Corriere del Mezzogiorno (Puglia)
Scuole chiuse e coprifuoco anticipato
Da oggi le province di Bari e Taranto in zona arancione. Previste misure anti-assembramento
Oggi la Regione decide le misure per contrastare la recrudescenza dei contagi. Possibile zona arancione e scuole chiuse a Bari e Taranto. Forse coprifuoco anticipato e misure anti assembramento.
BARI «La situazione è in netto peggioramento. Non abbiamo dubbi che si debba intervenire con ulteriori misure di restrizione. Occorre capire se nelle prossime ore arriveranno provvedimenti del governo da applicare oppure sia il caso di muoverci in maniera autonoma». L’assessore alla salute Pier Luigi Lopalco, con queste rapide parole scambiate con il cronista, è entrato ieri sera nella riunione con il presidente della Regione Michele Emiliano e il capo dipartimento Vito Montanaro.
Il vertice, a conclusione della giornata, serve a fare il punto della situazione e decidere come intervenire per frenare i contagi. Le infezioni sono in crescita e il tasso di positività (i soggetti contagiati rispetto ai tamponi esaminati) è da giorni costantemente sopra il 10 per cento. Ieri sono stati registrati 25 decessi e 594 nuove infezioni su 4.560 test eseguiti (il 13% di positività). Preoccupa il dato degli ospedali: i ricoveri covid sono passati da 1.458 a 1.516 in un solo giorno (l’incremento è di 58 casi in sole 24 ore). Si riempiono anche i letti di terapia intensiva dove attualmente vengono assistiti 169 pazienti: sono 27 i nuovi ingressi, un dato che pone la Puglia al secondo posto in Italia, dietro alla Lombardia.
Lo scopo della Regione è tenere sotto controllo la diffusione del contagio per prevenire la pressione sulle stretture ospedaliere: del resto è visibile come i due dati siano tra loro direttamente proporzionali.
È possibile che stamattina si decida, come anticipato più volte nei giorni scorsi, l’istituzione della zona arancione nelle province di Bari e Taranto. Dopo i rilevamenti di ieri e di domenica, è stato constatato che nelle due province, quelle maggiormente colpite in queste settimane, è stato superato il parametro dei 250 casi ogni centomila abitanti su base settimanale. In caso di sforamento, il Dpcm firmato dal premier Draghi consente alle Regioni di chiudere le scuole e ordinare la didattica a distanza. Per la Puglia, che ha già emanato un’ordinanza per facilitare la Dad, significherebbe soprattutto chiudere le scuole primarie, visto che la frequenza alle superiori è ormai rarefatta.
In secondo luogo è assai probabile che le province di
Bari e Taranto, vengano fatte rientrare in fascia arancione, in modo da vietare gli spostamenti tra i Comuni e il pendolarismo verso le città turistiche quando il tempo è bello. Il sindaco di Lecce, Carlo Salvemini, preoccupato dall’afflusso che subisce la sua città nei giorni festivi, domenica ha chiesto un intervento della Regione. Diversamente, ha fatto intendere, provvederà con propria ordinanza per tentare di frenare gli assembramenti. La provincia di Lecce non è tra quelle a rischio, ma l’incremento che subisce è marcato: per fortuna gli effetti sono per ora limitati, perché la base di partenza è bassa.
L’ingresso in fascia arancione di Bari e Taranto, ragionano negli uffici della Regione, sarebbe nei fatti un’anticipazione di ciò che sarà decretato dal governo a fine settimana per tutta la Puglia.
Un altro provvedimento su cui si ragiona è l’anticipazione del coprifuoco notturno, assieme a misure da concordare con i sindaci per scongiurare gli assembramenti. Stamattina la firma sui provvedimenti.
Che si tratti della coda della seconda ondata o sia cominciata la terza, fa poca differenza. Quel che è certo è l’avvio di una recrudescenza del contagio. La Puglia, come altre Regioni, è chiamata ad adottare iniziative rapide e incisive.
Pier Luigi Lopalco Situazione ormai peggiorata Non abbiamo dubbi che si debba intervenire con ulteriori misure di restrizione