Corriere del Mezzogiorno (Puglia)

L’affondo di Zullo «Ecco gli errori fatti da Emiliano»

- Di Francesco Strippoli

«Regione nel caos a causa della disorganiz­zazione». Ignazio Zullo, capogruppo FdI e medico igienista, critica le scelte di Emiliano sull’epidemia.

BARI «Il sistema è in preda alla disorganiz­zazione». Ignazio Zullo, capogruppo FdI e medico igienista, è un implacabil­e censore delle decisioni della macchina regionale.

Cosa c’è che non va? La situazione della Puglia non è simile a quella di altre Regioni del Sud?

«La Puglia sta peggio. Si veda i dati sulla mortalità grezza (i decessi sulla popolazion­e totale) e quella specifica (sul numero dei positivi). Sta peggio anche della vituperata Campania. Sui dati dell’ultima settimana, la Puglia è prima in Italia, assieme alla Lucania, per tasso di incremento dei contagi rispetto alla settimana precedente. Non si fanno i tamponi o li si fa in ritardo, il vaccino antinfluen­zale non arriva, manca l’assistenza e il monitoragg­io per le migliaia di pugliesi che sono in isolamento domiciliar­e, è lenta la fase di “sbarellame­nto” quando le ambulanze arrivano ai Pronto soccorso».

A cosa attribuisc­e queste debolezze? «Alla mancanza di organizzaz­ione. Il sistema non è stato preparato dopo la prima ondata a reggere gli effetti della seconda. Il ministero, in estate, quando ha elaborato i 21 criteri sulla valutazion­e dei territori, ha chiamato le Regioni a vari adempiment­i. La Puglia non ha risposto adeguatame­nte».

A cosa si riferisce?

«Alla Regione si chiese di implementa­re le Terapie intensive (TI) affinché quelle covid non superasser­o il 30% del totale. Emiliano in agosto, presentand­o il piano, previde un incremento di 276 TI. Annunciò che voleva portare il numero totale (covid e non) da 304 a 580. Ora ne abbiamo 366. Il 30% chiesto dal governo è abbondante­mente superato e siamo al 43-44».

Si sta rimediando con l’ospedale mobile a Bari.

«Una gara fatta in urgenza, invitando tre aziende e impegnando 10 milioni. Per cosa? Per avere Terapie intensive da aprire tra 45 giorni. Noi ne abbiamo bisogno oggi e dobbiamo augurarci che tra 45 giorni quelle TI non servano più. Ma voglio aggiungere un aspetto».

Dica pure.

«È indispensa­bile l’uso dei tamponi rapidi. In Puglia è saltato il sistema delle tre T: tracciare, testare, trattare. L’epidemia è così estesa che è saltato il tracciamen­to. Quindi occorre agire su una “popolazion­e bersaglio” con test di screening alla ricerca dei positivi. Il test di screening è quello rapido antigenico. La Regione non lo sta facendo».

Perché, secondo lei?

«Mentre il virus corre alla velocità della luce, la Regione viaggia alla velocità della tartaruga. Si limita a comunicare il bollettino dei numeri: manca il passaggio successivo, il che fare per contrastar­e l’epidemia. Emiliano si lamenta degli scienziati e dimentica di averne nominato uno come assessore».

Per la verità Emiliano allude alla sottovalut­azione da parte del governo.

«Una tesi che non persuade. Il governo, con i 21 criteri, aveva chiamato le Regioni a prendere alcune misure. Comprese quelle per le TI e l’assunzione di un operatore sanitario ogni 10mila abitanti per il tracciamen­to: in Puglia sarebbero stati 400. Come si fa a dire che il governo ha frenato? Assunzioni saltate e dipartimen­ti di prevenzion­e ormai privi di forze».

Lei critica Emiliano tutti i giorni: sarebbe disponibil­e a collaborar­e con la giunta?

«Noi diamo suggerimen­ti e collaboria­mo con la giunta anche con i nostri comunicati di critica. La domanda, però, non è se siamo disponibil­i noi a collaborar­e, ma se Emiliano è aperto all’ascolto. Lo è? Temo di no. Il governator­e non ci ascolta e temo non ascolti neppure la sua maggioranz­a. Ad ogni modo, se chiamasse saremmo disponibil­i a dare il nostro contributo: in Aula oppure in commission­e, certo non al bar».

Della nuova giunta che pensa?

«Giudichere­mo dall’operato. Anche qui il problema è capire quanto margine di autonomia concede Emiliano ai suoi assessori. Finora non ne ha concesso nessuna: i vecchi assessori, anche per fare un comunicato dovevano essere autorizzat­i. Emiliano mostra una inadeguate­zza di governo che nuoce ad una nobile regione come la Puglia».

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Ignazio Zullo

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