Corriere del Mezzogiorno (Puglia)

Infezioni e decessi, cresce la paura «Stop agli eventi di Natale, devolvo i fondi per i più fragili»

- Luca Pernice

FOGGIA Ieri in provincia di Foggia sono stati registrati 345 casi e 10 decessi. E a Foggia il sindaco Franco Landella ha annunciato lo stop agli eventi di Natale, devolvendo i fondi ai più fragili. Dice: «Da quando sono sindaco ho sempre celebrato con entusiasmo la tradizione cittadina di vivere dicembre come un mese di grande festa, con numerose iniziative culturali e ricreative. Ogni Natale festeggiat­o anche con tante colorate luminarie. Quest’anno, tuttavia, a causa dell’emergenza epidemiolo­gica e alla luce dei conseguent­i divieti di assembrame­nti, ho deciso di rinunciare non solo agli eventi tipici del Natale, ma anche alle imponenti luminarie».

Niente luminarie?

«Le luminarie ci saranno ma, in forma ridotta. In questo difficile momento storico ritengo prioritari­o pensare alle famiglie più sfortunate e bisognose».

Cosa farete?

«Abbiamo deciso di destinare i risparmi derivanti dai mancati eventi natalizi e dalle ridotte luminarie per la

città, alle famiglie più bisognose e in difficoltà, che non possono garantire ai propri figli neanche il diritto allo studio, non avendo i mezzi sufficient­i ad acquistare tablet o computer».

Avete già ipotizzato quanto risparmier­ete?

«Con il taglio degli eventi e una riduzione sulle luminarie risparmier­emo circa 100 mila euro che andranno ai nuclei familiari più fragili. Famiglie che ci saranno segnalate direttamen­te dagli istituti scolastici della città. Queste somme si aggiungono alle altre già stanziate dal nostro Comune a sostegno della didattica a distanza e del diritto allo studio, con l’acquisto e fornitura di sim card e tablet».

Dunque un Natale diverso dai precedenti?

«Non poteva essere diversamen­te considerat­o quello che la nostra città, l’Italia sta passando. Questo sarà un Natale diverso da tutti gli altri, all’insegna della sobrietà, ma con un grande spirito di solidariet­à».

In questo difficile momento storico prioritari­o pensare alle famiglie più sfortunate e bisognose

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