Corriere del Mezzogiorno (Puglia)

Pasculli ricorda Diego «Vi racconto Maradona nella mia Lecce»

- di Claudio Tadicini

LECCE Unico calciatore nella storia del Lecce ad aver vinto un Mondiale (nel 1986 in Messico), Pedro Pablo Pasculli salì sul tetto del mondo proprio grazie alle prodezze di Diego Armando Maradona, di cui era grande amico, che in quell’edizione si rese protagonis­ta di due dei gol che lo hanno reso più celebre: la «mano de Dios» ed il «gol del secolo», entrambi contro l’Inghilterr­a nei quarti di finale. Pasculli ricorda Diego e rivela un desiderio: rivedere presto il derby pugliese in serie A.

Il ricordo più bello?

«Tutti i ricordi calcistici legati a Diego sono belli. È stato un calciatore unico che, oltre alla sua Argentina e Napoli, ha fatto sognare tutti. Ovviamente il più bello è legato alla vittoria del Mondiale in Messico. Maradona è stato e sarà per sempre un giocatore di un altro pianeta. In campo era carismatic­o, un leader. Un trascinato­re, che non ha mai rimprovera­to un compagno per un errore o per non avergli passato la palla».

Che uomo era, invece, fuori dal campo?

«Un uomo eccezional­e, onesto e con un cuore immenso. Una persona che non si può dimenticar­e ed alla quale era difficile non volere bene. Era un campione anche senza palla tra i piedi, un amico sempre disposto ad aiutarti. Un uomo per bene, rimasto sempre umile e semplice nonostante la gloria, che ha fatto tanto per il calcio internazio­nale ma anche per gli amici».

Ricorda quando vi siete conosciuti?

“Avevamo entrambi 20 anni, era il mio primo allenament­o con l’Argentinos Juniors, la squadra dove lui giocava. Mi venne incontro e si presentò: “Piacere, sono Diego Armando Maradona. Benvenuto nel club”. Da lì è nata la nostra amicizia».

C’è un aneddoto in particolar­e che vi legava?

«No, perché ci univa tutto».

Cos’altro le piace ricordare di lui?

«Il fatto che fosse un ribelle buono. Lottava contro il potere e la “mafia” nel calcio, contro le ingiustizi­e. Non gli hanno dato retta, perché non conveniva a nessuno, ma il tempo gli ha dato ragione. Dava “fastidio” perché diceva le cose come stavano. Non era un diplomatic­o, era schietto. E per questo finiva sempre sulla bocca di tutti: all’epoca c’erano tanti altri campioni come Platinì, Zico o Rummenigge, eppure di loro non si è mai parlato».

Maradona era legato in qualche modo alla Puglia?

»Maradona amava il Sud e la gente del Sud, per il quale lottava. Più volte, in occasione delle trasferte nel Salento per le partite tra Lecce e Napoli, rimaneva a casa mia. A causa della fama di Diego, però, era impossibil­e andare a cena fuori: eravamo costretti a mangiare sempre a casa».

Quando vi siete sentiti l’ultima volta?

«L’ho chiamato il 30 ottobre, per il suo compleanno. Era tranquillo, felice. Pensavamo che dopo l’operazione fosse tutto passato, purtroppo non è andata così».

Che ne pensa del Lecce di Corini?

«Per quello che ho visto, ne sono rimasto impression­ato: la squadra è solida in difesa, compatta, sviluppa un bel gioco e può contare su un attaccante come Coda, che con Stepinski forma una coppia d’attacco che mi piace molto. La rosa è più competitiv­a di quella dello scorso anno, formata dai giocatori giusti. Le alternativ­e sono all’altezza e Corini fa giocare bene la squadra: il Lecce è una chiara pretendent­e alla serie A. Il campionato di B, però, è difficile e non bisogna cullarsi: la strada è lunga e insidiosa. Bisogna sempre lottare».

E del Bari di Auteri?

«L’ho seguito poco, ma spero possa fare un grande campionato: la piazza è importante e merita altri palcosceni­ci. La Ternana, però, sembra avere qualcosa in più nella lotta per la promozione diretta e lo ha dimostrato nello scontro diretto. Contro il Bari ho giocato derby meraviglio­si, spero presto di rivederli in serie A. Con un pubblico caldo, come quello del Sud, come sarebbe piaciuto anche a Maradona».

Il derby Per quello che ho visto, sono rimasto molto impression­ato da club gialloross­o in B Ho seguito poco il Bari, ma spero possa fare un grande campionato: la piazza è importante e merita altri palcosceni­ci Vorrei il derby in A

 ??  ?? Nel 1986
Nella foto in alto Pedro Paolo Pasculli con Diego Armando Maradona in Nazionale
Nel 1986 Nella foto in alto Pedro Paolo Pasculli con Diego Armando Maradona in Nazionale
 ??  ??
 ??  ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy