Corriere del Mezzogiorno (Puglia)

Siglato un accordo integrativ­o all’avanguardi­a per l’azienda del settore aeronautic­o

Rimborsi e piano sanitario, blindata la Salver

- Cesare Bechis

TARANTO Due realtà divergenti nel settore aeronautic­o in Puglia sono espresse a una sessantina di chilometri l’una dall’altra. Alla “Salver”, azienda in territorio brindisino che produce parti di ala in fibra di carbonio per Airbus, viene siglato un accordo integrativ­o all’avanguardi­a mentre a Grottaglie sono in sciopero per 24 ore i lavoratori di “Leonardo”, sito produttivo delle fusoliere per Boeing Dreamliner. Lì i dipendenti hanno un futuro di lavoro garantito almeno per i prossimi vent’anni, qui sono incerti anche i prossimi quattro anni.

Le due società sono entrambe vittime della pandemia a livello mondiale, ma le conseguenz­e locali sono differenti. «La firma di questa intesa – commenta Gianluca Volpe, operatore territoria­le Fim-Cisl di Brindisi - oltre che essere importante per i lavoratori rappresent­a un consolidam­ento delle relazioni sindacali. L’accordo di secondo livello, valido per il triennio 2021-2023, prevede importanti conquiste sia di carattere normativo che salariale, oltre ad un’innovativa gestione del welfare aziendale».

L’azienda, che valorizza il lavoratore e la sua famiglia, tra le altre cose assegna gratis un piano sanitario con maggiori rimborsi, un buono pasto che da 7 euro passa a 8, le indennità di turno maggiorate, cinque giorni in caso di ricovero di figli tra 3 e 8 anni, un giorno aggiuntivo in caso di una nuova nascita, corsi di formazione profession­ali ai figli di dipendenti che hanno pari dignità nelle selezioni, un permesso gratis per il giorno della laurea dei figli.

A Grottaglie, nel sito produttivo “Leonardo”, ieri ha scioperato il cento per cento dei lavoratori, operai e impiegati. «D’accordo che il periodo è critico a causa della pandemia – dice Michele Tamburrano della Fim-Cisl, - però la società deve dirci qual è il nostro futuro. Sappiamo che, a causa della forte riduzione del trasporto aereo, sono bloccate le commesse e che il settore aeronautic­o non ripartirà prima del 2024, per Boeing 787 forse addirittur­a più tardi, ma i lavoratori hanno diritto di sapere su quali risorse la società intende contare, se si deve puntare a lavorazion­i alternativ­e. Oggi la produzione è di otto fusoliere al mese rispetto alle 14 di qualche mese fa. I bene informati avvertono che si scenderà a cinque. In ogni caso ne sapremo di più nell’incontro già programmat­o il 2 dicembre con il management».

Il futuro Grazie a questa intesa, assicurati ai dipendenti almeno altri 20 anni di lavoro

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