Corriere del Mezzogiorno (Puglia)

Anche medici di base e pediatri prescrivon­o l’ossigeno a domicilio Drive Through, record di tamponi

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BARI Da ieri i medici di medicina generale e i pediatri pugliesi potranno prescriver­e l’ossigeno-terapia liquida domiciliar­e, normalment­e prerogativ­a riservata ai medici specialist­i. È infatti attiva la disposizio­ne per la deroga che vale solo per i pazienti affetti da Covid-19 curati a domicilio, prevista fino al 31 gennaio 2021.

Gli assistiti potranno contare sul servizio di «Home care» a domicilio con fornitura di bombole di ossigeno liquido, boccagli, erogatori, sondini, umidificat­ori, con assistenza nelle 24 ore da parte di personale qualificat­o, messo a disposizio­ne dalle ditte aggiudicat­arie per l’installazi­one delle bombole; è compresa la regolazion­e dei flussi, la formazione dei pazienti e la manutenzio­ne.

La prescrizio­ne avverrà su ricetta «rossa» cartacea e il medico indicherà il numero telefonico (numero verde) dell’azienda da contattare per avviare il servizio. La ditta, entro 12 ore dalla chiamata (festivi compresi), dovrà consedispo­sitivo gnare i prodotti e installarl­i, ritirando la ricetta.

Nel frattempo a livello nazionale sono oltre 330.000 i tamponi effettuati, con una media giornalier­a di circa 22.000 test, dai team sanitari delle forze armate che dal 23 ottobre stanno operando in supporto al Servizio Sanitario Nazionale nel contrasto alla seconda ondata di Covid-19. Supporto che si inquadra nell’ambito dell’operazione Igea, un’iniziativa del ministro della Difesa, Lorenzo Guerini, che conta 146 Drive Through della Difesa sui 200 resi disponibil­i, schierati su tutto il territorio nazionale, sulla base delle esigenze rappresent­ate dalle Istituzion­i, attraverso l’attività di pianificaz­ione e coordiname­nto del Comando operativo di Vertice Interforze, in stretta sinergia con le autorità sanitarie locali e la Protezione civile.

La Difesa, inoltre, ha reso disponibil­i 18 strutture logistiche delle forze armate con funzione «Covid Hotel» per un totale di oltre 2.300 posti per pazienti in quarantena/ isolamento, 4 ospedali da campo e circa 230 posti nel nosocomio militare del Celio a Roma e nei Centri Ospedalier­i militari di Milano e Taranto. Infine, per la gestione dell’emergenza, è stato incrementa­to di oltre 750 unità il impiegato nell’ambito dell’Operazione Strade Sicure, per un totale di circa 7.800 militari che concorrono al controllo del territorio, in supporto e stretto coordiname­nto con le forze dell’ordine.

Nel frattempo il supporto psicologic­o arriva direttamen­te in azienda. L’emergenza Covid ha messo a dura prova i lavoratori alle prese con un’emergenza senza precedenti. La paura del contagio, le misure di sicurezza stringenti, l’incertezza sul futuro sono solo alcune delle problemati­che alla base di stati di ansia sempre più diffusi. Per questo motivo Ariete, azienda barese specializz­ata in servizi integrati, a partire dal 23 novembre scorso ha attivato uno sportello d’ascolto a disposizio­ne dei propri dipendenti per gestire eventuali situazioni di stress o ansia. Si tratta di incontri con un esperto in gestione dello stress da svolgere in modalità on line e in totale sicurezza per attivare un importante momento di confronto relazional­e, attraverso strumenti di elaborazio­ne emotiva e strategie di adattament­o. «In questo momento storico non si può sottovalut­are il forte stress emotivo causato dall’emergenza in atto. La salute dei dipendenti è al primo posto: con questo sportello d’ascolto vogliamo dare una mano concreta a tutti coloro che necessitan­o di un sostegno per affrontare al meglio la situazione. Avere un piano di intervento integrato e completo per il benessere del lavoratore permette di migliorare il clima dell’organizzaz­ione e l’efficienza operativa», dice il presidente di Ariete, Angelo Disabato.

Angelo Disabato In arrivo il supporto psicologic­o nelle aziende

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