Corriere del Mezzogiorno (Puglia)

Sconti e consegne a casa Ma le misure anti-Covid bloccano il Black Friday

- Francesco Petruzzell­i

BARI Nel paniere da periodo Covid finiscono anche le mascherine, le creme idranti, i pezzi di ricambio per l’auto e le crociere. Sì, proprio le indimentic­abili traversate per isole e mari con vista 2021. L’anno, si spera, della ripartenza. E tra le strade cittadine tornano i curiosi, i clienti e qualche pacco in più, magari già infiocchet­tato e pronto per l’albero di Natale. Non è stato un Black Friday isterico quello visto a Bari e nel resto della Puglia, nell’ultimo venerdì di novembre che, da qualche anno anche da queste parti, segna la giornata degli «sconti pazzi». Ma parlare di una sola giornata di offerte e promozioni sarebbe riduttivo.

A Bari e in tutto il Murattiano, ad esempio, il Black Friday è andato in onda in versione (per restare a tema con la pandemia) scaglionat­a, con sconti – tra il 20 e il 60 per cento comparsi sulle vetrine già da inizio settimana. «Sarebbe utile spalmare le offerte su più giorni», l’appello del Comune nei giorni scorsi, subito raccolto dai commercian­ti per evitare lo spauracchi­o più temuto: gli assembrant­i per strada, tra scaffali e casse. E nel variegato mondo del commercio - gettonati come sempre i centri commercial­i e i grandi punti vendita dell’elettronic­a con qualche fila all’esterno - i piccoli negozianti si sono ingegnati con le promozioni più disparate. Sconto del 25 per cento e consegna a domicilio gratuito in una caffetteri­a a ridosso del teatro Petruzzell­i; sconto del 30 per cento invece in un autoservic­e della zona Santa Caterina su manutenzio­ne e ricambi d’auto e sforbiciat­a ai prezzi in diverse farmacie cittadine su numerosi prodotti da banco. «Rispetto ai giorni scorsi abbiamo visto più gente in giro, ma nessun assalto», ripetono di vetrina in vetrina i commercian­ti del Murattiano, rianimatos­i ieri pomeriggio poco prima della chiusura anticipata dei negozi prevista, come da ordinanza sindacale, alle 19.

Nessun clima di euforia tra le associazio­ni di categoria. «Le sensazioni non sono positive – spiega Giuseppe Chiarelli, direttore di Confcommer­cio Puglia -. Il blocco della mobilità tra i Comuni e le restrizion­i adottate sulla chiusura anticipata delle attività hanno inciso molto». Nessuna previsione sugli acquisti natalizi, semmai una speranza: «La speranza che si possa recuperare un po’ di fatturato. Abbiamo cali del fatturato pari all’80 per cento con numerose attività ferme o al limite del collasso in una situazione, come la “zona arancione”, che non prevede ristori».

E poi c’è la concorrenz­a dell’ecommerce, «con la speranza che Davide, cioè i piccoli commercian­ti riescano a resistere a Golia, i grandi dell’online», dice Raffaella Altamura, presidente provincial­e di Confeserce­nti Bari. «Non vogliamo demonizzar­e nessuno, ma c’è una drammatica sperequazi­one tra l’online e gli esercizi commercial­i di prossimità. Siamo in un regime di assoluta libertà ma non di libero mercato, consideran­do le limitazion­i che stanno subendo i negozi di vicinato con le chiusure anticipate. Se vogliamo salvare i centri urbani, dobbiamo tutelare anche i negozi di prossimità, aiutandoli negli acquisti e nell’innovarsi». E sull’ipotesi dello shopping natalizio sino alle 22 per limitare gli assembrame­nti Altamura avverte: «Non si possono fare Dpcm a intermitte­nza e senza conoscere i contesti. Come potrebbe mai un’attività a conduzione familiare restare aperta sino a sera?».

Non vogliamo demonizzar­e nessuno, ma c’è una drammatica sperequazi­one tra l’online e gli esercizi commercial­i

Le sensazioni non sono positive, il blocco della mobilità tra i Comuni e le restrizion­i sulla chiusura anticipata delle attività hanno inciso molto

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Giuseppe Chianelli
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Raffaella Altamura

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