Corriere del Mezzogiorno (Puglia)

«Il mio live adriatico» Piano, fisarmonic­a e il sound di Minafra

Pubblicato il live dell’artista pugliese con la fisarmonic­ista Eugenia Cherkazova

- Francesco Mazzotta

Cercava l’alter ego. E ha trovato mister Hyde in una donna, Eugenia Cherkazova, virtuosa di fisarmonic­a. «Uno strumento che ho suonato per tanto tempo e sento profondame­nte mio», dice doctor Jekyll-Livio Minafra, il trentotten­ne pianista di Ruvo di Puglia che con la musicista greco-ucraina ha dato alle stampe il disco Roundtrip Apulia Balkans. Lo ha pubblicato l’etichetta Incipit con distribuzi­one Egea. Un album live sostenuto da Puglia Sounds che racchiude una serie di performanc­e del duo a Ruvo per il Festival «Wanda Landowska» e il «Talos» e a Corato per il Festival «Euterpe». «Ma su molti altri piani spiega Minafra - il tema del doppio è la filigrana di tutto il progetto».

Su quali altri livelli si sviluppa?

«Innanzitut­to rispetto alle geografie sonore, tra le sponde dell’Adriatico. Diciamo di sentirci a casa a Parigi, Londra e New York, ma per secoli la nostra interfacci­a sono stati i Balcani. Basta guardare il campanile di piazza San Marco, a Venezia, o pensare ai saraceni, alle radici magno-greche, alla comunità arbëreshë. Non mi sono alzato una mattina ed ho estratto un tema a sorte come si fa con il gioco del lotto. Nei tempi dispari, nella polimodali­tà sento una base comune tra Puglia e Balcani, che naturalmen­te abbiamo trattato sotto l’egida della modernità».

Un’altra dualità risiede nel contrasto tra nobile e popolare, rappresent­ati da pianoforte e fisarmonic­a?

«Parliamo di due strumenti cugini la cui estrazione è intimament­e legata alla trasportab­ilità della fisarmonic­a rispetto al pianoforte, classico strumento da salotto e, per questo motivo, “nobile”. Insieme rappresent­ano una bella scommessa. Una specie di coppia moderna, che vive senza preoccupar­si delle convenzion­i».

Altri doppi?

«Il mio rapporto con la composizio­ne. Mi piace suonare la musica degli altri, ma scrivere mi rappresent­a, è una parte di me».

C’è poi la componente live di questo disco.

«La qualità non perfetta delle registrazi­oni aiuta a restituire certi suoni, quando da questa parte dell’Adriatico riuscivamo a sintonizza­rci su Radio Tirana ed ascoltare quei tempi e quelle sonorità strane. Questo disco sa di spezie. È come entrare in un vecchio caffè di Sofia, Pristina, Smirne o Sarajevo. È un viaggio Puglia-Balcani andata e ritorno».

Goran Bregovic ha avuto la sua importanza nel far esplodere il fenomeno della musica balcanica.

«Sicurament­e, ma allo stesso modo in cui Giovanni Allevi ha avuto il merito di far accostare al pianoforte tanta gente che non aveva mai ascoltato la classica. O il ruolo che ha avuto la Notte della Taranta nel far conoscere la pizzica che, non dimentichi­amolo, era musica domestica. Per strada, nel Salento dominavano le bande, oggi praticamen­te scomparse».

Tra le riletture del disco ci sono proprio tre tarantelle.

«Quella che Rossini ha rubato ai tarantini, spacciando­la per napoletana, una vecchia nenia di Ruvo, conosciuta anche a Terlizzi, e la classica tarantella di Athanasius Kircher, sorta di Leonardo che transita nel Salento e scopre la pratica di questa musica terapeutic­a».

Parliamo dei cinque inediti: Danza Tartara, Lacrime stelle, Zefiro torna, Boomerang e Tartar Mix. Sono il frutto di un’operazione di sincretism­o?

«L’ultimo pezzo è un remix che ha rappresent­ato l’occasione per ritrovare Nico Marziale, col quale abbiamo condiviso l’esperienza della Municipale Balcanica. Per il resto ho cercato di riportare le lancette indietro nel tempo, a quando tra le sponde dell’Adriatico non c’erano barriere. Mi è venuto naturale. Perché lì sono le mie radici».

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Lo ha pubblicato l’etichetta Incipit con distribuzi­one Egea. Un album live sostenuto da Puglia Sounds
Livio Minafra con la musicista greco-ucraina Eugenia Cherkazova ha dato alle stampe il disco Roundtrip Apulia Balkans. Lo ha pubblicato l’etichetta Incipit con distribuzi­one Egea. Un album live sostenuto da Puglia Sounds

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