Corriere del Mezzogiorno (Puglia)
Jia Bi: «Fiera di aver portato la vostra cucina a Masterchef»
Nata in Cina e sposata con un barese, su Sky ha spopolato
Èstata la prima cinese a partecipare all’edizione di MasterChef Italia, lo show di Sky prodotto da Endemol Shine Italy. Il suo nome è Jia Bi ma, sin da quando studiava francese all’università, si fa chiamare Sophie. In cucina? Secondo il parere di suo marito, barese doc, sembra cresciuta a Bari vecchia. E a dirla tutta, un legame con il centro storico della capitale di riso-patate-e-cozze Jia Bi ce l’ha, perché è proprio guardando i video della famosa Nunzia su youtube che ha imparato a fare le orecchiette. «Il mio è un dono di Dio», commenta mentre l’orologio della sua cucina ci ricorda che sono le 19 e lo fa rigorosamente in cinese.
Jia Bi, dopo tanti anni, ormai si sente barese a tutti gli effetti e ai concorrenti ha insegnato a dire «ce vuè da me» in rigoroso dialetto. Ha fatto sue le tradizioni italiane nella convinzione che «ho imparato la vostra lingua per rispetto». Anche se nel suo primo incontro con la suocera e le zie del marito, che parlavano un dialetto strettissimo, quella volta ha sorriso senza capire proprio niente e ha capito che in Italia si sposa un marito e tutta la sua famiglia. Jia Bi ha lasciato gli studi di Masterchef
Italia tra le lacrime dei suoi compagni di viaggio, la commozione di Antonino Cannavacciuolo che, dopo averla ringraziata per la sua gentilezza, le ha promesso che se dovesse andare a Shanghai lo farebbe solo con lei.
Jia Bi, il sindaco Decaro le ha telefonato per complimentarsi?
«Decaro ha tanto da fare, e poi non sono mica andata sulla Luna».
Scherzi a parte, nel percorso in cucina di MasterChef Italia lei è passata dai cavatelli con le cozze a una cucina più fusion, poi è stata fregata dal panettone. Quando Bruno Barbieri le ha detto di togliere il grembiule cosa le è passato per la testa?
«Un po’ me lo aspettavo. Ne avevo consapevolezza, perché mentre i giudici assaggiavano percepivo qualcosa che non andava. Non ho saputo lavorare la pasta di pistacchio. Penso che studierò pasticceria. Un po’ mi è dispiaciuto, ma sono contenta di aver lasciato spazio ai più giovani e mi sono commossa quando guardando
la puntata in tv ho visto che i ragazzi hanno urlato “Gia you”».
Quanta Puglia ha portato in trasmissione?
«Tanta. Nella prima selezione ho preparato le orecchiette col cavolfiore; poi ho preparato i cavatelli. La cosa più bella è stata nella prova esterna quando, da capitano, ho deciso l’ultimo piatto e ho fatto le sgagliozze con un pesce del lago d’Iseo e abbiamo vinto. La sensazione che ho provato è stata di aver unito l’Italia grazie a un piatto barese».
Che ricordo porta con sé?
«Sono migliorata in cucina e mio marito può testimoniarlo. Dal punto di vista umano è stata un’esperienza unica. Mi hanno coccolata davvero tutti, anche lo staff che in puntata non si vede. È stata un’edizione di MasterChef Italia molto armoniosa; eravamo come una grande famiglia».
Chi inviterebbe a Bari tra i giudici e cosa preparerebbe?
«I giudici sono molto impegnati, ma li vorrei tutti e tre a casa mia. A Cannavacciuolo preparerei il ragù con le braciole; a Barbieri le tagliatelle per dimostrargli che so fare la pasta fresca, e a Locatelli preparerei un piatto cinese».
Com’è cambiata la sua vita?
«Non è cambiato niente. Io non esco molto. Faccio le traduzioni e lavoro via internet. Un giorno in pescheria, dove faccio da sempre la spesa, mi hanno detto di avermi visto in televisione e io gli ho detto di far silenzio. E quando mi chiedono se sono quella di MasterChef io mi imbarazzo perché resto sempre una timida».