolineano - rischia di pregiudicare una situazione già compromessa».
BARI «Andava presa una decisione drastica ma necessaria. Perché non si può più aspettare. Il sistema sanitario ed ospedaliero regionale sono al collasso». Così il presidente della Provincia di Foggia, Nicola Gatta, commenta la decisione del ministro della Salute Roberto Speranza che ieri con un’ordinanza ha detto no alla richiesta del governatore Emiliano di far diventare zona rossa la Bat e Foggia.
«La decisione del Governo di mantenere la zona arancione – ha proseguito il presidente Gatta - è una decisione che non è in linea con i dati dei positivi di tutta la regione. Non capisco perché siamo rimasti arancioni. Io avrei optato di fare, oggi zona rossa per avere un respiro nel periodo natalizio. Anche per dare un po’ di respiro alle attività commerciali».
Un decisione del Governo non gradita pure al sindaco di Foggia Franco Landella, passato alla Lega. «Io – ha detto ho sempre chiesto al governo regionale e a quello nazionale che la delimitazione della zona rossa debba avvenire città per città. Non si può tipizzare la zona rossa sull’intero territorio provinciale, dove ci sono centri del subappennino, come per esempio Volturara Appula, il paese del presidente del Consiglio Giuseppe Conte dove ci sono zero contagi». «Indipendentemente dal colore – ha concluso il sindaco di Foggia, Franco Landella mi auguro che ognuno faccia la propria parte, rispettando le regole ed avendo maggiore responsabilità».ù
Reazioni dure anche dalla Bat. «Incomprensibile» è l’aggettivo utilizzato dal presidente della provincia Bat, Bernardo Lodispoto nel commentare l’ordinanza del ministro della salute che inserisce la Puglia nelle zone «arancioni». «Eppure nell’incontro col presidente Emiliano i direttori delle Asl Bat e Foggia avevano formalizzato una relazione che evidenziava i presupposti per il riconoscimento di zona rossa sulla base dell’evoluzione dei contagi e l’assenza di posti letto negli ospedali», ha detto il presidente.
Una posizione strenuamente difesa dal sindaco di Barletta Cannito che aveva persino richiesto la zona rossa sino al 7 gennaio 2021. Fatto che, come riferito dallo stesso sindaco, avrebbe innescato malumore sfociato in minacce via social al suo indirizzo. E Angelantonio Angarano, sindaco di Bisceglie, città del primo ospedale Covid della Bat, ha definito la situazione «molto seria». Così ha concluso: «Prendiamo atto dell’ordinanza del ministro assunta sulla base di dati scientifici che restano la bussola per la gestione dell’emergenza. Restiamo zona arancione ma non dobbiamo dimenticare che nella Bat la situazione resta molto seria con un alto numero di contagi».