Corriere del Mezzogiorno (Puglia)
Puglia al bivio della zona gialla
Oggi la decisione del governo. Ordinanza ponte fino al 23, sulla scuola non si cambia
Si attendono le decisioni del governo sulla collocazione della Puglia: se deve restare in zona arancione oppure in quella gialla (visto che molti indicatori sono in miglioramento). Dopo il Dpcm e il decreto legge del governo sugli spostamenti, la Regione sta pensando di stabilire l’autosegnalazione per chi torna in Puglia, come si fece nella primavera ed estate scorsa. Sulle scuola Emiliano emana un’ordinanza (valida fino al 23 dicembre) che conferma le norme in vigore: alle elementari e alle medie, decidono le famiglie se mandare i figli a scuola o avvalersi della Did.
BARI La notizia è che non cambia nulla per le scuole della Puglia. L’organizzazione resta quella indicata dalla Regione con l’ordinanza emanata a novembre: nel ciclo delle scuole primarie (ossia elementari e medie) resta la scuola in presenza ma si consente a tutte le famiglie che lo richiedano di poter avvalersi della Did (didattica integrata digitale). Dunque decidono le famiglie, in base alla propria situazione, se mandare i figli a scuola oppure fruire della possibilità di fare lezione a distanza.
È questo il contenuto della nuova ordinanza – in sostituzione della precedente scaduta il 3 dicembre – che il presidente Michele Emiliano si preparava a emanare ieri sera. La firma è slittata a tarda ora in attesa del Dpcm del premier Conte, l’atto da cui l’ordinanza regionale dipende in senso funzionale e giuridico.
Le nuove disposizioni, messe in ordine dagli uffici dall’avvocatura regionale, prevedono che l’ordinanza di Emiliano sulla scuola resti in vigore fino al 23 dicembre, cioè fino all’ultimo giorno prima delle vacanze di Natale. Più avanti occorrerà emanarne un’altra per la ripresa di gennaio. Questo perché il Dpcm di Conte, secondo le bozze consegnate alle Regioni ieri pomeriggio, prevede il ritorno in classe il 7 gennaio. E la Puglia intende prendersi un po’ di tempo per decidere come disciplinare il rientro alle lezioni dopo l’Epifania, augurandosi che la condizione epidemiologica sia tale da lasciare poche preoccupazioni. «L’organizzazione della didattica a distanza – scrive Emiliano su Facebook per annunciare la sua nuova ordinanza pronta alla firma – è prevista dalle Linee guida del Piano scuola del Ministero dell’Istruzione di giugno 2020». Un modo per dire che la Regione, con la Did, non ha inventato nulla che non sia già previsto. Del resto i collaboratori di Emiliano si risentono quando l’esperienza pugliese viene etichettata come «scuola on demand». Il ministero, spiegano, ha esplicitato previsto che i bambini fragili (immunodepressi o portatori di gravi patologie) non vadano a scuola e si avvalgano della Did. Gli istituti sono tenuti a garantire il servizio. Perché, si chiedono i collaboratori di Emiliano, non si deve applicare lo stesso ragionamento alla Puglia? Se una famiglia – con un genitore, un nonno o un fratello in condizione di fragilità – teme che il proprio bambino possa contagiarsi e portare il virus a casa, deve legittimamente poter richiedere la Did. Senza che a questa situazione venga appioppato l’epiteto di scuola «a domanda».
Oggi l’attenzione della Regione sarà rivolta al report del venerdì che stabilirà se la Puglia resta arancione o potrà andare in zona gialla, con conseguenti minori restrizioni (spostamento tra Comuni, bar e ristoranti aperti fino al pomeriggio). L’assessore alla Salute, Pier Luigi Lopalco, è cauto: «Siamo in una situazione intermedia con molti indicatori che migliorano, primo fra tutti l’Rt (indice di propagazione del contagio, ndr) che è sotto l’1. Siamo in situazione di compressione della curva dei contagi. Da assessore preferirei restare in zona arancione perché ho il terrore del “libera tutti”. Attenzione a non far passare il messaggio che essere in zona gialla significa che non c’è più pericolo».
Emiliano non commenta ma dalla presidenza fanno notare che in queste ore, nonostante il numero dei contagi non cali e la percentuale sui tamponi registrati sia sempre abbastanza elevata, è scesa notevolmente la pressione sugli ospedali e sulle terapie intensive. Tra qualche giorno la situazione dovrebbe migliorare visibilmente.
Emiliano La didattica a distanza è prevista dalle linee guida del ministero dell’Istruzione emanate a giugno
Lopalco Molti indicatori migliorano, ma da assessore preferirei restare in arancione Temo il ‘liberi tutti’