Corriere del Mezzogiorno (Puglia)
In arrivo altri sei minibond per aiutare le imprese Così si accelera la ripresa
Con il secondo step il portafoglio sale a 52 milioni
BARI Il governatore Michele Emiliano gongola: «Le imprese pugliesi stanno utilizzando i minibond per accelerare i loro obiettivi di crescita». Alessandro Delli Noci, neo assessore allo Sviluppo Economico, rilancia: «Le imprese pugliesi hanno colto una sfida importante grazie all’opportunità offerta dalla Regione Puglia». L’opportunità di cui parla Delli Noci sono i minibond di cui la Regione ha concluso l’iter per la seconda emissione, generando un portafoglio totale di oltre 52 milioni di euro. A questa seconda emissione hanno partecipato 6 imprese, con un portafoglio complessivo di 18,8 milioni di euro.
I minibond (o basket bond) sono uno strumento di finanza innovativa, voluto dalla Regione Puglia e realizzato da Puglia Sviluppo in collaborazione con UniCredit (in qualità di arranger). Nello specifico permettono alle piccole e medie imprese di finanziare operazioni straordinarie, investimenti e capitale circolante. «Ciò è possibile spiegano dalla Regione - grazie all’emissione di titoli assistiti dalla garanzia di portafoglio di Puglia Sviluppo. Cassa Depositi e Prestiti e Mediocredito Centrale agiscono in qualità di investitori istituzionali, sostenendo finanziariamente il progetto. In questa seconda emissione hanno sottoscritto ciascuno poco meno della metà dell’ammontare complessivo, mentre il restante 5% è stato investito da UniCredit, che ha agito anche da originator della cartolarizzazione oltre che nel ruolo di arranger».
A giugno scorso erano state 8 le imprese che hanno emesso i minibond tra i 2 e gli 8 milioni di euro. Nella seconda emissione le aziende sono sei. Due investiranno nel Leccese e le altre quattro nelle province di Bari, Bat, Brindisi e Foggia: si tratta di Gelesis, Casa di Cura Petrucciani, Itel Telecomunicazioni, Dream Project, Cedat85, RossoGargano. I settori produttivi spaziano dalle biotecnologie all’Ict, dalla sanità all’abbigliamento e all’agroalimentare. Come funziona? Spiegano ancora dalla Regione: «Lo strumento finanziario viene emesso dalle aziende, valutato da Puglia Sviluppo e collocato (arranger Unicredit) presso investitori istituzionali e professionali: le aziende ricevono dai 2 ai 10 milioni di euro a seconda dell’importo del minibond e possono investire in beni materiali o immateriali, ma anche ottenere sostegno per il capitale circolante legato ad attività di sviluppo o espansione».
L’assessore Delli Noci aggiunge: «Queste seconde emissioni dimostrano che i titoli obbligazionari possono essere emessi anche da imprese di piccola dimensione». A giugno le 8 imprese che hanno emesso i minibond sonmo Alfrus Srl, azienda agroalimentare di Modugno; Alidaunia Srl di Foggia, impresa che opera nel comparto del trasporto aereo; CDSHotels Spa di Lecce; Cirillo Group Spa di Roma, società impegnata nell’agroindustria, che investe nella sede di Orta Nova; Links Management&Technology Spa di Lecce, impresa che opera nel settore Ict; Tersan Puglia Spa di Modugno, che si occupa di produzione di compost; The Digital Box Spa di Gravina in Puglia, impresa del settore Ict, che investe nelle due sedi Gioia del Colle e Gravina in Puglia e Upgrading Services Spa di Bari che opera nel comparto dei lavori di costruzione specializzati.
❞ Alessandro Delli Noci I titoli emessi anche dalle piccole aziende