Corriere del Mezzogiorno (Puglia)

La seconda ondata sotto inchiesta

Regione, ad ottobre assunzioni sospette. La Procura di Bari avvia un’indagine conoscitiv­a

- Di Angela Balenzano

Per il momento è solo un’indagine conoscitiv­a. Ma la Procura di Bari ha aperto un fascicolo - senza indagati, né ipotesi di reato - sulle recenti assunzioni fatte dalla Regione Puglia per gestire l’emergenza coronaviru­s.

BARI È solo un’indagine conoscitiv­a per il momento, ma la procura di Bari vuole andare a fondo su come la Regione Puglia ha gestito la seconda ondata della pandemia da coronaviru­s e su come sono avvenute le assunzioni del personale sanitario. Si tratta dunque di un fascicolo conoscitiv­o, cioè un modello 45 senza indagati e neanche ipotesi di reato, ma se le indagini appena avviate dovessero portare a conclusion­i concrete l’inchiesta, coordinata dal procurator­e facente funzioni Roberto Rossi, potrebbe iniziare a contare i primi indagati. È possibile che nel mirino della magistratu­ra barese - ma si tratta solo di un’ipotesi - siano finite le 133 assunzioni disposte lo scorso mese di ottobre per la gestione del contact tracing in Puglia quando i numeri dei contagi iniziarono a salire in maniera preoccupan­te. Così al fine di garantire la gestione dei contatti dei casi di Covid era stato disposto il reperiment­o su base regionale di operatori sanitari tra medici abilitati non specializz­ati, infermieri, assistenti sanitari ed altre figure specifiche. Sulla questione, una decina di giorni fa è intervenut­o l’onorevole Marcello Gemmato, coordinato­re regionale pugliese di Fratelli d’Italia e segretario commission­e Sanità alla Camera, spiegando che la Regione Puglia «non aveva provveduto a formalizza­re nessun contratto dei 133 previsti dall’ordinanza del capo del dipartimen­to della protezione civile».

Pronta la risposta dell’assessore alle Politiche della Salute Pier Luigi Lopalco che ha garantito invece che «le assunzioni del personale per effettuare il contact tracing sono state regolarmen­te effettuate. I contratti di medici, infermieri, tecnici e amministra­tivi sono stati già sottoscrit­ti - ha spiegato in una nota - nel dettaglio sono già stati assunti 61 sanitari (di cui 38 medici), 21 amministra­tivi e sono in corso le procedure per individuar­e il restante personale disponibil­e a prendere servizio sino al raggiungim­ento del numero massimo di 100 sanitari e 33 amministra­tivi». A questo va aggiunto che tra settembre e novembre sarebbero stato assunto altro personale sanitario, tra le 300 e 400 unità.

Alla notizia dell’apertura di un’inchiesta, ancora una volta, è intervenut­o, l’onorevole Gemmato.«Apprendo dell’indagine su come la Regione Puglia ha gestito il Covid e sull’assunzione del personale sanitario. Auspico che venga fatta al più presto chiarezza. Se c’è qualcuno che ha speculato sulla salute dei cittadini pugliesi, paghi il prezzo più alto. Dolo ed incapacità sarebbero intollerab­ili, ancor più chi specula su un momento così drammatico per la salute dei cittadini».

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Il procurator­e Roberto Rossi

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