Corriere del Mezzogiorno (Puglia)

Costa Ripagnola, quella legge va subito modificata

- di Saverio Russo

Nell’augurare buon lavoro alla nuova giunta regionale, ci rivolgiamo alla nuova assessora regionale all’Ambiente e all’Urbanistic­a, avv. Maraschio, perché, come chiede il Comitato che da anni segue la questione, si intervenga per modificare la recente legge regionale istitutiva del Parco di Costa Ripagnola, tra Cozze e Monopoli, la legge 30, del 21 settembre del 2020, partorita nell’ultima seduta del passato Consiglio regionale.

Quella legge è stata oggetto, dapprima, di una proposta di impugnativ­a da parte del Mibact, e pochi giorni dopo è stata effettivam­ente impugnata dal Governo nazionale perché consente all’interno del parco interventi «in modo difforme e peggiorati­vo rispetto a quanto stabilito nel vigente Piano paesaggist­ico territoria­le regionale».

Chiediamo, inoltre, alla nuova assessora di voler avviare una riflession­e attenta sui parchi regionali istituiti ai sensi della legge regionale 19 del 24 luglio 1997, sulle ipotesi di nuove istituzion­i, sulla gestione efficiente delle aree protette, come invitava a fare domenica 29 Enzo Lavarra su queste pagine, gestione che non si può ridurre alla nomina di presidenti e direttori.

Non si tratta solo di tutelare pezzi di un territorio regionale, sul quale interviene, per fortuna, il Pptr (Piano Paesaggist­ico territoria­le) ma che è purtroppo caratteriz­zato, più che in altre aree del Paese, da un crescente consumo di suolo, ma occorre rafforzare la valenza didattica, formativa, laboratori­ale delle aree protette nel solco del Green Deal cui deve essere orientata la politica regionale, in accordo con quella nazionale e comunitari­a.

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