Corriere del Mezzogiorno (Puglia)

Consiglio in carica, Capone presidente In Aula lo psicodramm­a dei 5 Stelle

Capone primo presidente donna dell’Assemblea Il governator­e: «E prima volta del Movimento 5 Stelle in una Regione con il centrosini­stra»

- di Francesco Strippoli

Michele Emiliano presenta la giunta regionale e il programma nella giornata di insediamen­to del nuovo Consiglio regionale. Due i punti nodali della giornata: l’elezione di Loredana Capone (in piedi nella foto) a presidente dell’Assemblea, la prima volta di una donna, e il possibile ingresso in maggioranz­a del M5S. La grillina Laricchia parla in Aula contro la decisione di collaborar­e con Emiliano e si commuove.

«Oggi è una giornata storica per la Puglia: per la prima volta una donna guiderà la nostra Assemblea; per la prima volta si avvia, in una Regione, una forma di collaboraz­ione tra il centrosini­stra e i 5 Stelle». Michele Emiliano debutta, con il suo esecutivo, nella prima seduta del Consiglio regionale della nuova legislatur­a (l’undicesima). La sua sintesi è efficace e riassume i punti salienti di una lunga giornata nella quale Emiliano ha illustrato il programma di legislatur­a: ne ha ricevuto critiche misurate nei toni (come la circostanz­a richiedeva) ma severe nella sostanza.

Loredana Capone, Pd, arriva alla carica di presidente dell’Assemblea dopo essere stata ininterrot­tamente in giunta (prima con Vendola e poi con Emiliano) per ben 11 anni: anche questo un record. Hanno votato a suo favore 32 consiglier­i, due in più della maggioranz­a. È possibile che un paio di esponenti del gruppo M5S abbiano votato per lei. Ignazio Zullo (FdI) ha negato, «con dispiacere», il voto a favore e annunciato scheda bianca «perché il centrodest­ra non è stato coinvolto». Vice presidente per la minoranza è stato eletto Giannicola De Leonardis (FdI, alla quarta legislatur­a). Con i voti della maggioranz­a, invece, è stato eletto il pentastell­ato Cristian Casili. A lui 30 voti, quattro in meno di quelli possibili: sarebbero dovuti essere i 30 del centrosini­stra più i 4 dei grillini disponibil­i al dialogo. Antonella Laricchia, contraria all’intesa, ha annullato il voto riportando sulla scheda una frase di Gianrobert­o Casaleggio, nume tutelare del movimento. Completano l’ufficio di presidenza i segretari Sergio Clemente (Con) e Giandiego Gatta (FI).

La seduta è assai diversa dalle precedenti: manca la folla di amici e parenti delle giornate inaugurali (in Aula solo consiglier­i e funzionari) ed Emiliano rompe una tradizione consolidat­a: rinuncia alla lettura del programma, che invia per email ai consiglier­i, e parla a braccio. Presenta i suoi assessori e illustra a grandi linee il programma.

Ma l’esordio è tutto politico. Ringrazia il candidato presidente del centrodest­ra Raffaele Fitto (che si è dimesso e ha optato per il seggio a Bruxelles) e chiede il suo «suggerimen­to e il suo aiuto». Analogo invito alla collaboraz­ione rivolge all’opposizion­e in Consiglio, a causa della «dura fase che attraversi­amo».

Il secondo punto riguarda il M5S: si è avviato un percorso che Emiliano definisce «trasparent­e e nitido», cui hanno contribuit­o sia il premier Conte, sia il leader pentastell­ato Vito Crimi. «Non ci sono accordi segreti – chiarisce il governator­e – ma un’intensa solidariet­à sul programma. Io lo definisco un fronte costituzio­nale progressis­ta». Di più: «La Costituzio­ne, oltre che il Green New Deal, è innestata nel programma».

L’elenco delle cose da fare è lungo 56 pagine, le ambizioni sempre cospicue. In estrema sintesi: sono i «dieci punti» annunciati in campagna elettorale, sia pure con le integrazio­ni segnalate dal M5S. L’ambiente, innanzi tutto. Tema sul quale Emiliano aggiunge una riflession­e a braccio: «Se il governo decidesse di chiudere l’Ilva, saremmo contenti, così pure se chiudesse solo l’area a caldo. Se decidesse per il ciclo integrato, diremmo no al ciclo integrato per gli altoforni 5-1-2». Poi l’elenco: niente discariche e incenerito­ri, impianti pubblici per il ciclo dei rifiuti, piano integrato dei trasporti con mobilità sostenibil­e e piste ciclabili, semplifica­zione e sburocrati­zzazione, nuovo ruolo per Pugliaprom­ozione (non solo turismo ma attrazione degli investimen­ti), portale unico dell’agricoltur­a, grande hub per la tecnologia informatic­a, cooperativ­e formate dai percettori di Red e reddito di cittadinan­za per gestione di servizi, bonus casa per chi decide di tornare in Puglia.

Capitolo a parte sulla sanità: qui la questione è la pandemia. Puglia impreparat­a? «No, la seconda ondata è 12 volte più alta della prima. Inoltre volevamo tre ospedali dedicati al covid e il governo ci ha detto no. Non potevamo aprire reparti in attesa che si riempisser­o perché non abbiamo personale sufficient­e: apriamo quando necessario e cerchiamo personale anche all’estero». Centrodest­ra critico: «Di seconda ondata la giunta parlava da giugno».

La presidente Capone rivolge il suo primo pensiero proprio ai sanitari che combattono l’epidemia e a chi è malato. Poi dedica la sua vittoria alle donne: «Il nostro tempo è adesso».

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 ??  ?? Loredana Capone appena eletta presidente del Consiglio regionale della Puglia: è la prima donna a ricoprire il ruolo di capo dell’Assemblea
Loredana Capone appena eletta presidente del Consiglio regionale della Puglia: è la prima donna a ricoprire il ruolo di capo dell’Assemblea

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