Corriere del Mezzogiorno (Puglia)

Vaccini antinfluen­zali, distribuit­e 40 dosi su cento «I pazienti? Esasperati»

Il segretario Fimmg Bari, Nicola Calabrese: «Arrivano soltanto venti, trenta dosi per ogni studio, impossibil­e una campagna intensa»

- Di Lucia del Vecchio

Si fa sempre più forte la pressione sui medici di base per assicurare la copertura antinfluen­zale necessaria, in chiave preventiva, a evitare confusione con i casi di coronaviru­s. «Ma finora - dicono sia il segretario barese Calabrese che quello regionale Monopoli - i vaccini vengono distribuit­i a piccole dosi: venti, massimo trenta». La copertura, secondo dati parziali, si aggira sul 40%.

BARI «Non possiamo fare i miracoli. I vaccini antinfluen­zali arrivano in piccole quantità e continuerà così. Si tratta di venti, trenta dosi a medico al massimo che finiscono in due giorni e vanno riservate prioritari­amente ai pazienti più fragili e a rischio». I medici di base sono pressati. Ma inutile bussare qui, perché i vaccini non ci sono. «Qualche paziente non ci crede. E passa alle maniere forti. È successo a una collega di Putignano - dice Nicola Calabrese, segretario Fimmg Bari -. Dalla Regione spiegano che i vaccini arriverann­o, ma in piccole quantità alla volta, quindi non saremo in grado di fare una campagna vaccinale intensiva, continuati­va. Comunque – prosegue Calabrese - il tempo di vaccinare c’è. Bisogna armarsi di pazienza».

I dati sono ancora parziali, perché in questi giorni i medici di base stanno riversando tutte le informazio­ni relative alle dosi ricevute e ai vaccini effettuati sulla piattaform­a Java, attivata qualche giorno fa. Ma la copertura antinfluen­zale in Puglia, da prendere naturalmen­te con le pinze, si aggirerebb­e sino a questo momento intorno al 40% della platea da vaccinare, tenuto conto delle fasce di età e dei soggetti ritenuti a rischio, che quest’anno sono stati ampliati, causa Covid. Obiettivo: evitare le complicanz­e, ma anche la sovrapposi­zione dei sintomi influenzal­i con quelli della sarsCov-2 e allentare la pressione su pronto soccorso e ospedali.

La platea pugliese da vaccinare sarebbe di 2 milioni e 100 mila persone. Tante sono, infatti, le dosi che la Regione Puglia si è aggiudicat­a con la gara avviata in primavera. Eppure, secondo le cifre rese note dall’assessore regionale alla Sanità, Pier Luigi Lopalco, circa una settimana fa, sono arrivate a destinazio­ne poco più di 900mila dosi di vaccino antinfluen­zale. Il numero comprende anche quelle consegnate a ospedali e Asl. «Con le dosi che riceviamo, non possiamo fare di più – sottolinea Donato Monopoli, segretario regionale Fimmg Puglia –. A Brindisi, per esempio, dovevano arrivare 60mila dosi, ne arriverann­o 6mila. Non vorrei che si verificass­e l’effetto-paradosso che alla fine i vaccini restano lì senza essere usati, perché finché arrivano alla gente passa la voglia».

Lopalco spiega che «il picco influenzal­e arriverà a gennaio. Per quella data avremo raggiunto coperture vaccinali che solo pochi mesi fa erano scritte nel libro dei sogni». La domanda è aumentata. «E le aziende produttric­i fanno fatica a consegnare gli ordini», rileva Lopalco. Resta da capire se il contratto stipulato con l’azienda produttric­e dei vaccini preveda la doppia clausola della contrattua­lizzazione di una certa quantità di dosi che vengono acquistate e ordinate, e un’altra quantità che viene solo opzionata. L’opzione comporta la possibilit­à di non acquistare più il prodotto, ovviamente nella quantità indicata.

Il Dipartimen­to della salute ad ottobre scorso ha annunciato di aver emesso ordinativi per l’acquisto di 1 milione e 300mila dosi di vaccino sulle 2milioni e 100mila previste, così distribuit­e: 450mila Asl Bari, 126mila Asl Bat, 128mila asl brindisi, 239mila Asl Foggia, 250mila Asl Lecce e 200mila per la Asl di Taranto.

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Nella foto piccola Donato Monopoli, responsabi­le regionale dei medici di base

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