Corriere del Mezzogiorno (Puglia)
Emergenza al Pronto soccorso «Stiamo sostituendo 7 reparti»
«Di fatto ci stiamo sostituendo a sette reparti». È quanto dichiara il direttore del Pronto soccorso del Policlinico di Bari, Vito Procacci, sull’emergenza posti dopo la chiusura del padiglione Chini. «Da noi - spiega - arrivano 15 pazienti gravi al gorno».
BARI Vito Procacci, direttore del Pronto soccorso del Policlinico di Bari, la chiusura del padiglione Chini per le note vicende legate all’inchiesta della Procura di Bari su presunti casi di legionella, quali problemi sta creando all’emergenza urgenza?
«È chiaro che ha significato una sostanziale diminuzione di posti letto per i pazienti non Covid che, arrivati al Pronto soccorso, necessitano poi di un ricovero di pertinenza internistica generale o specialistica. La situazione è certamente seria. Ci stiamo di fatto sostituendo a sette reparti chiusi. Per questo avevo chiesto alla direzione generale il rafforzamento del personale e degli spazi a disposizione. E al 118 di destinare al pronto soccorso del Policlinico solo i pazienti, Covid e non Covid, in codice rosso, essendo nella momentanea difficoltà di ricoverare i pazienti cronici. Ma, questo voglio dirlo con forza, la situazione è comunque stabile e assolutamente sotto controllo, c’è un impegno straordinario degli operatori ed è gestita attraverso il potenziamento massimo delle attività di pronto soccorso».
Cioè?
«Stiamo cercando, quando è possibile, di concludere in loco l’iter diagnostico-terapeutico dei pazienti e, quando non è possibile, di smistare i ricoveri in altri ospedali. Il problema dei posti letto è stato risolto attraverso un uso modulare delle varie aree di terapia semintensiva del Pronto soccorso. Prima della chiusura del padiglione Chini, la semintensiva era dedicata interamente al Covid. Adesso abbiamo ricostituito due semintensive, una per i pazienti non Covid per 12 posti letto e una Covid per 18 posti letto».
Sono sufficienti?
«Siamo in attesa che, di fronte al pronto soccorso venga realizzato da parte della Protezione civile un container-prefabbricato con altri 20 posti letto che dedicheremo allo screening e alla cura delle persone paucisintomatiche, cioè con polmonite da Covid, ma che non hanno insufficienza respiratoria. Uno spazio prezioso».
Tempi?
«Ci hanno detto entro un mese».
Quanti pazienti sono adesso in terapia semintensiva al pronto soccorso?
«I posti letto sono tutti occupati».
E il personale?
«Ci sono 5 posti vacanti, perché nonostante i concorsi e gli avvisi pubblici fatti, reperire oggi medici dell’emergenza urgenza è piuttosto difficile, è una specializzazione molto richiesta. Anche gli specializzandi sono tutti al lavoro».
Quanti pazienti Covid trattate in media al giorno?
«Circa 15 di cui almeno 10 presentano una grave insufficienza respiratoria».
Che età hanno?
«Più bassa rispetto alla prima ondata. Il dato significativo è che sono diminuiti i paucisintomatici, la maggior parte dei pazienti arriva al pronto soccorso con un quadro molto grave».
Preoccupa il dato della mortalità.
«In Puglia ci sono realtà disomogenee. Qui la mortalità è dell’1%».