Corriere del Mezzogiorno (Puglia)
Per Maria Chironna i controlli sono del tutto saltati: «Si vada in Rsa e carceri»
Parla la responsabile del laboratorio di epidemiologia del Policlinico «Il tracciamento delle Asl è andato in tilt, il virus circola liberamente»
«Mettendo sul piatto della bilancia vantaggi e svantaggi, è meglio fare i test che non farli. Anche nelle Rsa, nelle carceri. In questo modo si aiutano i dipartimenti di prevenzione a gestire tutti i casi perché i test antigenici possono essere effettuati in ambienti diversi dagli ospedali e dai laboratori».
Infatti, in altre regioni italiane i test antigenici si fanno già sia dai medici di base che nelle farmacie. La Regione Puglia non ha ancora dato il via libera alle farmacie, mentre è stato firmato un protocollo da pochi giorni con i primi. Non tutti hanno aderito.
«Sia chiaro, i test antigenici possono essere utili a patto che chi li esegue e interpreta abbia una formazione idonea e conosca la storia naturale dell’infezione da Sars-Cov-2. Medici e pediatri che non hanno sottoscritto il protocollo segnalano criticità legate a rischio e logistica».
Atteso che i test antigenici sono importanti in questo momento, come se ne esce?
«Chi si è impegnato e si impegnerà deve assicurare un percorso rigoroso. Consiglio, inoltre, di scegliere con attenzione i test da usare e di valutare bene la storia della persona che si ha di fronte prima di sottoporla al test».
Potrebbe essere corsa ai test comprandoli sul web.
«Sconsiglio categoricamente l’autosomministrazione dei test. Il faidate è fuorviante e pericoloso per gli errori di interpretazione».