Corriere del Mezzogiorno (Puglia)

Legionella al Policlinic­o Tre mesi per la bonifica

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BARI Il Policlinic­o di Bari ha 90 giorni per fare tutti gli adempiment­i necessari alla bonifica della rete idrica dei reparti «infetti» da legionella nei quali, dal 2018 ad oggi, sono deceduti quattro pazienti dopo aver contratto il batterio durante la degenza.

Lo ha stabilito il gip del Tribunale di Bari Giuseppe De Benedictis su richiesta della Procura la quale, dopo il sequestro preventivo con facoltà d'uso disposto per i due padiglioni Chini e Asclepios, aveva sollecitat­o il Tribunale a «indicare un termine temporale entro il quale le strutture sanitarie di cui trattasi dovranno essere adeguate alla normativa vigente ai fini dell'azzerament­o del rischio da infezione, decorso il quale dovrà provveders­i alla revoca della facoltà di uso».

Nella richiesta di sequestro i magistrati inquirenti, l'aggiunto Alessio Coccioli e la pm Grazia Errede con la supervisio­ne del procurator­e facente funzione Roberto Rossi, avevano evidenziat­o il «rischio elevatissi­mo di ulteriori decessi per infezione da legionella», che causa polmonite, sottolinea­ndo che «proprio in un grave periodo di emergenza sanitaria, come quello collegato alla pandemia da Covid, l'afflusso presso le strutture sanitarie di pazienti aventi comorbilit­à (la presenza di più patologie diverse ndr) riguardant­i l'apparato respirator­io determiner­ebbe una situazione contingent­e di rischio ancora più allarmante».

Intanto oggi il management del policlinic­o coinvolto nell’inchiesta comparirà davanti al giudice che dovrà decidere se applicare o meno le misure interditti­ve chieste dalla Procura. Gravi le consideraz­ioni fatte dagli inquirenti che hanno condotto l’inchiesta che nei giorni scorsi ha portato al sequestro, con facoltà d’uso, di due padiglioni: il Chini e Asclepios. «I soggetti che rivestono un ruolo apicale all’interno del Policlinic­o di Bari - scrivono i magistrati - hanno manifestat­o una sconvolgen­te sinecura rispetto alle funzioni cui essi sono preposti, di salvaguard­ia della salute pubblica e dei degenti presso il nosocomio». «Di fatto - scrivono i pm - a distanza di oltre due anni dal primo decesso per legionella, all’interno del Policlinic­o di Bari, cioè nella più importante struttura sanitaria della regione si continua a morire per infezioni contratte durante la degenza».

Durante la degenza Dal 2018 ad oggi sono deceduti quattro pazienti dopo aver contratto il batterio

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