Corriere del Mezzogiorno (Puglia)
Puglia gialla, ma è una strage
Altri 72 morti, mai così tanti. Emiliano: «Numeri nella media, il sistema ha retto»
Da domani la Puglia entra in zona gialla. Si allentano le restrizioni: libertà di spostamento tra Comuni, bar e ristoranti possono riaprire al pubblico fino alle 18. Arriva però la notizia dei 72 morti per covid in un giorno solo. «È solo un aggiornamento dei dati, i decessi sono in calo» dice l’assessore Lopalco.
BARI Due notizie nello stesso giorno che sembrano una contraddizione in termini. La Puglia passa in zona gialla con misure meno restrittive da domani. E, dall’altra parte, il bollettino covid che riporta 72 decessi, un numero mai raggiunto. Il bollettino più funesto, prima di ieri, era stato quello del 26 novembre con 52 vittime in una giornata. L’assessore Pier Luigi Lopalco invita alla cautela nella lettura dei dati e parla di rettifiche che hanno provocato l’impennata. «Il numero dei decessi – dice – è in discesa».
Ma procediamo con ordine. Il ministero della Salute, prendendo in esame i dati della settimana scorsa (23 - 29 novembre), ha concluso che la situazione sia migliorata al punto da consentire alla Puglia il passaggio dalla fascia arancione a quella gialla. Pare curioso, ma solo due settimane fa era stata la Regione a chiedere al governo di decretare addirittura la zona rossa (la più grave delle tre fasce) per Foggia e Bat. Roma aveva respinto la proposta segnalando che i dati medi regionali non lo consentivano. Ora arriva una specie di promozione.
Tra i parametri presi a riferimento dal ministero spicca l’indice di diffusione del contagio: l’Rt è sceso a 0,89. Quando cala e resta sotto l’1, spiegano gli esperti, l’epidemia tende a spegnersi. E tuttavia lo stesso ministero inserisce la Puglia tra le regioni a «rischio alto» assieme a Sardegna e Calabria. Perché?
Secondo Lopalco si tratta di «spiegazioni molto tecniche». «Quello che si adopera – afferma – è un algoritmo “di progressione”. La sua comprensione è intuitiva quando l’indice Rt è superiore a 1 e l’epidemia si allarga. Viceversa quando l’Rt è inferiore a 1, come ora, sembra meno chiaro, perché il rischio “di progressione” è relativo». In parole semplici: è come se, mentre un’auto è in frenata, si prospettasse un aumento della velocità: potrebbe essere che aumenti ma è sempre nella dinamica di frenata.
Il presidente Emiliano è soddisfatto: «Il nostro sistema sanitario ha retto l’ondata che nel solo mese di novembre ha portato a 35mila i nuovi contagi, quando nella prima ondata erano stati poco più di 4mila. Ha retto grazie alla programmazione fatta sulla rete ospedaliera, che ci ha consentito di allargare i posti letto man mano che ne abbiamo avuto necessità». Secondo Emiliano la fascia gialla rappresenta un segnale incoraggiante. Da domani sarà consentito lo spostamento tra i Comuni della Puglia senza bisogno di autocertificare le motivazioni. Inoltre bar e
ristoranti saranno aperti al pubblico fino alle 18 (dopo solo asporto e domicilio).
«Ma questo – avverte Emiliano – non vuol dire che il pericolo sia superato: dobbiamo mantenere sempre alta l’attenzione e rispettare le regole di prevenzione. Resta il dolore per un numero di morti assolutamente elevato e non ci consola il fatto di essere in media con le altre Regioni».
Il numero dei decessi impressiona. Le vittime pugliesi sono state 1.660 dall’inizio dell’emergenza. Solo ieri 72. Il triste elenco dei decessi porta in evidenza il dato di Foggia:
35 morti, mai così tanti nello stesso giorno, poi 21 in provincia di Bari, 8 nella Bat, 4 a Brindisi, 2 a Lecce e 2 nel Tarantino.
Lopalco però spiega che i 72 decessi registrati ieri «si sono verificati in un arco temporale di diversi giorni». Ieri i funzionari addetti hanno ricontrollato le schede e corretto il data base. «Nella settimana fra il 28 novembre ed il 4 dicembre – aggiunge l’assessore – la media giornaliera dei casi è stata di 25 morti, più bassa della media registrata nelle settimane precedenti. Tra il 21 ed 27 novembre si erano verificati in media 34 decessi giornalieri e fra il 14 ed il 20 novembre 32 decessi al giorno». Tradotto: il numero dei decessi giornalieri è in discesa. «E questo è confortante».
Va aggiunto, infine, che migliora leggermente, rispetto al giorno precedente, il dato dei contagi: ieri sono stati 1.419 i nuovi casi di positività su un totale di 9.480 test eseguiti. Si abbassa così la percentuale dei contagi sul numero dei tamponi: è stata del 14,96 per cento (era del 18,3 il giorno prima). I ricoveri in ospedale sono 1.823. Di questi 227 in Terapia intensiva. Siamo in zona gialla, ma bisogna ancora stringere i denti.
I vincoli Restrizioni più leggere: spostamenti liberi tra Comuni, bar e ristoranti aperti fino alle 18