Corriere del Mezzogiorno (Puglia)
Sulla giunta venti di bufera Procacci: chi critica, sbaglia
BARI L’ex parlamentare Giovanni Procacci, consigliere politico di Emiliano, dice di non aver inciso per nulla sulla composizione della nuova giunta regionale. Di certo conosce i motivi che sono alla base della scelte del governatore.
Quattro assessori a Lecce, tre a Bari, nulla a Brindisi e Bat. Riesce a spiegare lo squilibrio geografico che molti lamentano?
«La Regione non è una federazione delle Province pugliesi. Quando il presidente nomina la giunta considera certamente gli aspetti territoriali, ma questi non sono un fattore determinante. Gli assessori di Lecce sono stati scelti non perché salentini ma per ragioni che hanno a che fare con l’equilibrio tra forze politiche. E, non va trascurato, con la competenza degli stessi assessori. Lopalco che è brindisino o Bray leccese non sono stati scelti perché legati al loro territorio di origine».
A proposito di equilibrio tra forze politiche: il Pd sembra sacrificato.
«Non sono d’accordo. Lo stesso Emiliano ha detto che la presidenza del Consiglio è in predicato di essere attribuita ad una donna, un’esponente del Pd. Se così sarà, su undici postazioni di vertice, al Pd ne toccheranno quattro. Non poche».
Un criterio certamente disatteso, rispetto agli annunci, è quello della parità di genere. Emiliano parlava di una giunta con 5 uomini e 5 donne.
«Emiliano aveva espresso questo intendimento prima della proclamazione degli eletti. In un primo momento si prevedeva una presenza più marcata di donne (una in più,ndr) nell’unico partito di centrosinistra che le aveva elette, il Pd. Inoltre si prefigurava una diversa distribuzione delle forze tra i gruppi. Meno donne elette e il maggior peso assegnato a gruppi diversi dal Pd ha portato a limare quell’intendimento iniziale. Poi va considerato che accanto all’equilibrio di genere, si deve pure considerare la qualificazione dei componenti della giunta».
Ora le donne sono due, tre se arrivasse l’assessora grillina. Si preannunciano ricorsi.
«Se non arrivasse la grillina, l’assessore sarebbe comunque una donna, del Pd. Tre in giunta più la prevedibile presidenza del consiglio, prima volta in Puglia, significa quattro postazioni su 11 ricoperte da donne. Se non ci fosse stato quell’intendimento iniziale di Emiliano, staremmo a celebrare l’evento. Lei parla di ricorsi: al governo nazionale ci sono 7 ministre su 24. Si vuole fare un ricorso anche su questo»?
In giunta due indagati: Anita Maurodinoia e Donato Pentassuglia. Un problema? Per i 5 Stelle lo è.
«Sono situazioni che riguardano vicende di 10 anni fa o più e che non arrivano a definizione da parte della magistratura. Invito a tenere sempre a mente il principio costituzionale secondo cui ognuno è innocente fino a sentenza irrevocabile. Diversamente si priverebbero le persone dei loro diritti politici: non si può tenere congelate le persone nella loro condizione di indagati per un tempo indefinito».
❞ Gli indagati Non si può tenere una persona congelata nel ruolo di indagato