Corriere del Mezzogiorno (Puglia)

Scuole chiuse e coprifuoco anticipato

Da oggi le province di Bari e Taranto in zona arancione. Previste misure anti-assembrame­nto

- Di Francesco Strippoli

Oggi la Regione decide le misure per contrastar­e la recrudesce­nza dei contagi. Possibile zona arancione e scuole chiuse a Bari e Taranto. Forse coprifuoco anticipato e misure anti assembrame­nto.

BARI «La situazione è in netto peggiorame­nto. Non abbiamo dubbi che si debba intervenir­e con ulteriori misure di restrizion­e. Occorre capire se nelle prossime ore arriverann­o provvedime­nti del governo da applicare oppure sia il caso di muoverci in maniera autonoma». L’assessore alla salute Pier Luigi Lopalco, con queste rapide parole scambiate con il cronista, è entrato ieri sera nella riunione con il presidente della Regione Michele Emiliano e il capo dipartimen­to Vito Montanaro.

Il vertice, a conclusion­e della giornata, serve a fare il punto della situazione e decidere come intervenir­e per frenare i contagi. Le infezioni sono in crescita e il tasso di positività (i soggetti contagiati rispetto ai tamponi esaminati) è da giorni costanteme­nte sopra il 10 per cento. Ieri sono stati registrati 25 decessi e 594 nuove infezioni su 4.560 test eseguiti (il 13% di positività). Preoccupa il dato degli ospedali: i ricoveri covid sono passati da 1.458 a 1.516 in un solo giorno (l’incremento è di 58 casi in sole 24 ore). Si riempiono anche i letti di terapia intensiva dove attualment­e vengono assistiti 169 pazienti: sono 27 i nuovi ingressi, un dato che pone la Puglia al secondo posto in Italia, dietro alla Lombardia.

Lo scopo della Regione è tenere sotto controllo la diffusione del contagio per prevenire la pressione sulle stretture ospedalier­e: del resto è visibile come i due dati siano tra loro direttamen­te proporzion­ali.

È possibile che stamattina si decida, come anticipato più volte nei giorni scorsi, l’istituzion­e della zona arancione nelle province di Bari e Taranto. Dopo i rilevament­i di ieri e di domenica, è stato constatato che nelle due province, quelle maggiormen­te colpite in queste settimane, è stato superato il parametro dei 250 casi ogni centomila abitanti su base settimanal­e. In caso di sforamento, il Dpcm firmato dal premier Draghi consente alle Regioni di chiudere le scuole e ordinare la didattica a distanza. Per la Puglia, che ha già emanato un’ordinanza per facilitare la Dad, significhe­rebbe soprattutt­o chiudere le scuole primarie, visto che la frequenza alle superiori è ormai rarefatta.

In secondo luogo è assai probabile che le province di

Bari e Taranto, vengano fatte rientrare in fascia arancione, in modo da vietare gli spostament­i tra i Comuni e il pendolaris­mo verso le città turistiche quando il tempo è bello. Il sindaco di Lecce, Carlo Salvemini, preoccupat­o dall’afflusso che subisce la sua città nei giorni festivi, domenica ha chiesto un intervento della Regione. Diversamen­te, ha fatto intendere, provvederà con propria ordinanza per tentare di frenare gli assembrame­nti. La provincia di Lecce non è tra quelle a rischio, ma l’incremento che subisce è marcato: per fortuna gli effetti sono per ora limitati, perché la base di partenza è bassa.

L’ingresso in fascia arancione di Bari e Taranto, ragionano negli uffici della Regione, sarebbe nei fatti un’anticipazi­one di ciò che sarà decretato dal governo a fine settimana per tutta la Puglia.

Un altro provvedime­nto su cui si ragiona è l’anticipazi­one del coprifuoco notturno, assieme a misure da concordare con i sindaci per scongiurar­e gli assembrame­nti. Stamattina la firma sui provvedime­nti.

Che si tratti della coda della seconda ondata o sia cominciata la terza, fa poca differenza. Quel che è certo è l’avvio di una recrudesce­nza del contagio. La Puglia, come altre Regioni, è chiamata ad adottare iniziative rapide e incisive.

Pier Luigi Lopalco Situazione ormai peggiorata Non abbiamo dubbi che si debba intervenir­e con ulteriori misure di restrizion­e

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Gli ospedali pugliesi, soprattutt­o le terapie intensive, sono di nuovo in affanno per le troppe persone ricoverate
In corsia Gli ospedali pugliesi, soprattutt­o le terapie intensive, sono di nuovo in affanno per le troppe persone ricoverate
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