Corriere del Mezzogiorno (Puglia)
L’intervento del prefetto sblocca l’ospedale in Fiera
Alla fine i timori espressi sull’accordo lampo finalizzato all’utilizzo dei padiglioni della Fiera del Levante (da trasformare in ospedale d’emergenza) non erano infondati. Tanto che dopo giorni di trattative (tra Protezione Civile ed Ente Fiera) si è trovata una soluzione che “sconfessa” la negoziazione privatistica con la Nuova Fiera del Levante srl (soggetto gestore di parte del quartiere ma con il vincolo di organizzare attività espositiva). Così la prefetta di Bari, Antonella Bellomo, ha disposto la «requisizione d’uso temporanea» di alcuni immobili in favore della Protezione civile regionale e del Policlinico. «Serviranno ad allestire, con apposita struttura temporanea - si legge nel decreto - spazi per l’aumento di posti letto, nel numero di 160, da destinare al trattamento in terapia intensiva di pazienti positivi al Covid. Il provvedimento è immediatamente efficace e avrà durata fino al termine dello stato di emergenza sanitaria, attualmente fissato al 31 gennaio 2021 e comunque per l’ulteriore eventuale periodo di proroga».
In definitiva, l’idea di sfruttare la Fiera di Bari per tentare di governare una situazione sanitaria oramai fuori controllo era stata lanciata dalla stessa Regione tramite la Protezione civile. Fatto il bando (aggiudicato a 8,5 milioni) si era proceduto con un confronto che ha tenuto fuori l’Ente fieristico, il soggetto che è proprietario di tutta la struttura. Il punto è che su quei padiglioni esiste un vincolo di destinazione d’uso e “concederli” subito per altri scopi senza un via libera amministrativo sarebbe risultato molto rischioso visti i tempi stretti di una procedure d’urgenza. Quindi si è scelta l’opzione prevista dall’articolo 122 del decreto “Cura Italia” che recita: «Il Commissario dispone, anche per il tramite del Capo del Dipartimento della protezione civile e, ove necessario, del prefetto territorialmente competente... la requisizione di beni mobili, mobili registrati e immobili, anche avvalendosi dei prefetti territorialmente competenti». Ora resta solo da comprendere come andare avanti dopo lo stop all stato di emergenza.