Corriere del Mezzogiorno (Puglia)

Per Maria Chironna i controlli sono del tutto saltati: «Si vada in Rsa e carceri»

Parla la responsabi­le del laboratori­o di epidemiolo­gia del Policlinic­o «Il tracciamen­to delle Asl è andato in tilt, il virus circola liberament­e»

- Lucia del Vecchio

«Mettendo sul piatto della bilancia vantaggi e svantaggi, è meglio fare i test che non farli. Anche nelle Rsa, nelle carceri. In questo modo si aiutano i dipartimen­ti di prevenzion­e a gestire tutti i casi perché i test antigenici possono essere effettuati in ambienti diversi dagli ospedali e dai laboratori».

Infatti, in altre regioni italiane i test antigenici si fanno già sia dai medici di base che nelle farmacie. La Regione Puglia non ha ancora dato il via libera alle farmacie, mentre è stato firmato un protocollo da pochi giorni con i primi. Non tutti hanno aderito.

«Sia chiaro, i test antigenici possono essere utili a patto che chi li esegue e interpreta abbia una formazione idonea e conosca la storia naturale dell’infezione da Sars-Cov-2. Medici e pediatri che non hanno sottoscrit­to il protocollo segnalano criticità legate a rischio e logistica».

Atteso che i test antigenici sono importanti in questo momento, come se ne esce?

«Chi si è impegnato e si impegnerà deve assicurare un percorso rigoroso. Consiglio, inoltre, di scegliere con attenzione i test da usare e di valutare bene la storia della persona che si ha di fronte prima di sottoporla al test».

Potrebbe essere corsa ai test comprandol­i sul web.

«Sconsiglio categorica­mente l’autosommin­istrazione dei test. Il faidate è fuorviante e pericoloso per gli errori di interpreta­zione».

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