Corriere del Mezzogiorno (Puglia)
«Qui ad Altamura fase drammatica Coprifuoco alle 19»
Nella città della Murgia i contagiati sono quasi duemila Il sindaco Rosa Melodia: «Niente accesso a parchi e giardini»
«La drammaticità del momento richiede qualche provvedimento in più». È quanto dichiara il sindaco di Altamura, Rosa Melodia, che annuncia una serie di misure tra cui la chiusura dei parchi e il coprifuoco alle 19.
BARI Sospese tutte le attività in presenza di asili nido, scuole, laboratori e centri socio-educativi per anziani e minori. Chiusura anticipata delle attività commerciali, controlli più serrati sull’asporto, accesso vietato a parchi, giardini e giostrine e coprifuoco dalle ore 19. Altamura da oggi, e sino al prossimo 15 dicembre, si blinda in un «arancione» leggermente più scuro. Le ordinanze sindacali arrivano dopo l’impennata dei contagi e gli ultimi due decessi per Covid – una madre 44enne morta in casa davanti alla figlia di 4 anni e un docente 65enne di una scuola media – che hanno gettato nel panico la comunità di 70mila abitanti adagiata sulla Murgia. «La drammaticità del momento richiede qualche provvedimento in più. E come sindaci abbiamo il dovere di fare sintesi per dare delle risposte alle continue segnalazioni dei cittadini», dice il sindaco Rosa Melodia, eletta nel giugno 2018 a capo di una coalizione di centrosinistra.
Sindaco, partiamo dai numeri. La situazione è davvero così allarmante?
«Gli ultimi dati arrivati a distanza di cinque giorni fanno riflettere: 490 casi in più arrivando a un totale di mille e 800 positivi. Ecco, proprio ora mi hanno comunicato che sono saliti a 1976. È ovvio che ci siano delle criticità che nascono dall’esame del numero dei contagi».
Proprio su queste lei ha aspramente criticato la Asl, che intanto annuncia un’indagine interna sul decesso della sua giovane concittadina.
«Voglio ribadirlo. Io non ho criticato la Asl, ho solo dichiarato che qui nel nostro distretto sanitario, che conta quattro Comuni e 150mila abitanti, c’è la mancanza come in tutta Italia di personale sanitario e parasanitario. Quando c’è un caso Covid tra il personale di un ospedale o di una rsa non è facile trovare un sostituto. Evidentemente siamo dinnanzi a una carenza che non nasce di certo oggi ma che viene messa in rilievo da questa emergenza. Anzi, voglio chiarirlo: io ammiro gli sforzi e la vita sacrificata che stanno conducendo tutto il personale dell’ospedale della Murgia e della Asl. Però se avessimo avuto qualche unità in più, forse saremmo riusciti ad andare incontro a tutti quei soggetti che non ricevono l’immediata assistenza territoriale e domiciliare». Quindi polemica chiusa? «Ma certo. Il mio era un appello, non una polemica, a una maggiore attenzione per il nostro ospedale. E dato che sono una rappresentante dei cittadini devo portare la loro voce. Guardi, mi arrivano ogni giorno notizie e segnalazioni su diverse criticità da parte di degenti e parenti. E io devo perciò riportare questo malessere per trovare le migliori soluzioni. Le dirò di più. A me e ad altri sindaci hanno scritto diverse associazioni che ci chiedono di non dimenticare le altre patologie e tutta le rete di pazienti immunodepressi, oncologici e trapiantato. Se ci sono tutti questi appelli vuol dire che la mia voce non è solitaria, ma vuole solo fare sintesi e mettersi a disposizione della comunità».
Ha sentito la Regione?
«Telefonicamente con l’assessore Lopalco, via messaggi con il presidente Emiliano».
Nelle sue ordinanze ci sarà anche spazio per le uscite a fasce d’età?
«Avevamo preso in considerazione questa ipotesi ma alla fine l’abbiamo messa da parte. Noi come sempre ci affidiamo al buonsenso dei cittadini e alla responsabilità soprattutto genitoriale. Abbiamo il dovere di rassicurare anche quella fetta di popolazione, di cui non si parla mai, che è ligia al rispetto delle regole. Solo la minima parte, composta da negazionisti, affetti da manie di protagonismo e irresponsabili di ogni età, decide di non ascoltare».
Cosa prevedete per il Natale?
«Nelle prossime ore, e con ritardo lo ammetto, pubblicheremo il bando per i buoni spesa finanziati con fondi comunali. Poi ci metteremo al lavoro per gli altri 631mila euro trasferiti dal Governo. Valuteremo se creare una piattaforma per trasferire telematicamente i buoni spesa ai cittadini. In questa fase occorre anche eliminare le code e le consegne a mano».
❞ Rosa Melodia Avevo pensato anche a ordinanze per le uscite a fasce d’età ma alla fine l’abbiamo messa da parte. Ci affidiamo al buonsenso dei cittadini e alla responsabilità.