Corriere del Mezzogiorno (Puglia)
Per niente Candida
Cara Candida, sono stata un anno con un uomo separato, che ha due figli e una ex moglie che gli rende la vita un inferno. A un certo punto, mi ha lasciato dicendo che aveva bisogno di dedicarsi ai figli e di essere più presente con loro. Non ci siamo visti per parecchi mesi, io ho sofferto molto la sua mancanza e anche la solitudine perché nel frattempo c’è stato il lockdown, il coprifuoco, la chiusura di tutto e la mia vita è diventata solitaria. Poi, nei mesi scorsi, lui si è rifatto vivo, ci siamo rivisti e ormai spesso dormiamo insieme. Le nostre notti sono dolci, appassionate e bellissime, io sento di amarlo e sento, così mi sembra, che anche lui mi ama. Però tutte le volte che ho provato a parlargli per chiedergli perché non torniamo insieme, non vuole affrontare il discorso. Mi ha chiesto di lasciare le cose così. Io però vorrei tornare come prima, quando stavamo insieme. Le notti sono bellissime, ma le giornate sono cupe. Come posso convincerlo?
Impaziente ‘74
Cara Impaziente ’74, c’è poco da essere impazienti in questo tempo sospeso e strano che stiamo vivendo. La pandemia ha messo in stand by tante cose e spesso i cuori. Di sicuro, ha quasi azzerato le possibilità di incontro per chi è single e ha accentuato i disagi di chi è in cerca di un amore. Viviamo un tempo dilatato con opportunità ridotte, perciò io riesco a vedere nella sua storia soprattutto il lato positivo: questo ritorno di fiamma, seppure solo notturno e senza promesse, attenua comunque la sua solitudine. I single sono abituati a pensare che lì fuori ci sia un universo di possibilità. Adesso, l’universo si è ristretto e siamo chiamati a esplorare i rapporti vicini, a entrarci in punta di piedi per non romperli, perché sono di colpo più preziosi. Le vostre notti sono belle, dolci e appassionate e, di questi tempi, è già molto. Si dice che chi vuole troppo nulla stringe. Questa storia e questo tempo rarefatto la chiamano a un’intimità diversa, ad avere pazienza, a dare fiducia e insieme a non avere aspettative. L’amore ai tempi della pandemia ci chiede di non sciupare quel che c’è.
Penare inutilmente per il passato è un dispetto che nessuno merita
Cara Candida, il problema del mio compagno è che è geloso del mio passato. Lo sarebbe pure del mio presente, se non fosse che faccio smartworking, vivo chiusa in casa e quindi non posso dargli occasioni di gelosia. Al che, lui sfoga tutti i suoi sospetti sul passato. È una ossessione, la sua, cresciuta col tempo. Ha cominciato a fare paragoni sempre più pressanti. Le sue paturnie spaziano a 360 gradi. Il mio ex marito cucinava bene, mi venne la malaugurata idea di dirglielo, un giorno. E lui, da allora, indaga peggio di un criminologo per sapere come cucinava questo o quello e se mi manca il tale piatto o che ne so. Di tutti ovviamente vuole sapere dettagli sessuali. Non entro nello specifico, ma lei può immaginare… Credo che il fine sia capire se loro mi piacevano di più, mi appagavano di più e cose così. Mi creda: sta diventando un vero tormento. Poi, c’era uno che era molto ricco e da qui, ogni spunto è buono per fare battute sulle cose che mi mancano, i viaggi, i regali. Battute acide. A volte, prova a farmi sentire meschina perché ho goduto di agi o ho accettato regali preziosi. È così che io mi sento e mi monta dentro la rabbia. Io sminuisco sempre tutto, minimizzo. Ma quando gli ho raccontato che il mio ex marito non era poi così bravo perché una volta bruciò l’arrosto che era l’unica cena degli ospiti, lui si è inviperito, mi ha detto che dico bugie. E quando non voglio
rispondere alle sue domande più intime diventa nero e rimane di cattivo umore giornate intere. Inutile dire che tutti questi uomini da cui lui è ossessionato io non li vedo e non li sento da anni. Che devo fare?
Esausta
Cara Esausta, la storia insegna che a sfidare l’inquisizione si rischia facilmente di finire al rogo. La gelosia per gli ex non si placa dando risposte, ma vietando le domande. Nell’«Isola del giorno prima», Umberto Eco ha scritto che «la gelosia si forma senza alcun rispetto per quel che è, o che non è, o che forse non sarà mai». Dunque, nutrendosi di irrealtà, non si placa né fornendo la verità dei fatti né fornendo rassicurazioni. È un diavolo che, anzi, si alimenta coi dettagli. Finché lei consente al suo compagno di torturarla con le domande, è lei ad avere un problema. Il problema, però, in realtà, ce l’ha lui, in quanto ossessionato da fantasmi già spariti dal vostro orizzonte. Gli uomini gelosi degli ex, nello specifico di ex già spariti da tempo, non hanno conti aperti con questi altri signori né tantomeno con la compagna, ma con se stessi: uno psicologo, non io, potrà dire se è insicurezza o che altro. Però, di sicuro, i gelosi patologici vanno curati, non assecondati. Quanto a lei, dovrebbe rendersi conto che quest’uomo le sta usando una forma di controllo per intimidirla, farla sentire in difetto e renderla insicura. Dovrebbe metterlo seduto e spiegargli che è il caso di smettere per sempre. Ognuno di noi ha diritto ad avere un passato e anche uno spazio intimo fatto di pensieri, ricordi, rimpianti. Ognuno di noi ha il dovere di vivere nel presente. Già troppo spesso peniamo per il futuro e penare inutilmente per il passato è un dispetto che nessuno merita.