Corriere del Mezzogiorno (Puglia)
Polvere di Cinque Stelle sulla Regione Barone: «Laricchia ci ha mancato di rispetto»
Il M5S sempre più diviso La consigliera scelta da Emiliano non ci sta: «Non ho tradito»
«Èvenuta meno una forma di rispetto nei nostri confronti». Così la grillina Rosa Barone, scelta da Emiliano come assessore regionale al Welfare, commenta le lacrime di Antonella Laricchia nell’aula consiliare. «Non è stata una bella pagina», aggiunge mentre Di Battista attacca Crimi.
BARI Il giorno dopo l’elezione del pentastellato Cristian Casili alla vice presidenza del Consiglio regionale, con i voti del centrosinistra di Michele Emiliano, si consuma tra precisazioni in vista del voto sulla piattaforma Rousseau, risentimenti e recriminazioni. Il capo politico del M5S, Vito Crimi si sbraccia per giustificare la corsa in discesa verso l’ingresso nella giunta pugliese della pentastellata Rosa Barone, in pole per la casella del Welfare lasciata apposta in caldo dal governatore. «Il M5s non è entrato nella nuova giunta guidata da Michele Emiliano e non fa parte delle forze che governano la Regione – scrive Crimi su facebook - i nostri 4 consiglieri in Puglia hanno scelto di non arroccarsi sui soli interessi del M5s, ma di incidere per il bene di tutti i pugliesi». Nello stesso tempo la consigliera Barone non manda giù gli attacchi della collega di partito, Antonella Laricchia che in aula ha accusato di «alto tradimento» i quattro consiglieri pentastellati favorevoli ad un accordo con Emiliano.
«Non credo l’aula consiliare alla prima seduta fosse il luogo opportuno e giusto per attaccarci come ha fatto Antonella – spiega Barone –. È venuta meno, a mio avviso, una forma di rispetto nei nostri confronti. Il nostro atteggiamento, nei mesi scorsi, è sempre stato improntato al massimo rispetto del conte fronto interno, senza sventolare anche le diversità di vedute in pubblica piazza. Insomma - prosegue la consigliera - non è stata una bella pagina». Barone rivela qualche retroscena. «Tra l’altro – dice - Antonella non ha voluto partecipare al nostro primo incontro con Emiliano. Sul secondo non è stata informata proprio per questo, perché aveva rifiutato ogni apertura. Ma le abbiamo anche chiesto scusa, nonostanfosse chiara la sua indisponibilità a partecipare».
Barone non ci sta a passare per “traditrice” della patria a cinque stelle e spiega: «Senza il voto sulla piattaforma Rousseau mi tiro indietro. Questo è certo. E se il voto della base fosse contrario, è chiaro che anche Cristian lascerebbe la vicepresidenza del Consiglio regionale». Sulla maggioranza di centrosinistra che vira ormai vistosamente al giallovando
❞ Antonella Laricchia I miei colleghi stanno commettendo il più grave errore della vecchia politica
rosso sul modello del governo nazionale, esattamente come era nei piani del governatore, Barone tiene a precisare che «il voto su Rousseau non è fine a se stesso. Riguarda temi e tempi per realizzarli. Non ci interessano le poltrone – si sfoga Barone – personalmente sono già consigliera regionale e non guadagnerei certo di più andando a fare l’assessore. Non è una questione personale, ma la voglia di fare qualcosa di buono per il territorio proa incidere nelle scelte di governo».
Barone non rinnega la campagna elettorale di questa estate prima del voto di fine settembre. «Le critiche restano tutte – sottolinea la consigliera – ma la proposta di Emiliano è rivolta al Movimento, non ai singoli portavoce. Tanto che noi siamo e restiamo nel Movimento, di cui abbiamo il pieno appoggio. Comprendo l’amarezza di Alessandro (Di Battista, ndr) e rispetto quello che dice. Ma anche la nostra buona fede deve essere rispettata. Del resto – prosegue Barone – cinque anni di opposizione l’abbiamo fatta, anche molto bene. Ma che ci hanno portato? A perdere 8 punti percentuali e tre consiglieri regionali. Abbiamo il dovere di provare a fare altro».
❞ Rosa Barone Non credo che l’aula consiliare fosse il luogo opportuno per attaccarci