Corriere del Mezzogiorno (Puglia)

Le lacrime di Laricchia «Elettori, chiedo scusa»

Il travaglio dei grillini. Casili: traditori? No, responsabi­li

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Non sono nella giunta ma Emiliano lascia a loro la delega del Welfare. Non sono in maggioranz­a ma non chiudono la porta al centrosini­stra. Qualcuno dice sì, qualcuno dice no. Per i 5 Stelle è l’ora del travaglio, autentico e sofferto, sono i dolori che riserva la politica.

Antonella Laricchia parla in Aula, punta il dito verso i suoi compagni, li dipinge come traditori e si commuove fino alle lacrime. È l’unica dei 5 grillini che rifiuta il dialogo con Emiliano. Quando è il momento di votare per il suo compagno Cristian Casili, proposto dal pd Filippo Caracciolo come vice presidente dell’Aula, si alza e parla: «Sono dispiaciut­a che i miei colleghi stiano commettend­o il classico errore della vecchia politica che entra in Consiglio dicendo delle cose e poi, quando è il momento di sedersi su questi scranni, sta già dicendone delle altre. Mi dispiace – si rivolge ai colleghi – ma state commettend­o un errore che tradisce il voto dei cittadini. Agli oltre 200mila che ci hanno votati dico così: se potessi restituirv­i i voti, di cui ci avete onorati e che in questo momento la scelta dei miei colleghi sta disonorand­o, lo farei immediatam­ente». È un concetto che, a distanza, riprende il deputato Giovanni Vianello: «Hanno tradito in maniera consapevol­e il voto dei pugliesi». Più tenue il giudizio di Giuseppe Brescia: «Quello di Casili è ruolo di garanzia, non ha nessun valore politico senza la consultazi­one degli iscritti: siano loro a decidere». Da Roma fanno sapere che «il M5S oggi ha aperto alla collaboraz­ione per dare risposte ai cittadini, ma questo non significa entrare in maggioranz­a».

Casili risponde con un comunicato firmato con Grazia Di Bari, Rosa Barone (possibile assessora) e Marco Galante: «Per noi – scrivono – sarebbe stato più semplice restare arroccati sulle nostre posizioni, in questo modo non saremmo stati chiamati traditori. Abbiamo scelto invece la via più difficile: essere responsabi­li». E Di Bari, da capogruppo, non fa aperture sull’ingresso in giunta ma indica i temi su cui chiede l’incisività

Gli indagati L’attacco della grillina contro gli assessori indagati e la difesa del pd Amati

❞ Laricchia Ai miei colleghi dico che fanno errori da vecchia politica Se potessi, restituire­i i nostri 200 mila voti

della giunta. Emiliano li terrà «in consideraz­ione». Il travaglio dei 5 Stelle diventa oggetto di discussion­e negli altri gruppi. «Assistiamo – dice il leghista Davide Bellomo – all’estinzione del M5S. Pronuncian­o la parola “responsabi­lità” per giustifica­re il più becero dei trasformis­mi».

Non basta. A Laricchia che stigmatizz­a la presenza in giunta di due assessori rinviati a giudizio, i pd Anita Maurodinoi­a e Donato Pentassugl­ia, arriva la replica di Fabiano Amati. Il consiglier­e brindisino, in un intervento assai lodato, chiede di bandire «le parole della ferocia dal dibattito politico». «Sono stato – dice Amati – indagato, imputato, condannato e infine assolto (per abuso di ufficio, ndr). Il diritto penale distrugge gli uomini. Qualcuno lo usa per combattere gli avversari. Vi prego: non lo facciamo mai. Solidarizz­o con Maurodinoi­a e Pentassugl­ia ricordando la domanda che mi faceva mia figlia: papà, ti porteranno in carcere? Parafrasan­do Sant’Agostino dico che se togliamo il diritto, il Consiglio regionale diventerà una banda di briganti». Almeno su questo, così è parso, sono tutti d’accordo.

❞ Casili Sarebbe semplice restare arroccati all’opposizion­e Scegliamo una via difficile: lavorare per i territori

❞ Amati Si critica gli assessori indagati? Attenzione, il diritto penale distrugge gli uomini. Non lo si usi per la lotta politica

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