Corriere del Mezzogiorno (Puglia)
Emiliano anticipa Rousseau e incontra i consiglieri grillini Si lavora al cronoprogramma
Ma i pentastellati assicurano: «Il voto sulla piattaforma ci sarà»
BARI Ufficialmente è «l’inizio del percorso condiviso per la realizzazione di una serie di punti programmatici che riteniamo di fondamentale importanza per i pugliesi». Ma di fatto l’incontro di ieri dei consiglieri regionali pentastellati, ad eccezione della dissidente Antonella Laricchia, con Michele Emiliano sul cronoprogramma si è trasformato in una sorta di primo atto di giunta dell’assessora in pectore Rosa Barone, per cui il governatore sta tenendo in caldo la poltrona del Welfare in attesa che il voto degli attivisti pugliesi sulla piattaforma Rousseau sblocchi la situazione.
Negli ambienti pentastellati giurano che il voto ci sarà, «ma sulla base di un progetto più ampio che comprenda la realizzazione di temi specifici». Temi che ieri sono stati, però, sfiorati a grandi linee, a cominciare dalla spinosa vicenda dell’ex Ilva di Taranto. In compenso, nel “parlamentino” a cinque con Emiliano attivato ieri, Casili, insieme a Barone, alla capogruppo Grazia Di Bari e a Marco Galante, sventolano quella che ritengono una prima vittoria. «Abbiamo ottenuto un primo importantissimo risultato – scrivono i quattro pentastellati in una nota - su nostra sollecitazione il presidente Emiliano si è impegnato ad approvare oggi (ieri, ndr) la delibera di giunta per l’erogazione del contributo straordinario Covid per le persone disabili, in modo da coprire tutta la platea degli aventi diritto. Parliamo - spiegano i grillini - di un intervento che è il primo passo di un cammino per una maggiore attenzione nei confronti della disabilità e volto al potenziamento dell’assistenza, sulla scia di quanto più volte richiesto nella scorsa legislatura».
Nei giorni scorsi, il Comitato 16 novembre, guidato da Mariangela Lamanna, era insorto per «l’inerzia della Regione e del presidente Emiliano che aveva garantito la continuità per i disabili gravissimi, nelle more della preparazione del nuovo bando». Si tratta di settemila famiglie con malattie altamente invalidanti e irreversibili, come la Sla, che da agosto scorso sono senza l’assegno, poi diventato contributo Covid, pari a 800 euro al mese.
Nel frattempo, la corsa dei pentastellati tra le braccia del governatore è già cominciata con la elezione alla vicepresidenza del Consiglio regionale del salentino Casili in quota maggioranza. La guerra sotterranea nel Movimento tra chi sulla linea Di Maio-Conte vorrebbe replicare l’alleanza giallo-rossa anche in Puglia sul modello nazionale e chi è contrario, sulla linea dissidente Di Battista-Lezzi, si è trasformata in guerra aperta con le spade incrociate sia a livello locale che nazionale e
L’intesa Il governatore si è impegnato ad approvare la delibera sul contributo per i disabili
con una base in rivolta. «Le polemiche le lasciamo ai rancorosi e irresponsabili – chiosa Casili sotto attacco come i suoi colleghi e colleghe quello che ci interessa – ribadiscono i quattro consiglieri è solo il bene dei pugliesi, al di là della polemica politica. Per questo vogliamo continuare il dialogo in questa direzione con la maggioranza, in modo da poter annunciare al più presto altri risultati su cui da tempo ci battiamo».
Non la pensano così i colleghi di partito del M5Stelle Bari «contrario – si legge in un post su facebook - all’entrata in maggioranza di 4 consiglieri regionali pugliesi». Antonello Delle Fontane, Alessandra Simone e Italo Carelli rimarcano che «nessun attivista conosceva la trattativa in corso tra i consiglieri ed Emiliano, nonostante nei giorni scorsi abbiamo cercato un dialogo con il reggente Vito Crimi affinché ascoltasse gli attivisti pugliesi sulla pericolosità che comporterebbe qualsiasi tipo di accordo da cui il Movimento non uscirebbe integro».